Capitolo 6

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Ed eccomi di nuovo immersa nelle mie paure,troppi pensieri mi circolano per la testa,illusioni che forse mi circondano senza che ce ne sia bisogno.Paura di sbagliare,paura dell'essere andata di fretta,paura di essere me stessa,paura della solitudine,paura dell'amore,paura del futuro....forse anche la paura di aver paura.Stesa come sempre su un letto che sembra spofondare in ogni mio sogno passato,ogni mio sogno futuro.Aspettando qualcosa che forse mai accadrà.Mi ero giurata di cambiare,farlo solo per la persona che mavo,ma neanche quello so frae,egoista,sono un'egoista,penso solo al mio bene senza pensare a quanto soffrono le persone.Avrei stancato tutti e forse la paura era troppa.Essere cresciuta nella propria solitudine aspettando mille attenzioni mai ricevute,avere voglia di amare più che la voglia di vivere,la voglia di urlare al mondo intero che ci sono anche io,che io esisto,che ho un cuore e che voglio essere amata,non trattata come una principessa,no,voglio sentirmi amata ed accettata.Troppo difficile,troppo complesso,troppo complessa,troppa paura di amare per poi sbagliare.

Credo di dover prendere una boccata d'aria prima di soffocare in tutta la confusione della mia testa.

Mi vesto frettolosamente,indosso un jeans stretto blu scuro,una felpa verde e scarpe sportive.Poi prendo la giacca il cellullare ed esco di casa.

Il vento gelido mi spettina i capelli costringendomi così a dovermeli aggiustare ogni 2 minuti.Non si vede un raggio di sole.La strada desolata mi dava un senso di solitudine.Mi diriggo verso il parco vuoto se non ricoperto da mille foglie colorate che invadono l'erba.Mi siedo suuna panchina,rannicchiandomi in me stessa cercando di capire cosa mi passava per la testa,forse mi stavo concentrando troppo da annullare tutto il mondo all'esterno,fatto sta che incominciava a piovere e piccole goccie cadevano leggere sulla mia testa facendomi venire piccoli brividi di freddo.Mi alzo dalla panchina e camminando vado dal parco,lapioggia iniziava ad intensificare sempre di più ed io non avevo la minima voglia di ritornare a casa.Indosso il cappuccio impermeabile e corro a riparo sotto un piccolo portico con delle scale davanti ad un'immenso teatro.Mi siedo sulle scale cercandodi calmare il mio respiro affannato a causa della corsa.Guardo la pioggia ormai forte ed il desiderio di lavare ogni mio pensiero inizia a farsi sempre più forte.Lacrime calde iniziano pian piano a scendermi sul viso e la voglia di non essere davvero come sono mi travolge.

-Hey...tutto okey?-sento dietro di me.

Non mi giro,ma asciugo velocemente le lacrime e mando giù i piccoli singhiozzi.

Sento qualcuno sedersi affianco a me.

Mi giro.

-Ciao Louis-sorrido lievemente incontrando i suoi occhi verdi.

-Stai bene?-

-Si...-le lacrime non tardano a venire appena accenno la parola,mentire mi fa malissimo,soprattutto se lo faccio con una persona che voglio bene.Cerco di nascondere le lacrime con i capelli ma i singhiozzi sono così difficili da non sentire.

-Perchè sei qui,da sola?-mi domanda.

Non rispondo,nonn riesco,l'unica cosa che vorrei fare è correre lontano da tutto e da tutti,vorrei starmene in un'angolo a piangere senza disturbare nessuno con la mia presenza,senza essere di peso a nessuno,senza essere di troppo per tutti.Semplicemente vorrei stare da sola,a piangere,lasciando tutto il mondo contro di me.

-Mi dici cos'hai?-chiede ormai sapendo che c'era qualcosa che proprio non andava.

-Niente,sto bene-

Non è vero,abbracciami,fammi sentire che almeno una perso,na c'è,che almeno una persona vede che sto soffrendo e che calmi quella voglia di urlare al mondo di sentirmi totalmente sola anche essendo circondata da miliardi di persone.

Mi sposta una ciocca di capelli mettendoli dietro all'orecchio,scoprendo il mio viso ormai bagnato dal pianto silenzioso che non smetteva di finire.Senza dire niente mi abbraccia stringendomi forte a sè,a quel contatt i miei singhiozzi iniziano a farsi sentire sempre più forte ormai inutile nasconderli,le mie lacrime scendono sempre più velocemente quasi raggiungono la velocità della pioggia, e il mio senso di solitudine svanisce nel nulla.

Poggio delicatamente la mia testa sul suo petto,facendomi da cuscino con il giubotto morbidoso.Mi accarezza delicatamente i capelli attorcigliandoseli al dito e poi lasciandoli andare.Mi asciugo le lacrime e lo guardo negli occhi.

-Mi dispiace che.......del pianto,solo che stanno succedendo talmente tante cose...-

-Non devi darmi spiegazioni-dice sorridendo.

Credo che affogherò nei suoi occhi,così verdi e profondi,non riesco a distogliere il mio sguardo dal suo.Mi accarezza la mano poi la stringe alla sua facendole unire,i miei occhi nei suoi i suoi occhi nei mie,sguardi incatenati impossibile da sciogliere.Dovevo smetterla,dovevo finirla di approfittare del mio sentirmi sola

Mi sposta delicatamente i capelli dietro l'orecchio avvicinandosi a me,alle mie labbra."Non devo farlo,non devo farlo,non devo farlo" mi ripetevo nella mente.

Ormai siamo a  2 millimetri di distanza,e smetterlo di guardarlo è un problema.

Pogia le sue labbra sulle mie.

Mille emozioni diverse mi scorrono per tutto il corpo.

Una confusione,solo confusione.

-.-.-.-.-.-

TAAAAAA DANNNNN!Molte adesso mi ucciderrano,ne sono sicura...ma...io l'ho detto che avrei messo dei colpi di scena...le coppie sono ancora le stesse?Oppure avete cambiato idea?

 By

Anna

E se poi mi innamoro...?PAZIENZA!2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora