Capitolo tre: Il Fascino di Shang Xirui

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Seduti al tavolo di mahjong, Cheng Fengtai e suo cognato, Fan Lian, stavano giocando con altre due persone, due ricche donne. Nel complesso in quella stanza illuminata c'erano sei tavoli da gioco.

Persone ricche, venuti dalle più svariate famiglie, erano riunite per ravvivare la serata. Regali di compleanno e auguri, un via e vai per celebrare il compleanno del figlio della signora. A essere onesti era solo una scusa creata deliberatamente per potersi divertire come se non ci fosse un domani.

Cheng Fengtai stava giocando a mahjong, Cha Chaer era seduta tranquilla dietro al fratello con il suo vestito rosso, a sbucciare l'uva per poi mangiarla. Cheng Fengtai si voltava di tanto in tanto per chiedere alla sorellina una dei suoi grappoli d'uva: lei lo ignorava ma qualche volta decideva di essere generosa e imboccare il fratello.

Fan Lian scherzava, rideva e, dimenticandosi delle regole, accese una sigaretta. Prima che potesse fare solo un tiro Cheng Fengtai lo ammonì:
"Buttala via! Mia sorella è qui, potrebbe venirle la tosse."
Riluttante, Fan Lian allontanò l'oggetto d'accusa lamentandosi:
"Cognato nono te lo avevo detto che saremmo venuti a giocare a mahjong? Quindi perché hai portato con te la tua terza sorella? È notte fonda ora: a quest'ora i bambini dovrebbero stare a letto a dormire."

Quando Cha Chaer sentì qualcuno parlare di lei smise di mangiare l'uva. Sotto la luce intensa un paio di grandi occhi castano chiaro stavano fissando Fan Lian. Quest'ultimo iniziò a sentirsi a disagio a causa dello sguardo costante della ragazza. Questa ragazzina, che quasi mai parlava, aveva un'aura sinistra piuttosto malvagia. Aveva delle sopracciglia e un viso molto bello, ma i suoi occhi erano selvaggi e taglienti. Fan Lian non aveva idea di come fosse stata cresciuta la ragazza. Sapeva solo che la madre della ragazza veniva dal sud. Che venisse dalla tribù Miao? Pericolosa quanto il veleno...

Una donna seduta accanto a lui immediatamente si lamentò:
"Il signor Fan ha ragione. Dato che c'è una ragazzina qui non possiamo fumare: è fastidioso.

"Il signor Cheng la porta sempre con sé, non solo per giocare a mahjong. L'ultima volta stavamo parlando di affari e lui comunque la portò con sé."

"Ci dica signor Cheng, la signorina è veramente vostra sorella? Voi due non vi assomigliate minimamente. Dopo tutto dove si è mai visto un fratello che si comporta in questo modo con sua sorella? Non mentite."

Dopo aver parlato, tutte le persone sedute al tavolo risero. Cheng Fengtai sorrise soltanto: ormai era abituato a quei scherzi come quelli:

"Sciocchezze! I vostri scherzi sono così volgari" si voltò verso la sorella "Cha Chaer, vieni qui, pesca una tessera per il tuo gege*"

Cha Chaer allungò la mano, la posò su una delle tessere del gioco finendo per imbrattarla di succo d'uva appiccicoso la tessera. Dopo aver visto in che stato era la tessera ora nelle sue mani, Cheng Fengtai la pulì sui suoi vestiti, afferrò le guance della sorella e le baciò:

"Aha! Ora sapete il perché lei è sempre con me: è il mio portafortuna."

Fan Lian, che aveva perso, era irritato:

"Non essere arrogante! Anch'io ho una sorella! La prossima volta porterò con me Jin Ling 'er qui."

"Parlando del diavolo, cognato, volevo chiederti: il nome di mia moglie è Fan Xiang e il tuo è Fan Lian. Perché il nome di mia cognata è Jin? Perché ha avuto il nome di una generazione non sua?"

"Quando la terza sorella era nata c'era uno sciame di locuste. Il nostro raccolto quell'anno non fu buono e, di conseguenza, la nostra famiglia aveva sofferto una grossa perdita economica. Un indovino ci disse che questa sfortuna era dovuto al fatto che il nome di nostra sorella conteneva troppa acqua, oro nell' acqua. Poiché nostro padre era ansioso decide di aggiungere la parola d'oro, appunto Jin, nel nome della terza sorella."

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