Pov Lele
Mi sveglio sentendo del fiato caldo sul mio viso, per un po' mi lascio cullare dal suo respiro, dopo apro gli occhi e lo osservo bene, è bellissimo, ha i capelli arruffati le labbra socchiuse è il septum storto, siamo nella stessa posizione di ieri sera, ancora abbracciati, ancora fronte contro fronte è ancora con le mani ancora intrecciate, vedendole mi scappa un lieve sorriso. Dopo qualche minuto decido di alzarmi e preparare la colazione, due tazze di latte e dei biscotti, poi torno a letto e lo abbraccio, tra un po' saremo in quell'arena e non potremo fare altro che seguire il nostro destino, guardo l'ora, sono le 10, decido che è meglio svegliarlo
L:Tanche, ehi
Si stropiccia gli occhi e mi dice con voce assonnata
T:mh Le ma che ore sono
L:le 10, andiamo a fare colazione che dici?
T:va bene dai
Ci alziamo e ci mettiamo a tavola, la cucina era assieme al soggiorno, stava in un angolo con al centro un isola dove abbiamo fatto colazione.
T:le senti posso farmi una doccia?
L:certo, ora ti porto qualcosa per asciugarti e da vestire
T:si grazie
Va in doccia mentre io recupero il necessario, senza pensarci entro in bagno...
T:Le che cazzo fai! Potevi bussare
L:o cazzo...ehm...io...senti lascia stare scusami
Mi giro per uscire dal bagno
T:le stavo scherzando dai, se vuoi farti la doccia con me basta dirlo
Bene, se prima ero leggermente arrossato ora sono ufficialmente bordò, ma io mi chiedo, ma si diverte? Decido di rispondergli ancora girato verso la porta
L:ti assicuro che il mio scopo non era proprio quello, ora se non ti dispiace vado
Esco rapidamente dal bagno prima che potesse controbattere, e sistemo il mio più che evidente problema sperando che questa volta non mi senta nessuno.
-dopo qualche ora-
Io e tanche stiamo scendendo per andare a pranzo, per il resto la mattina è trascorsa abbastanza tranquilla, sono le 11:30, però dobbiamo pranzare presto sennò poi in arena rischiamo di restituire tutto il pasto. Siamo in ascensore, sfortuna Viola che nessuno salga e ci dobbiamo fare 12 piani da soli, in silenzio fino a quando lui non prese parola
T:le
L:si
T:senti...se oggi pomeriggio qualcuno dei due non dovesse farcela io voglio...
L:tanche
T:le ti prego lasciami parlare-dice cercando di trattenere le lacrime-voglio che tu sappia che sei stata una sorpresa...davvero, io non sono mai riuscito ad affezionarmi veramente a qualcuno, escluso Gian e le mie sorelle ovviamente, però anche con loro, Le la prima volta che gli ho detto ti voglio bene è stato quando dovevo venire qui, con te invece è stato tutto più facile, tu hai prosò quella maschera che avevo e l'hai letteralmente lanciata via, Lele dopo stai attento per favore, io non potrò essere lì a proteggerti e se dovesse succederti qualcosa io, io non me lo perdonerei mai
L:ti prometto che starò attento, e per il resto, ti voglio bene, davvero tanto
Li ci abbracciamo e poi visto che mancavano pochi piani ci siamo ricomposti e asciugati le lacrime. Raggiungiamo gli altri e ci sediamo a tavola, tutto il pranzo fu tranquillo, come se volessimo goderci quest'ultimo momento di felicità tutti assieme
V:un Brindisi a noi-disse alzando il bicchiere e noi lo seguimmo a ruota
M:a noi
Z:a noi
Lo:a noi
Th:a noi
C:a noi
T:a noi
L:a noi
Dopo questo Brindisi con Coca Cola, non potevamo appunto bere alcolici penso si possa immaginare anche il motivo, vabbè comunque dopo il Brindisi continuammo il nostro pranzo tranquilli fino a quando gli allenatori non ci vennero a prendere per prepararci.
[La divisa]-dopo qualche ora-
Siamo nei tubi, degli specie di ascensori che portano all'arena
[Questa è l'arena]Iniziamo a salire...e a me sale l'ansia e pure il pranzo, appena arriviamo in alto cerco Cecia con gli occhi, l'ho trovata gli faccio un cenno e risponde, una volta che sentiamo i tre rimbombi possiamo scendere dai tubi, e quando durante i giochi lo risentiremo vorrà dire che qualcuno di noi ci avrà lasciati. Sentiamo una voce al megafono
X:tributi, ai tre rimbombi del tamburo i giochi inizieranno, e come è solito dire che la fortuna sia con voi...
Boom
Boom
Boom
Inizio a correre senza sosta, dietro di me sento urla di dolore e tamburi che suonano, spero che non sia nessuno di noi, lo spero veramente tanto, correndo i correndo incontro Cecilia e la aiuto a salire sull'albero, il piano di vale era perfetto, lo seguimmo tutti alla perfezione, saremmo dovuti rimanere sull'albero fino a che non fosse calato il buio, e poi ci saremmo ritrovati tutti assieme entro le prime luci. Sul cielo tutte le sere vengono proiettate le immagini di chi ci ha lasciato, stretto a Cecilia guardiamo assieme i morti di oggi
Federico, distretto 4
Andrea e Francesca, distretto 6
Alessia, distretto 7
Serena, distretto 8
Giada, distretto 9
Dopo aver visto chi è morto mi rassicuro, mi spiace veramente tanto per chi è morto è, semplicemente sono felice che non sia nessuno di noi, poi io e Cecia aspettiamo che cali la notte per raggiungere i nostri compagniSpace for me
Eyo, non è molto lungo però oggi ho davvero un sacco da fare, spero che vi piaccia lo stesso, se volete lasciate la stellina e un commentino, domani aggiorno il prossimo capitolo (le immagini le ho prese da internet)
900 parole
Ig: thecuteetankelee (per anticipazioni)
Baci G🤍
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The Hunger Games // tankele
FanficQuesta storia è ambientata a Panem, dove sono presenti 12 distretti comandati da CapitolCity. Ogni anno 1 ragazzo e 1 ragazza con anni compresi tra i 12 e i 35 vengono estratti a sorte per ogni distretto e mandati a CapitolCity per i giochi. Lele e...