Capitolo 12

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Vanessa

La mattina successiva mi sveglio con il saluto di un tiepido raggio di sole che mi accarezza il viso.
Sono avvolta soltanto dalle morbide lenzuola bianche e sorrido quando i ricordi della sera precedente riaffiorano nella mia mente.
Il posto accanto al mio è vuoto.
Mi infilo una vestaglia di seta lilla e mi dirigo nel bagno privato della nostra camera matrimoniale dove mi lavo i denti e mi rinfresco con una doccia lampo di cinque minuti.
Quando ritorno in camera vedo un vassoio appoggiato sul letto che sostiene un bicchiere di succo di frutta, pancakes ancora caldi con panna e mirtilli, una tazzina di caffè ed una rosa bianca.
Sorrido lievemente, poi John fa il suo ingresso nella stanza.
"Buongiorno" mi saluta contento.
"Buongiorno" ripeto.
"Opera tua?" domando.
"Dello chef, ma io ho provveduto ad ordinarla e a portarla in camera" ci tiene a precisare.
Si avvicina a me e mi stringe le braccia dietro la vita, chinandosi a darmi un bacio sulla fronte.
"Dormito bene?" domanda.
Annuisco.
"Sono contento" sorride.
"Adesso devi mangiare" aggiunge.
"Mi fai compagnia?" chiedo.
"Io e i bambini abbiamo già fatto, ma resto qua volentieri" risponde.
"Dove sono, a proposito?" mi informo.
"Passeggiata con Margherita" dice.
"Non avrei dovuto dormire tanto" mi faccio prendere dai sensi di colpa.
"Sono soltanto le nove e un quarto" replica il principe.
"E poi, solo perché sei una mamma non avresti il diritto di concederti del tempo per te? Ma dai!" mi rimprovera.
Mi prende una mano e mi accompagna accanto al letto, sul quale mi siedo.
Lui inizia a tagliare i pancakes a pezzetti.
Rido.
"Sai che posso farlo da sola?" lo guardo.
"Certo che lo so" annuisce.
"Ma voglio farlo io per te" aggiunge.
Sorrido.
"Grazie" dico.
Poco dopo sto gustando una magnifica colazione.
"Hai messo un nuovo profumo?" domanda lui dopo un po'.
"È una nuova crema. È al cocco" rispondo.
"Buonissima" commenta.
"Contenta che ti piaccia" replico allungando verso di lui la forchetta che sostiene un pezzetto di pancake.
Lui lo mangia senza fare troppe domande.
"Prima ha chiamato Clara" aggiunge.
"Ah sì?" lo guardo.
"Sì, lei e Michael sono giunti sani e salvi a Bali" mi informa.
"Meraviglia" commento.
Lui annuisce.
"Speriamo si divertano" dice.
"E te lo chiedi anche?" rido.
"In viaggio di nozze a Bali" osservo.
"Noi al nostro ci eravamo divertiti" sorrido.
Lui ride.
"Già" annuisce.
"E ne eravamo tornati con Dawson" ricorda.
Annuisco.
"Eh...ci eravamo divertiti" ripeto facendolo ridere.
"Potremmo rifarlo" suggerisce con sorriso malizioso.
"Quando Alice sarà un po' più grande. Non me la sento di separarmi da lei per settimane" affermo.
"E chi ha detto che c'è bisogno di separarsi?" mi guarda.
Mi sento il volto andare in fiamme.
"Intendi...?" lascio la frase in sospeso.
"Dico solo che i bambini sono in giro con Margherita e che la porta della nostra camera si può chiudere a chiave" scrolla le spalle.
Rido.
"Qualcosa ti ha dato alla testa, Mr. Stolen?" domando.
"È colpa tua. E del vestito di ieri" sorride.
Sposto il vassoio contente il servizio da colazione ormai vuoto sul comodino e mi alzo in piedi.
"Dove vai?" domanda mio marito.
"A chiudere la porta a chiave" rispondo.

Trascorrono quattro settimane.
John sta sistemando dei documenti importanti, mentre io attendo impaziente che suonino al campanello.
Ieri Michale e Clara sono tornati dal loro viaggio di nozze, ed oggi pomeriggio sono attesi da noi per il caffè.
Le mie aspettative non vengono deluse e poco più tardi mi ritrovo a riabbracciare Clara, abbronzata come non mai.
Anche Michael fa il suo ingresso nel castello e ci saluta con affetto.
Trascorriamo ore ed ore a chiacchierare della loro vacanza da sogno.
Ad un certo punto mi allontano da loro per cambiare Alice, che ha avuto un piccolo incidente.
Sono nella stanza adibita a nursery, quando Clara mi raggiunge.
"È permesso?" domanda bussando.
"Vieni pure" dico.
Alice è già come nuova.
"Ho bisogno di te" mi guarda.
"Dimmi" replico preoccupata.
"Sarò diretta" premette.
"Sì..." la invito a parlare.
"Non sto molto bene. Sono giorni e giorni che soffro di nausea e mal di testa. Ti risparmio i dettagli, ma considerando che sono appena tornata da un viaggio di nozze da sogno, dici che potrebbe esistere la possibilità che...?" mormora.
"Oddio!" esclamo emozionata.
"Ma cosa aspetti a fare il test?!" domando.
"Non lo so. Ho paura, forse" risponde.
"E quindi rimani con il dubbio? Ma sei matta?" la rimprovero.
"Hai ragione" annuisce.
"...Comunque ne ho uno nella borsa" aggiunge.
Sgrano gli occhi, contenta.
"Michael non lo sa" aggiunge.
"Non è necessario informarlo prima ancora di fare il test" la tranquillizzo.
"Come hai intenzione di agire?" chiedo.
"Voglio che tu mi stia vicina a prescindere dal risultato. Voglio averti con me quando lo saprò" ammette.
"Ma certo!" esclamo.
"Chiudo la porta a chiave e ti aspetto. Il bagno è proprio lì" le indico la porta gialla all'interno della nursery.
"Adesso?" domanda.
"E quando, altrimenti?" la guardo.
Lei sembra titubante, ma alla fine annuisce.
Si reca all'interno del piccolo bagno ed io provvedo a chiudere a chiave la porta, impaziente.
Cammino avanti e indietro per la stanza mentre Alice se ne sta buona a giocare con un unicorno di peluche rosa.
Dopo un tempo che mi sembra interminabile, sento la maniglia della porta del bagno abbassarsi, e Clara ne esce con un'espressione indecifrabile.
La guardo.
"Clara?" richiamo la sua attenzione.
Lei sospira.
"È negativo" mi comunica.
Rimango paralizzata per un attimo, incapace di comprendere come stia vivendo la notizia.
"Negativo" ripeto.
Lei annuisce.
Sembra serena, né triste, né felice.
Semplicemente serena.
"Ok, allora...stai bene?" domando.
"Certo" risponde.
Annuisco.
"È solo che...non so, forse un po' ci avevo sperato" si sforza di sorridere, ma noto subito i suoi occhi lucidi.
"Oh" mormoro.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio.
"Hai tutto il tempo di riprovarci" la conforto.
"Lo so, è ovvio" annuisce convinta contro la mia spalla.
"Il punto è che non sapevo di desiderarlo fino a questo istante" spiega.
"Succederà" le garantisco.
"E sarà meraviglioso" commento.

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