A essere sincero io non ci avevo mai creduto.
Sarà stato per quello che mi hanno fatto vedere i miei genitori, o perchè ho osservato ciò che è successo ai genitori dei miei amici. I separati. Quelli che mia madre mi ha sempre consigliato di non frequentare. perchè la famiglia è una cosa importante e se cresci coi genitori che si separano poi va a finire che non hai 'valori'. L'ho sempre considerata una cosa che non serve. Il matrimonio. Voglio dire, se ti ami che bisogno hai di metterlo per iscritto?
Mi sembra una stupidaggine come quella del diploma.
Mi chiamo Filippo.
Ho quindici anni e tra un mese mi sposo.
Ci ho pensato a lungo e sono arrivato a questa decisione.
D'altronte se trovi la ragazza giusta a cosa serve aspettare? Aspettare poi cosa? Che l'amore finisca? Che la passione, il desiderio e la contemplazione lascino spazio alla noia, al fastidio e al tradimento? No, no. Le cose importanti vanno fatte di getto, senza pensarci troppo.
Io la ragazza giusta l'ho trovata.
Lo so, direte che sono fortunato, che c'è gente che passa una vita e a cercarla non la trova. Che volete che vi dica? Ho avuto culo. Si potrà avere culo, no? Ecco, io l'ho avuto. La mia futura moglie si chiama Marta e lei ha quindici anni. Ci siamo conosciuti a scuola. Frequentiamo tutti e due il liceo classico Manzoni di Milano, ma siamo in sezioni diverse. Lei nella A, io chiaramente, nella B.
Sono figlio di genitori separati.
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Alessandro Genovesi: Happy Family
Ficção GeralDue famiglie milanesi organizzano una cena perché i loro figli vogliono sposarsi. Tutto normale se non fosse che: i figli hanno quindici anni; il padre della ' sposa' è un irriducibile fumatore di spinelli; quello dello 'sposo' ha appena scoperto d...