Pietro: Nightmare

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Macerie.

Nient'altro che cumuli di quelle che prima erano abitazioni, intorno a te.

Senti grida disperate di mamme che piangono sui corpi, ormai inermi, dei loro figli.

Voci di uomini che invocano il nome di un Dio, che se esiste sembra indifferente agli strazi di quella povera gente.

Della tua gente.

Chiudi gli occhi con forza, come se servisse a scappare da quel maledetto luogo.

Le grida di dolore e terrore; sembrano non cessare, anzi più ti sforzi di non sentire, più le urla si fanno potenti e strazianti.

Apri lentamente gli occhi e le persone sono sparite, al loro posto ti trovi davanti il tuo ragazzo Pietro.

Ti sporgi in avanti verso di lui per cercare di toccarlo, di abbracciarlo, baciarlo; ma quei pochi centimetri che vi dividono paiono infiniti ai tuoi occhi.

Poi accade tutto in fretta: un signore di cui non riesci ad individuare il volto si avvicina a voi e tira fuori dalla tasca della giacca di pelle nera una pistola, che punta verso Pietro.

Tu preoccupata gridi per attirare l'attenzione del tuo ragazzo, ma nessuno dei due sembra sentirti.

Gli attimi seguenti sono infernali: l'uomo preme il grilletto e prima che tu possa rendertene conto, il tuo Pietro è a terra con una macchia di sangue rossa sulla maglia.

Corri verso il suo corpo e con le lacrime agli occhi mormori dei flebili 'no', rifiutandoti di credere a quello che hai appena assistito.

Prendi la maglietta del ragazzo, imbrattata di sangue, e la stringi forte scuotendo Pietro; come se bastasse a farlo svegliare, a farlo tornare da te.

"Ti prego Pietro svegliati. Ti prego ho bisogno di te, per favore..." mormori singhiozzando al corpo inerme vicino a te.

"Per favore, non lasciarmi..."

"...non lasciarmi..."

Ti svegli improvvisamente, sussurrando ancora quelle ultime parole che ormai si sono fissate nella tua testa e rimbombano nella tua mente.

Ti metti a sedere e, con preoccupazione, tasti la parte del letto accanto alla tua: vuota.

L'immagine del corpo di Pietro inerme e la sua maglia che poco a poco si tinge di rosso, ti tornano in mente ed il dolore ti investe come uno schiaffo in pieno volto.

Senti gli occhi offuscarsi a poco a poco, e le prime lacrime bagnarti le guance, i singhiozzi si fanno sempre più forti e quasi ti impediscono di respirare.

PIETRO P.O.V.

Sento dei singhiozzi provenire dalla nostra camera da letto e preoccupato lascio la cucina ed il bicchiere d'acqua che stavo bevendo sul tavolo, precipitandomi da Y/N.

La trovo seduta sul letto, con le mani che le coprono il viso quasi a voler nascondere il pianto.

Mi fermo incerto sullo stipite della porta, non sapendo cosa fare, non l'ho mai vista così.

Lei è sempre stata una ragazza dolce e determinata allo stesso tempo.

È sempre stata vicina a me ed a mia sorella Wanda, quando siamo stati manipolati da Ultron.

Ci ha aiutati ad andare avanti dopo Sokovia, ci ha fatto ricominciare.

Vederla piangere mi fa male, mi strugge.

Lei che ha sempre avuto il sorriso sulle labbra, lei che non ha mai mostrato le sue debolezze, la stessa ragazza sempre allegra e solare con tutti che è sempre riuscita a trasmettere fiducia solo guardando i suoi occhi ridenti, ora si è rotta e sapere che non posso fare niente per lei mi uccide.

Mi avvicino a lei lentamente, mi siedo sul letto e la abbraccio.

Non le chiedo neanche se è così per colpa dell'incubo, ormai sono notti che sogna sempre la mia morte e io non riesco a fare niente per lei.

Sento le sue lacrime bagnarmi la maglia e i suoi singhiozzi farsi sempre più forti.

La stringo a me, poggio la mia fronte sulla sua e la cullo dolcemente come si fa con i bambini piccoli per scacciare i brutti pensieri e i brutti sogni.

Restiamo così per un po', il tempo di farla smettere di piangere.

Quando sento che si è calmata mi stacco lentamente da lei e la guardo negli occhi, quei suoi bellissimi occhi Y/E/C di cui mi sono innamorato e che riescono a trasmettermi sicurezza ogni volta che mi ci perdo dentro.

Le prendo delicatamente il viso tra le mani e le stampo un bacio sulle labbra.

La sento sussultare leggermente, come se non si aspettasse tanta dolcezza da parte mia, ma è solo questione di un attimo, perché qualche istante dopo la sua mano libera vola dietro la mia nuca per approfondire il bacio.

In poco tempo le nostre labbra si uniscono in una danza lenta, dolce e passionale; come fossero nate solo per quello.

Vorrei che quegli attimi di pace non finissero mai, ma a causa della mancanza di ossigeno siamo costretti a separarci.

Quando si stacchiamo, ci fissiamo negli occhi per interminabili secondi, sorridenti e leggermente ansimanti.

Lei si avvicina a me e poggia la sua testa al mio petto, mentre le accarezzo la chioma Y/H/C, ancora scompigliata dal continuo muoversi nel sonno, e le lascio un bacio tra i capelli.

Y/N si allontana lentamente da me per stiracchiarsi e sbadigliare.

Io sorride pensando a quando sia bella qualunque cosa faccia.

"Hai sonno amore?" le chiedo iniziando a sbadigliare anche io, lei ridacchia e per tutta risposta si sdraia sul suo lato del letto, picchiettando due volte sul materasso per farmi segno di mettermi vicino a lei.

Y/N si gira di schiena per mettersi più comoda mentre io le cingo la vita con un braccio, come a proteggerla da eventuali possibili incubi.

Quando poco dopo sento che il suo respiro si è fatto regolare, segno che si è addormentata, le lascio un ultimo bacio tra i capelli e le sussurro all'orecchio: "Va tutto bene piccola, ci sono io con te."

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richiesta da Rose_Stark_
spero ti piaccia e scusa il ritardo! ❤️

Angolo autrici
Ma ciao bella gente!
Come va?
Ho bisogno di un vostro piccolo parere: avevo intenzione di pubblicare dei capitoli "di recupero" di preferences per Wanda, visto che è uno dei miei personaggi preferiti.
Ho già scritto la brutta su un foglio, secondo voi dovrei pubblicarli?
Detto questo vi lascio.
Buona giornata.
Carlotta e Giorgia



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