The Erised Effect - Traduzione ITA

Erised.

"Assolutamente no, cazzo, è una violazione della mia dannata privacy!"

Pansy si accigliò. Hermione sapeva che stava per ribattere e, senza dubbio, vincere, ma la stava facendo sentire leggermente a disagio il pensiero di parlare di quello con i ragazzi.

"Io sono d'accordo con Blaise, temo, è un po' strano, non credi?" Theo sbuffò. "Mi sentirei esposto e vulnerabile..."

"Pensavo che ti piacesse questo genere di cose, Theodore..." Pansy ridacchiò, seduta di fronte a lui, con il viso tra le mani che lo guardava con aspettativa. "Ho sentito che ti piace essere controllato..."

Il gruppo ridacchiò mentre Theo alzava le mani, con aria contrariata. "In circostanze normali, non mi opporrei a un pubblico" guardò Pansy in modo preciso. "Come ben sai..." Pansy lo fulminò con lo sguardo. "... ma questa è invasione mentale... è scavare nelle fantasie di qualcuno e scoprire cosa pensa davvero... cosa lo fa scattare..."

"Esattamente!" Pansy annunciò eccitata, sbattendo le mani sul tavolo e facendo sussultare tutti. "È proprio per questo che io e Hermione vogliamo testarlo! Non è vero, Granger?"

Tutti guardarono Hermione con aspettativa, chiedendole di fermare Pansy e la sua follia. Lei continuò a bere del vino, pienamente consapevole del fatto che non sarebbe mai stata in grado di fermarla. Nessuno poteva fermare Pansy quando si metteva in mente qualcosa.

Hermione la conosceva fin troppo bene, essendo in affari con lei da quasi sei anni. L'idea era arrivata una sera a cena con Harry e Blaise, che all'epoca lavoravano nello stesso dipartimento. Finirono per essere al centro della conversazione di quella sera.

Pansy aveva ereditato una cospicua cifra e aveva il desiderio di aprire un negozio, mentre Hermione aveva il senso degli affari. Dalle battute amichevoli che si erano scambiate quella sera, fu creato 'Mi Amor' e da allora nessuna delle due aveva più guardato indietro.

E come avevano scoperto, il mondo dei maghi era pieno di bastardi pervertiti che affollavano il loro piccolo negozio ogni giorno, sia per visitare la selezione di libri e riviste erotiche, sia per la biancheria intima stuzzicante o la loro vasta gamma di pozioni e stimolatori sessuali. Pansy si assicurava sempre che ci fosse qualcosa per tutti, e Hermione si assicurava sempre che tutto fosse in ordine.

"Non guardate me", Hermione lanciò un'occhiataccia ai ragazzi e alzò le mani in segno di resa. Conoscevano tutti fin troppo bene Pansy. "Sapete com'è quando è su di giri..."

"Come un cane con l'osso..." Hermione rabbrividì internamente quando la voce bassa di Draco Malfoy arrivò alle sue orecchie. Quella voce... cazzo, anche la sua voce la destabilizzava ora. Merda... non osò nemmeno guardarlo. Era riuscita a evitare di guardare nella sua direzione per tutta la sera, come faceva ogni venerdì sera quando il loro piccolo gruppo si riuniva per un drink dopo il lavoro.

Era uno strano gruppetto, Hermione doveva ammetterlo. Dopo tutto, chi avrebbe mai pensato che questa combinazione di Grifondoro e Serpeverde potesse andare tanto d'accordo? Blaise aveva invitato Theo, sfortunatamente per tutti loro... cosa che non gli avrebbero mai fatto dimenticare.

Era stato Harry, stranamente, a coinvolgere Malfoy e a prenderlo sotto la sua ala quando si era trasferito al suo dipartimento al Ministero. I drink del venerdì sera erano ormai diventati routine da anni. Negli ultimi anni però Hermione aveva avuto più difficoltà di prima... ora che comunque era più consapevole di Malfoy.

Era cominciata come una cosa piccola, un'ammissione a sé stessa, un giorno aveva notato che si era vestito bene. Poi qualche giorno dopo si era ritrovata ad ammirare il modo in cui i suoi occhi cambiavano a seconda dei colori che indossava... o il modo in cui il nero faceva risaltare i suoi zigomi e i suoi capelli.