La storia di Jeck e il mistero di Roma

Capitolo 9 - Conoscenze

Faccio l'ultimo scalino, la luce di quel fuoco è bianca, come quella di una lampadina, ma la fiamma cambiava colore, ogni secondo. E' un bel fuoco, ma metterlo come fiamma nel camino di casa non è una buona idea, molto meglio usarlo come fiamma di un falò. Mi trovo in una stanza tutta di pietra, con qualche stralcio di affresco al muro, ma ormai sono corrosi. Non ci sono porte, provo a perlustrare meglio per vedere se ce ne sono nascoste, magari, ma niente. Sto per una decina di minuti in questo luogo, davanti al fuoco, ad aspettare che qualcuno mi riceva, sono pazzo, non ci può essere nessuno in quel luogo, perchè è troppo in basso, abbandonato...

-Benarrivato Prescelto-. Mi giro e mi rigiro, ma non c'è nessuno, - Chi sei? Dove sei? Cosa vuoi da me?- grido impaurito, -Calmo, ti voglio solo aiutare, sono Caius, e sono alla tua destra-, mi giro, non c'è niente- Dove sei?- urlo, ma adesso con decisione e rabbia.-Se stai calmo mi mostro-, ci metto 5 minuti per calmarmi e poi dico- Adesso sono calmo, stai tranquillo e scusami per prima, ho delirato- ben sapendo che poteva essere una trappola, ma l'istinto mi diceva di fidarmi. Mi giro verso la parete dove mi aveva detto di essere, vedo la parete muoversi, vedo uscire come la sagoma di uno spirito, cerco di scappare, ma non trovo le scale -Calmo- mi dice e quella bocca si muove, adesso si vedono tutti i lineamenti. piano piano la testa esce tutta e cerca di staccarsi da una roba che assomigliava a colla, poi si stacca, ma la colla rimane sulla faccia, poi inizia ad uscire pure il corpo che, arrivato ad un certo punto, si dimena per togliersi quella specie di colla, poi il corpo esce ed, appena il corpo è fuori del tutto, la colla scompare magicamente.

-Piacere, sono Caius-, e mi porge la mano.

{NOTE DELL'AUTORE}

So che come capitolo è un po corto, ma credo che sia intenso, credo che da adesso i capitoli siano così, tutti intensi, ma credo anche più lunghi di così.

Bhe, ciao.

-NikoNyko-