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Harry
Venerdì, 23 aprile 2021
16:05

Nuovo giorno nuova corsa.
Interviste, promo, foto e autografi.
Per promuovere cosa?
Nulla.
Non ho il disco pronto, neanche il primo singolo.
Devi mantenere l'onda della fama.
Devi attirare nuovo pubblico.
Devi incuriosire sempre di più.
Devi, devi, devi.

Dovrei solo riposare in questo momento. Sono passati due giorni dal concerto e non ho dormito neanche cinque ore dall'altro ieri.
Sono stato costretto a rilasciare almeno tre interviste oggi e fortunatamente sono all'ultima.
Vanity Fair.

Mi hanno coinvolto in uno di quei Q&A con i fan, l'ultima cosa che ho voglia di fare oggi. Non perchè non abbia voglia di passare del tempo con loro, anzi. A loro devo tutto, sono la mia squadra di angeli custodi. Oggi, però, non riesco ad essere attento e loro non meritano un Harry Styles distratto. Non sono alla loro altezza e mi dispiace.

"Stai scrivendo un nuovo disco?"

"Sì, scrivo sempre. Ad oggi non posso dirvi molto, purtroppo, ma sappiate che stiamo preparando qualcosa di molto bello"

Ora ultima domanda, ce la posso fare.
Inspira ed espira.
Sorridi e annuisci.

"Harry io ho una domanda un po' personale, quindi se non te la senti di rispondere capirò. Sweet creature è la mia canzone preferita ma tu non hai mai detto a chi fosse dedicata. Io un'idea me la sono fatta e vorrei chiederti di confermare o smentire. L'hai scritta per Louis, vero?"

Louis. Louis. Louis. Louis. Louis.
Non sentivo quel nome da almeno due anni. Tutte le persone che mi sono state accanto hanno fatto scrupolosa attenzione a non pronunciare mai quel nome.

Louis. Louis. Louis.
Ha iniziato a rimbombarmi in testa come quando una canzone si ripete senza stop nella mente. Come quando avevamo la casa ancora senza i mobili ma avevamo così tanta urgenza di vivere insieme che non ci importava nulla. In quella casa ridevamo insieme.
La sua risata rimbalzava sulle pareti vuote e faceva vibrare tutto, anche la mia anima. Mi sembrava il suono più melodioso del mondo.
A volte ancora la sento, incastrata tra le mattonelle di quei muri che ci hanno visto crescere.

Ho provato a mentire al mondo, non stiamo insieme.
O almeno, ci ho provato.
La mia voce ha sempre negato, ha provato con tutta la sua forza a convincere tutti.
Non stiamo insieme.
Ma il mio cuore, il mio cuore lo ha sempre saputo, e gli occhi pure. Non hanno timore ad urlare che quel ragazzo mi ha rubato l'anima e anche il respiro. Sono loro che tradiscono le mie parole, proprio perchè non posso controllarli. Come faccio a fermare il battito che accelera anche solo sentendo il suo nome? E come faccio a non guardare le nostre foto come se fossero la cosa più bella dell'universo?

Le foto.
Quelle maledette foto.

Hanno incastrato i nostri momenti più belli, anche se tu non ci hai mai creduto.

"Quando siamo veramente felici non facciamo foto, Hazza"

Si, Lou, è vero.
Non abbiamo foto del nostro primo bacio. Non abbiamo foto di quando abbiamo scritto «perfect» insieme, e non abbiamo foto della prima volta in cui ci siamo detti ti amo.

Te lo ricordi, Boobear?
Io sì, certo. Come potrei dimenticarlo? L'hai detto tu per primo, e no, non è stato come nei film. Non me l'hai urlato nel bel mezzo di una litigata. Non me l'hai neanche sussurrato mentre facevamo l'amore. E neanche per tranquillizzarmi prima di salire sul palco un momento prima del concerto a San Siro.
No, non l'hai detto in nessuna di queste occasioni.

Ce lo siamo detti con gli occhi e con il battito sincronizzato dei nostri cuori un milione di volte prima di quella sera.
Me l'hai dimostrato versandomi l'acqua quando ti accorgevi del mio bicchiere mezzo vuoto. Te l'ho detto tutte le volte in cui ti guardavo mentre cantavamo insieme You and I, con gli occhi. L'hanno detto le nostre anime al posto nostro, ma non tutti ci credevano. Alcuni hanno frainteso tutto, hanno scambiato il nostro amore per affetto fraterno.

Dicono di noi|| Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora