Capitolo 6

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Vanessa

Un paio di settimane più tardi, Tom, Veronique, Michael, Clara, Filippo ed Emma sono invitati al nostro castello per cena.
"...E praticamente siamo stati su questo altissimo grattacielo che..." fa per raccontare Tom, prima che un cameriere lo interrompa per servirgli dell'arrosto.
Lui e Veronique sono appena stati qualche giorno a Dubai.
"Sembra un posto grandioso" commento.
"Non ne hai idea" conferma Veronique.
"Dovreste andarci anche voi due" suggerisce.
Io e John ci guardiamo.
"Sì, forse tra almeno cinque anni, quando mi fiderò a lasciare i bambini da soli con qualcuno per qualche giorno" affermo.
"Eddai, Van. Appena Alice sarà un pochino più grande, potrete benissimo affidarli a noi. Sai che li terremmo con piacere" dice Tom.
"E poi io sono il biondo preferito di Dawson" aggiunge.
"Non proprio" interviene John.
Lo guardo.
"Beh..." mormoro.
"Fai sul serio?" solleva un sopracciglio, e tutti scoppiamo a ridere.
"Dawson venera lo zio Tom" ammetto.
John alza gli occhi al cielo.
"I marmocchi sono con Margherita?" domanda Clara.
"Sì, loro hanno già cenato, e credo che il principino stia anche morendo di sonno" rispondo.
"Ma Cindy e Jack?" domanda mio fratello Filippo ad un tratto.
"Cindy non si sente molto bene" risponde John.
"Davvero? Che cos' ha?" si informa Michael.
"È sempre molto stanca, ultimamente. Sarà una controindicazione della gravidanza" ipotizza.
"Cavolo, Cindy è incinta. Mi riesce ancora difficile da credere" osserva Mike.
"Sono ufficialmente l'unico del magico trio senza figli" afferma.
"Non farti venire strane idee" interviene mio marito.
"John!" lo rimprovera Clara.
Tom ride.
"Tu ne hai già due, e sicuramente sfornerai anche il terzo. Non puoi fare prediche a nostra sorella" dice.
"Chi ha detto che avremo un terzo figlio?" lo guardo.
Lui guarda John.
John guarda me.
"Hai detto così?" chiedo.
"Ho fatto un'ipotesi" scrolla le spalle.
"Ma è magnifico, Vanessa" commenta Emma.
"Ci stanno già riprovando" fa gli occhi dolci a Filippo.
"Ma non è vero! Non stiamo provando ad avere un terzo figlio" affermo, poi guardo John.
"Non stiamo provando ad avere un terzo figlio" ripeto.
Tutti ridono.
"Beh...ma l'idea ti fa così ribrezzo?" mi domanda lui.
Sospiro.
"Ma no, non è questo..." ammetto.
"Secondo me dovreste sfornare un terzo fratellino, così avreste tre fantastici bambini e due guardie del corpo per Alice" osserva Tom.
"Proprio come qualche trio di fratelli che conosco" sorride verso sua sorella, seduta di fianco a lui.
"Ma se per anni non ci siamo neanche visti!" commenta lei.
"Come la fai difficile...non stare a puntualizzare tutto" ribatte lui.
"Tre figli sono un grosso impegno" affermo, seria.
"Anche due" replica John.
"Hai capito quello che intendo" dico.
"...E forse non è il caso di parlare di queste cose in questo momento" decido di dare un taglio a quel discorso.
È un affare privato.
"E comunque, giusto per precisare, nessuno qui sta provando ad avere un figlio" puntualizzo per l'ultima volta.
Uno strano silenzio si diffonde tra tutti gli invitati.
Anche Tom sembra notarlo, e corruga la fronte.
"Ehm..." mormora Clara.
La guardo.
Tutti la guardiamo.
"...Perché siete tutti ammutoliti?" domanda poi.
Sorrido lievemente.
"Credevo stessi per confessare di essere incinta" commento.
"Anch'io" ammette Tom.
Ridiamo.
"No, io non devo confessare niente" dice lei.
John la guarda.
Lei guarda Tom.
"Ma la finite? Siete tutti strani" osserva quest'ultimo.
Clara sospira.
"Ehm...devo dire una cosa" afferma ad un tratto.
L'attenzione di tutti vola su di lei.
La principessa prende la mano di Michael.
"Noi due ci sposiamo" sputa il rospo.
"Oh!" esclama Emma, portandosi una mano al petto.
"Ma congratulazioni!" esclama felice.
"Aspetta, aspetta, aspetta" interviene Tom.
"Ripeti" dice.
Lei prende un bel respiro.
"Io e Michael ci sposiamo" ribadisce il concetto.
Tom rimane per qualche secondo a fissare il vuoto.
John beve un bicchiere di vino, divertito.
"Ma è stupendo!" commenta Veronique.
"Vero, Tom?" lo guarda.
Lui non parla.
"Tom?" richiama la sua attenzione la sua ragazza.
"Non sei contento?" chiede Clara.
Lui la guarda.
"Sono più che contento" ammette.
"È che...non so, mi fa uno strano effetto" sorride lievemente.
"La mia amata Clara" dice poi abbracciandola.
Lei sorride sulla sua spalla e guarda me, prima di farmi il segno del pollice in su.
Beh, è andata benissimo!
"Ti avviso, eh" Tom punta l'indice contro a Michael non appena si separa da sua sorella.
"Un solo torto a questa qui e io ti rispedisco in città con un pugno. Arriveresti in un secondo, ti risparmio il viaggio di tre ore lungo il passaggio segreto" dice.

"Tom!" esclama Clara

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"Tom!" esclama Clara.
"Starò ben attento" promette Michael, sorridendo.
"Guarda che sono serio, eh! E se non mi credi, aggiungo che anche John sarà felice di aiutarmi in questo compito, vero Johnnnino?" lo guarda.
"Ci puoi giurare" dice quest'ultimo, allungandosi lungo il tavolo per dare il cinque a suo fratello gemello.
"C'è già una data?" domanda Filippo.
"Il dodici giugno" risponde Clara, contenta.
"Il dodici giugno?" ripete Emma.
"Sì! È un giorno perfetto. Alle porte dell'estate, al tramonto..." inizia a commentare con aria sognante.
Lei guarda mio fratello.
Corrugo la fronte.
"Tutto a posto, Em?" domando.
Tutti la guardano.
"Ehm..." mormora lei.
"Oh, mamma" alza gli occhi al cielo Tom.
"Che cosa c'è ancora?" chiede.
Emma si morde un labbro, guardando suo marito.
Lui annuisce lievemente.
"Sputate il rospo" ordina John.
Emma fatica a trattenere un sorriso.
"In realtà c'è qualcuno, qui, che sta provando ad avere un figlio" confessa.
Mi cade la forchetta nel piatto.
"Oddio!" esclamo emozionata.
Tutti sono senza parole.
"Ma sei incinta?" chiede Clara.
"È meglio non dire niente, per scaramanzia" dice Filippo.
"...Ma diciamo che l'estate è un terreno pericoloso" aggiunge Emma, incapace di trattenersi.
"Sarò zia!!!" esclamo al settimo cielo, mentre tutti inondano i futuri genitori di congratulazioni.
"Sarà stupendo" guardo John.
"Avremo tutti figli della stessa età, più o meno" osservo.
"Davvero, ragazzi, che figata" commenta lui.
"...Magari diventeranno tutti amici" sorride Clara.
"Ma ve li immaginate, i prossimi pranzi di Natale? Più affollati di uno stadio" dice Tom, facendoci ridere.
"Non vedo l'ora" sorrido.
Ed è vero.

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