• Capitolo 2 •

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Avvertenze: smut

Tutti a scuola si erano accorti che era successo qualcosa fra Taehyung e Jungkook, ma non sapevano cosa. Loro due avevano creato un patto basato solo e soltanto sulla pura lussuria, un patto che durava ormai da quasi due mesi. Ogni occasione era buona per nascondersi da qualche parte e scambiarsi baci lussuriosi o simili. Ormai il cuore di Taehyung aveva incominciato a battere più velocemente per ogni bacio. Era la stessa cosa anche per Jungkook oppure no?

Taehyung cercava di continuare a mantenere il suo stesso carattere, il suo stesso odio verso l'altro, però se prima le minacce erano di morte, ora erano «ti prendo a calci nei coglioni fino a farti venire il ciclo».

Invece Jungkook non pensava a mantenere una maschera, lui non perdeva un secondo per stuzzicarlo, ogni momento era ottimo per farlo.

Quella mattina il minore aveva strattonato Taehyung — che era in mezzo al corridoio — per un polso. Si erano ritrovati stretti, anzi strettissimi, nel ripostiglio dei bidelli. Era angusto, illuminato da una lampadina che sembrava sul punto di spegnersi da un momento all'altro. Se avessero fatto un movimento un po' troppo avventato sarebbero cadute tutte le scope e tutti gli spazzoloni sicuramente.

"Che vuoi, Jungkook?" Sbuffò Taehyung, non volendo perdere l'ennesima lezione per colpa degli ormoni.

Il motivo per cui erano finito lì era molto semplice: il blu era eccitato e non voleva risolvere da solo. Si era eccitato per colpa di un'amica che gli aveva mandato un porno alla prima ora e da allora non era riuscito a calmarsi.

"Un pompino" Rispose, senza tanti giri di parole.

"E perché dovrei? Mi sembra già di averlo fatto l'altro ieri" Replicò Taehyung, incrociando le braccia al petto e facendo flettere i muscoli.

Jungkook sospirò, appoggiando le mani sui fianchi dell'altro. Ci furono attimi di silenzio, prima che il maggiore parlasse:"Dovresti farlo tu a me, invece" Sussurrò con voce un po' più roca del solito. Appoggiò le mani sulle spalle del più alto e lo spinse verso il basso. Lui non si oppose minimamente e si inginocchiò. Faceva paura Taehyung col viso contratto per la rabbia, ma era anche eccitante.

Jungkook fece passare delicatamente una mano sul membro dell'altro, stuzzicandolo. Lo strinse a coppa, massaggiandolo per renderlo duro e alzato. Sapeva l'effetto che le sue mani
da fata — come le chiamava sempre il maggiore —facevano su Taehyung.

Lentamente, gli abbassò i pantaloni. Faceva tutto con una calma estenuante, come se non fossero nel ripostiglio dei bidelli e chiunque sarebbe potuto entrare. Questo brivido del rischio, per qualche strana ragione, eccitava entrambi ancora di più. Il blu avvicinò il proprio viso alla semi-erezione coperta dai boxer dell'altro e la leccò lentamente da fuori. I suoi occhi non si staccavano neanche per un secondo da quelli del maggiore, sapeva quanto Taehyung amasse il contatto visivo.

Dopo averla leccata da fuori, abbassò anche i boxer, facendo svettare l'erezione bollente del rosso che sospirò appena. Anche il minore sospirò alla vista, amava il fatto che il suo cazzo fosse così grosso e lungo, perfetto per lui. Strinse le cosce nel tentativo di soddisfarsi un minimo da solo. Leccò delicatamente la punta, segando la lunghezza con una mano. Passò la lingua su ogni singola vena, con eccitante calma. Ci lasciò sopra qualche bacio, prima di prenderlo in bocca. Le mani di Taehyung, che prima non avevano toccato nulla, finirono automaticamente fra i capelli blu dell'altro, stringendo qualche ciocca e giocandoci di tanto in tanto. Jungkook cominciò a leccare e succhiare con dedizione, mentre passava una mano sulla propria erezione fin troppo stretta in quei miseri pantaloni neri. Facendo così finì per gemere sul membro dell'altro, facendolo vibrare. Taehyung sospirò, fremente. La presa sui capelli si fece ferrea e lui prese a scopargli la bocca. Jungkook poteva sentire la punta del cazzo arrivargli fino in gola, strozzandolo. Strinse le cosce del maggiore, ficcandoci le unghie dentro. Gli occhi si fecero lucidi, qualche lacrima scivolò da essi. Dagli angoli della sua bocca scese la saliva in eccesso che non riusciva a buttare giù per ovvi motivi. Le guance rossissime. Odiava fare i pompini a Taehyung perché sapeva che poi sarebbe rimasto senza voce per ore, con la gola bruciante, ma amava anche farli per lo stesso motivo. Amava i modi rudi del maggiore. Amava essere distrutto da lui.

Continuò a succhiare, lasciando che fosse il rosso a decidere i movimenti. Non ci volle ancora molto che venisse nella sua bocca. Jungkook si staccò per ingoiare, non potevano lasciare tracce.

"Grazie, piccolo" Sussurrò Taehyung, rivestendosi e baciandolo a stampo, prima di uscire. Aveva perso l'ora di coreano, ma non gli importava minimamente in quel momento. Il minore diede la colpa a ciò che aveva appena finito di fare, ma il cuore fece un piccolo salto nel sentire quel soprannome.

Il rosso aveva lasciato Jungkook da solo in quel ripostiglio. Le ginocchia gli facevano male dopo così tanto tempo. Gli occhi erano rossi e le guance incrostate di lacrime. La gola gli bruciava come non mai e, cosa peggiore di tutte, era ancora più eccitato di prima.

Doveva essere lui a ricevere un pompino, non l'incontrario!

Secondo girone | KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora