Capitolo 2 - Io sono...

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 Scusate, mi sono dimenticato di presentarmi.

Mi chiamo Jeck, sono un quindicenne e sono di Roma. Vivo in centro, vicino a Piazza Navona. Sono un ragazzo fortunato, perchè i miei genitori lavorano entrambi, quindi non ho problemi economici, come invece hanno molti miei compagni di classe. Come saprete i miei genitori si chiamano Mirco e Anna, mio padre fa il dentista, mia madre la commessa. Io sono uno studente in un'istituto tecnico di Roma, infatti voglio diventare un ingegniere elettronico. Il problema? Sono dislessico e anche un po' iperattivo. Da un lato mi appassiona l'elettronica, dall'altro mi interessa moltissimo la storia di Roma, dagli Etruschi fino al Medioevo, ma soprattutto stravedo per gli antichi Romani, mi appassionano, con tutto quello che si dice in giro sugli antichi Imperatori Romani, uomini ricchissimi, grandi Condottieri ma soprattutto avvolti nel Mistero...

Come saprete, ultimamente, ho un problema che mi affligge, ogni volta che passo vicino al Colosseo mi sento strano e quella frase... Quella frase mi tormenta. Siccome ogni giorno, per andare a scuola, passo vicino all'Anfiteatro, ogni giorno, puntuale, quella frase mi richiama.

Sto impazzendo, non so quanto riuscirò ad andare avanti se c'è qualcosa, o qualcuno che mi tormenta con una strofa. Poi, non riesco a capire cosa significhi.

Ogni tanto mi sembra di sentire qualcos'altro di sottofondo, come una voce maschile che mi chiama, ma sembra che proviene da un burrone in Cina dal tanto che sembra lontana. Quella voce, oltre che lontana, sembra anche molto roca, come se qualcuno non bevesse o mangiasse da millenni.


Mi sembra tutto un sogno, ma so che non lo è.

Gli unici che mi salvano da questo oblio, sono i miei amici, ogni volta che sto male, loro ci sono. Il merito della mia sanità mentale è solamente loro, se non ci fossero stati, mi sarei già suicidato...

Oggi è stato l'ennesimo giorno in cui ho ascoltato la Frase, ma quella voce la sentii molto meglio rispetto agli altri giorni, stava dicendo una cosa che non avrei mai creduto di sentire, poi tutto sparì, ma la cosa che mi ha detto Lui, non la scorderò mai.

{SPAZIO AUTORE}

Ammettete che ho creato suspence. Lo so, sono cattivo , ammetto anche che il titolo ha un doppio significato, un doppio senso (non sconcio, ma nel senso che può essere inteso con due significati, di cui uno è uno spoiler, ma lasciamo perdere)

Se il capitolo vi è piaciuto votate, se trovate errori, segnalatemeli subito e come sempre accetto ogni forma di critica (anche se le preferisco costruttive).

-NikoNyko-

La storia di Jeck e il mistero di RomaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora