me and you.

91.

siamo atterrati da qualche ora ed io e tommaso ci troviamo giustamente a casa
qui in Italia sono solo le 10 di mattina
sto mettendo a lavare i miei vestiti quando mi arriva un messaggio da giulia
"oi amo, devo restituirti qualche vestito,quando ti trovo a casa?-
a questo punto rispondo
"giu tranquilla,devo fare anche delle commissioni,vengo io"
"ma sei sicura? devi prendere l'autostrada..."
"stai tranquilla,arrivo tra un'oretta"
vado in camera e sento il rumore dell'acqua della doccia
infilo velocemente un pantaloncino ed una maglietta,dopodiché vado in garage a prendere la macchina
sto per partire ma mi ricordo di una cosa
non ho avvertito tommaso
prendo di nuovo il telefono dalla borsa e gli mando un audio
"amore se non mi trovi a casa è perché sto andando da giulia a prendere delle cose e poi devo fare delle commissioni,prepara il pranzo❤️"
poco dopo già mi arriva la risposta
"va bene,vai tranquilla faccio io"
chiudo il telefono e lo poso in borsa
accendo la radio e riconosco bene l'inedito che stanno passando
inizio a canticchiare,anche se da sola in macchina
-tempo al tempo già mi sento pieno oh-

sto uscendo dall'autostrada e ne approfitto per chiamare giulia dalla radio della macchina che me lo permette
-oi giu?-
-chia mi senti?-
-si ti sento benissimo,ti trovo a casa vero?-
-si sì,ma quando arrivi-
-penso meno di un quarto d'ora-
ci salutiamo e finisce così la telefonata
spengo la radio,per evitare distrazioni nelle strade di città
continuo a guidare come stavo guidando ma noto in lontananza una macchina arrivare in controsenso
provo a spostarmi più verso destra per non prendere la macchina in pieno
tutto nero.

Narratore
chiara non è riuscita in tempo a spostarsi, e purtroppo quella macchina l'ha presa in pieno
in lontananza c'era sangiovanni,probabilmente anche lui verso casa di giulia, l'aveva vista in macchina,ma sapendo sicuramente le intenzioni di chiara,ovvero dirigersi a casa di giulia, decise di salutarla quando l'avrebbe vista lì
sangiovanni appena vide il cofano ed il vetro della macchina di chiara schiacciarsi su di lei,corse dritto verso il veicolo
cercava di aprire la portiera, ma con scarsi risultati,riusciva solo a vederla minimamente dal finestrino aperto
-chia,oh chia,porca puttana non mi sente-
sangiovanni era molto legato anche a chiara,erano i più piccoli nel programma, e lui come tanti altri c'era quando stava male,non si sono mai persi di vista
-tommaso-
riesce solo a sussurrare chiara,prima di svenire definitivamente
velocemente giovanni sfila il suo telefono dalla tasca,e con le mani tremanti chiama i soccorsi
tira e tira ancora finché la portiera finalmente si apre
con cautela la caccia fuori dalla macchina appoggiandola ad una parte non ammaccata
prende il suo telefono dalla borsa e chiama subito tommaso
-amore?-
-corri da noi,hanno preso in pieno chiara mentre stava guidando-
-giovanni? ma che cazzo stai dicendo..-
-corri-
sangiovanni a quel punto chiude la chiamata sentendo le sirene arrivare
continuando a tenere il capo di chiara sollevato per evitare che cada a terra, si gira in torno e tutte le macchine sono ferme davanti a quella di chiara
-salite in ambulanza?-
chiede una ragazza dell'ambulanza
-io-si,certo che salgo-
prendono chiara e la trasportano sulla barella
giovanni si ricorda di una cosa importante: giulia
-giu-
-oi gio-
-prometti che non inizi a piangere-
-...- -che è successo?-
-eh..chiara ha fatto un incidente,l'ho trovata mentre veniva da te ed ora la stanno portando in ospedale-
-oh mamma,dammi cinque minuti che vengo-
-no stai ferma lì,meglio che rimani a casa giu'-

Chiara
sono in ambulanza
ma nessuno mi sente
sono ancora viva,io vedo loro,ma loro non sanno che io li vedo
vedo sangiovanni piangere
-sangio,sono qui-
gli passo una mano davanti alla faccia,ma poi mi rendo conto che non mi percepisce
vorrei solo dire a tutti che sto bene,vorrei ringraziare sangiovanni perché è qui vicino a me, e oltretutto piange,forse l'ho visto una volta in vita mia piangere
vorrei chiamare giulia,che ho sentito parlare a telefono con giovanni poco fa
e vorrei chiamare tommaso per dirgli di non preoccuparsi