Louis
Lunedì, 26 aprile 2021
5:27Gli occhi spalancati, la sigaretta quasi finita e il cuore che batte talmente forte da sentirlo fin dentro le punte dei piedi.
Non riesco a dormire, non riesco a mangiare, non riesco a pensare.
Non voglio cantare, non voglio uscire, non voglio stare fermo.
Non so più parlare, non so più camminare, non so più nemmeno respirare.
Ansia, agitazione, sconforto, delusione, rabbia.
In loop da quel fottuitissimo istante in cui l'universo ha deciso che era ora di ricordarmi di essere fatto di porcellana, se è di lui che si parla.Odio me stesso, per essere così tanto fragile da potermi rompermi anche solo con uno sguardo.
Odio Liam, perchè sa che sono irrimediabilmente consumato da quell'amore e nonostante questo continua a sperarci.
Odio anche lui perchè lo amo più di quanto ami me stesso.Vorrei poter spegnere tutto, i pensieri e le emozioni. Vorrei avere la mia mamma qui vicino, per sentirne il profumo e stringerle la mano.
Come quando ero piccolo e per colpa dei temporali non riuscivo a dormire.Louis, amore! Non aver paura dei tuoni e dei lampi, non ti faranno del male. Qualcuno in cielo sta litigando e quelle gocce che a te sembrano pioggia in realtà sono lacrime. Vedrai che faranno pace e tornerà il sole. Litigare fa bene, è sintomo di amore. Non ci litighi con una persona se ti è indifferente, ricordatelo.
Vorrei riuscire a vedere il mondo con i suoi occhi ogni tanto, giusto il tempo che serve a capire che non fa tutto così schifo come sembra.
Sono stato, ancora una volta, uno stupido, codardo, immaturo coglione. Mi sono fatto trascinare violentemente dal tornado che Harry Styles ha portato nella mia vita tanto da dimenticarmi completamente della libreria, di El e del lavoro perso. Non l'ho più raggiunta, non l'ho chiamata e non mi sono informato sul destino della libreria. Perchè? Perchè, come sempre, niente ha importanza nella mia vita. Niente tranne lui.
Ed è con questa consapevolezza che il mondo attorno a me ha ripreso a girare e mi sono accorto di dover rimediare prima che fosse troppo tardi. No, non parlo di lui. Ho bisogno di tornare con i piedi per terra e probabilmente prendermi le responsabilità che mi spettano è un buon inizio.
Devo chiamare El.
Domani.Mi sono promesso di chiamarla l'indomani mentre buttavo nel posacenere ai miei piedi ciò che rimaneva della sigaretta che stavo fumando.
Vivo per inerzia da ormai troppi anni, vivo scappando dalle emozioni, vivo crogiolandomi nel rammarico. In questi giorni ho provato sensazioni che non pensavo potessero esistere, che non pensavo di essere in grado di provare. Per una volta, per una fottutissima volta, ho deciso di non combatterle. Ho scelto di assecondarle. Sbagliando, come faccio sempre.
Non ho neanche sentito Freddie questa settimana, sono troppo avvilito da tutto quello che mi circonda per accettare anche l'idea di essere un pessimo genitore. Ho deciso di rimandare questo appuntamento con il dolore alla settimana prossima, quando avrò sistemato almeno il problema Oasi.
Mentre rientravo in camera dal balcone per il troppo freddo ho realizzato di non aver avuto il telefono con me per tutto il pomeriggio. L'ho lasciato sulla tastiera che ho in salotto, nello stesso punto in cui era prima, pronto a registrare ore intere di canzoni ancora non nate ma destinate al dimenticatoio. L'unico frammento che si salva dal mio disastro creativo è quella strofa che ho scritto con Liam la settimana scorsa. Gli ho promesso che ci avrei lavorato ma quella canzone urla il suo nome e porta il colore dei suoi occhi ed io non sono pronto a raccontarlo al mondo. Quella sarebbe la mia sweet creature per lui o, per meglio dire, sarebbe la mia risposta venuta male al suo capolavoro discografico.
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Dicono di noi|| Larry Stylinson
FanfictionAmare, dicono non ci sia cosa più bella. Essere amati, dicono non esista sensazione migliore. Dicono che ci brillano gli occhi. Dicono che il cuore ci batte più forte del normale. Dicono che è normale aver paura, ma che il nostro è un amore forte. ...