Benvenuti al Collegio!

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Le prime luci dell'alba tingevano il cielo di viola e azzurro e indoravano le colline. Nonostante l'ora presta, alcune macchine già giravano per le strade. Ventuno di esse erano dirette verso il Collegio, dove un nuovo corso stava per cominciare. Un corso che avrebbe fatto la storia, poiché gli allievi provenivano tutti dal mondo dei cartoni animati. Ventidue adolescenti (o quasi) diversissimi fra di loro avrebbero condiviso un'esperienza unica che li avrebbe trasformati per sempre. Una limousine si fermò dinnanzi al cancello. Ne uscì una ragazzina dai capelli acconciati in due codini e l'aria allegra. Era accompagnata da sua madre, una donna con un bizzarro copricapo a forma di Collegio sulla testa, e il loro autista, un bel giovane con un paio di occhiali da sole sul naso. Ben presto fu raggiunta da altre due ragazze, una dai lunghi capelli rossi e gli occhi verdi, l'altra dalle onde bionde raccolte in una coda di cavallo, un paio di occhiali da sole alla moda e un look ricercato. Arrivarono anche un ragazzo molto basso, che dimostrava meno della sua età e teneva un'enciclopedia sottobraccio, e un altro dalla capigliatura variopinta tanto complessa quanto bizzarra. Ben presto il gruppo crebbe, arrivando a un totale di undici ragazze e undici ragazzi. C'era chi aveva voglia di chiacchierare e chi invece era taciturno, chi era arrivato da solo e chi accompagnato dai genitori. Stringevano amicizia ed esprimevano entusiasmo e timore per le incognite che li attendevano. Si ponevano domande tipo: "Come ti chiami?" "Da dove vieni?" "È la prima volta che stai così tanto tempo lontano da casa?" e si interrogavano a vicenda sulla cultura generale, uscendosene fuori con risposte in buona parte assurde. C'era anche chi ci provava con le ragazze facendo loro qualche complimento o mostrando loro i muscoli.

Conan Però! Quante ragazze fighe che ci sono! Non vedo l'ora di farle cadere ai miei piedi quando mi vedono saltare tra gli alberi e nuotare.

-Diventerò il re del Collegio!

Esclamò un giovane dai capelli biondi che gli coprivano gli occhi. Agli ululati degli altri egli replicò stizzito:

-Vedrete! Vedrete!

Altri due ragazzi avevano attirato l'attenzione.

-Ma voi siete gemelli?

Chiese loro incuriosito il giovane dall'acconciatura particolare.

-Non si direbbe, eh?

Le rispose un ragazzo dai lunghi capelli biondi, circondando con un braccio le spalle di sua sorella, una ragazza dalla capigliatura rossa e ribelle. Si intromise nel discorso quello che si comprendeva dall'aspetto essere un guerriero affermato.

-Al Collegio faranno un figurone! Hanno imparato dai migliori!

-Papà!

Sbottò il ragazzo.

Tristepin I miei figli Elely e Flopin saranno la migliore Iop e il miglior Ocra che abbiano mai varcato la soglia del Collegio! Anche perché sono gli unici, eh eh!

Evangelyne Su, Pin Pin! Non esagerare. Li metti in imbarazzo.

Elely Modestamente, abbiamo imparato dai migliori: mamma e papà!

Tristepin Awwwww! *Abbraccia l'intera famiglia*

I gemelli non erano gli unici ad avere un parente imbarazzante. Qualcuno rischiava di confidare qualcosa di troppo.

-Sapete, mio nipote passa 24 ore su 24 al cellulare. Poverino! Come farà al Collegio?

-Già, zia Cass. Che tragedia! Ma ora...

-Praticamente, la tecnologia è il suo pane quotidiano. È un piccolo genio.

-Grazie, zia Cass! Però...

Zia Cass Pensate che Hiro si è diplomato a dieci anni.

Hiro Basta, zia Cass!

Zia Cass Vi racconto anche cosa ha fatto a cinque anni.

Hiro Mi arrendo!

Molti genitori avevano alte aspettative. Speravano che i loro figli sarebbero cresciuti e diventati persone migliori. Prima fra tutti una donna di mezza età con i capelli corti e gli occhiali, molto simile a suo figlio di aspetto ma non di carattere.

-Nobita, cerca di comportarti bene almeno qua!

Ma il ragazzo non la ascoltava. Pensava al successo e al minimo di rispetto da parte dei passanti che lo avrebbero atteso là fuori.

Madre di Nobita Io non ho nulla da sperare. Abbiamo fatto molto per mio figlio, ma Nobita è un caso perso. Entrerà svogliato e uscirà svogliato!

Nobita Sì, ma almeno mostreranno più rispetto verso di me.

Madre di Nobita Già. Diventerai famoso senza essertelo meritato.

Ben presto l'argomento clou fu un altro: la presenza di un test d'ingresso.

-Oddio! Speriamo che non ci sia!

Esclamò un ragazzo dai capelli castani. Una specie di fantasma iridescente disse:

-Nel caso ci fosse organizziamoci. Voi due secchioni...- E indicò Hiro e il ragazzo basso, che distolse lo sguardo dall'enciclopedia. –Vi sedete ai primi banchi e suggerite.

-Ma stai scherzando?

Saltò quest'ultimo.

-Eddai, Manta! È sempre andata così al test d'ingresso.

Cercò di persuaderlo una ragazza dalla treccia rosa. A lei si unì un coro di richieste. Hiro s'intromise:

-Ragazzi, se volete vi aiuto io!

Il giovane fu inondato da un coro di lodi.

-Grazie! Grazie di cuore!

-Sei la nostra salvezza!

-L'eroe della classe!

-Ok! Ok! Ora, però, pensiamo ai posti.- Disse Hiro. –Dunque, chi si siede vicino a me?

-Io!

Risposero quasi tutti, alzando la mano. Solo il ragazzo dall'acconciatura particolare si accorse che stava arrivando qualcuno. Puntò il dito verso il cancello e chiamò i ragazzi:

-Ehi, guardate!

Dinnanzi al Collegio si trovavano due persone dall'aria impassibile: i Sorveglianti. La Signora Sorvegliante aveva stupito le ragazze con il suo look. Indossava una gonna grigio scuro a tubino che le arrivava fin sotto il ginocchio, abbinato a un blazer dello stesso colore che portava aperto, mostrando una camicia bianca. Ai piedi calzava ballerine nere lucide. Portava i capelli raccolti in una coda di cavallo bassa. Il suo look era completato da un paio di occhiali con la catenina che la Signora Sorvegliante portava al collo. Accanto a lei c'era il Signor Sorvegliante, dagli enormi occhi azzurri e la testa calva. Indossava un paio pantaloni neri, come la sua giacca, una camicia bianca, una cravatta a righe grigie e blu e un paio di scarpe di pelle nera lucida. I due si avvicinarono con passo deciso ed espressione impassibile, sotto lo sguardo dei giovani sempre più in ansia. Il grande momento era arrivato. I sorveglianti presero ciascuno un battente e aprirono il cancello. Mentre gli aspiranti allievi, accompagnati dai genitori, vociavano eccitati, i Sorveglianti rimasero silenziosi e guidarono il gruppo verso un nuovo mondo pieno di sorprese.

Il Collegio X Cartoon - Settimana 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora