Capitolo 4 - Finalmente

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Sono giorni che non dormo, mangio pochissimo e non bevo quasi niente. Sto male, i miei genitori si chiedono cosa sta succedendo, ma non rispondo, mi manderebbero veramente in manicomio. Non sto più andando a scuola da due giorni, tutto questo per una stupidissima frase. Stasera andrò a trovare i nonni perchè è il compleanno di mia madre.

Mi sto preparando per andare al ristorsante, anche se so che stasera digiunerò, mi faccio una doccia che mi rigenera, sono giorni che non sto così bene, come se qualcosa di bello mi sta per accadere. Mi vesto e prendo una bustina di vitamine perchè altrimenti non sto sveglio. Saliamo in macchina e partiamo, visto che i miei nonni abitano a 20 kilometri di distanza. Dobbiamo partire una mezzor'etta prima, anche se abitiamo abbastanza vicini, perchè dobbiamo passare il centro di Roma, che di solito è molto affollato.

Quando arriviamo troviamo i miei nonni che aspettano sotto casa loro, parcheggiamo la macchina e mio nonno, che soffre di alzheimer e a volte impazzisce dicendo frasi strane, ma è comunque l'unica persona con cui mi confido, mi viene incontro e mi chiede il perchè sono così pallido e debole, non rispondo, con l'intenzione di dirglielo dopo.

Andiamo a cenare in un ristorantino poco distante e abbastanza piccolo, ma comunque molto buono. Vado in bagno per lavarmi le mani e mio nonno mi segue. Nell'anticamera del bagno vero e proprio mi dice:- Allora? Cos'hai?- e io rispondo:- Mi fido di te,nonno,- tanto so che domani si sarà già dimenticato- negli ultimi giorni, da circa una settimana e mezzo, sento una strana voce che dice strane cose tipo auxilio e una strana frase, di cui non capisco niente, e sto impazzendo, quindi ora ti faccio un'altra domanda, che cosa vuole dire auxilio?-. Lui dopo trenta secondi mi disse:- Aiuto Jeck, significa aiuto in latino-. e aggiunse:- So che potrà sembrare strano Jeck, ma quella voce la sento anch'io, ma come vedi, sono tranquillo- e uscì dal bagno tranquillo e col sorriso in faccia.

Io stetti nel bagno per cinque minuti perplesso e immobile, fino a quando non entrò mio padre che mi disse che in tavola era arrivato il cameriere per prendere le ordinazioni. Mi risvegliai da quel sonno di pensiero e ritornai a tavola con moltissima fame. Ordinai due porzioni di carbonara e una di grigliata, solo per me. Il cameriere si meravigliò, ma i miei genitori erano felicissimi che io ritornai a mangiare. Dopo quella magnifica cena, però, avevo ancora un po' di fame, così ordinai anche una banana split.

La notte dormo che è una meraviglia e il giorno dopo, un giovedì, mi risveglio nel mio letto verso le due di pomeriggio, contentissimo. Il pomeriggio, dopo aver pranzato, anzi, dopo aver fatto un brunch, mi direggo verso il computer, per usare Google Translate. Volevo assolutamente tradurre quella maledetta frase. Così inserì sullo schermo tutti i caratteri e mi esce una strana frase, dal senso strano. Le parole recitano esattamente così:

Quando il sole alto sarà

Nel giorno della luce

Tu cercare dovrai

La pietra lucente

Nel grande fiume o nel mar.

Quale sarà il senso di questa frase, penso. Provo a intuirle, ma capisco che non sarà così facile.

{NOTE DELL'AUTORE}

Sono stato cattivo anche stavolta, ma non posso farlo troppo lungo come capitolo ( Hey, psss, anche se non è troppo lungo, non dirlo in giro, che loro non lo sanno).

Come sempre se vi è piaciuto votate e commentate per critiche ed eventuali errori.

Al prossimo capitolo, ciaooo.

-NikoNyko-

La storia di Jeck e il mistero di RomaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora