Capitolo 8

326 26 11
                                    

La sveglia suona puntuale anche questa mattina ma io ho già gli occhi spalancati da una buona mezz'ora.

Sento l'emozione e l'adrenalina per questa giornata salire minuto dopo minuto e, carica più che mai, mi alzo, mi vesto e faccio il mio solito stretching mattutino.

Il grande giorno è arrivato, oggi giocherò la mia prima partita da titolare e capitano della squadra femminile della Shiratorizawa.. Mi sento onorata e fiera di me stessa anche solo a pensarlo!

Lascio Kaori che ancora dorme nella nostra stanza e mi avvio al piazzale d'ingresso, la routine che seguo per le mie giornate, da una settimana a questa parte, andrà avanti anche oggi. Iniziando dall'allenamento con uno dei migliori assi del paese.

Appena arrivo incrocio Ushijima, neanche ci fermiamo a salutarci che iniziamo subito a correre e come sempre mi distanzia di qualche metro mantenendo la sua corsa energica e costante.

Non c'è alcun tipo di conversazione per tutto il tragitto, ma nella mia testa rimbombano ancora le parole che mi ha rivolto la sera prima.. E questo mi basta per tirare fuori grinta e concentrazione.

Nel pomeriggio ci sarà la partita contro la squadra femminile dell'Aoba Johsai, dicono che sia una squadra abbastanza forte, quasi alla pari con la loro squadra maschile, che se non ricordo male si sono scontrati parecchie volte con la nostra senza però mai ottenere il pass per raggiungere i nazionali.

Oggi daremo il meglio di noi, mi impegnerò al massimo e guiderò al meglio la mia squadra, in ogni momento.

Continuando a rimuginare sul mio stato fisico e mentale, mi accorgo di essere già tornati in accademia e che sono meno provata rispetto alle ultime mattine. Il fiato è migliorato e ci metto poco a riprendere un ritmo normale.

Guardo Ushijima, tranquillo e serio, fresco come sempre grazie al suo fisico allenato. Risalgo con gli occhi dal suo corpo fino al suo viso e lo trovo intento a guardarmi..

Ushijima: Fammi vedere cosa sai fare.

Nessun augurio, buona fortuna, frase incoraggiante o altro.. Solamente qualche parola a mo' di sfida.

Rimaniamo in silenzio ancora qualche secondo, poi si gira e si avvia al dormitorio maschile.

Lo guardo andar via e sento l'energia ribollirmi dentro, i muscoli tendersi e le mani formicolarmi..

Ti farò vedere che anche io ho le carte in regola per essere uno dei migliori assi del Giappone.

****

La mattinata passa tranquillamente, le lezioni non sono molto pesanti e guardando alcune delle mie compagne di squadra mi accorgo di non essere l'unica a voler dare il meglio nella nostra prima partita.

Quando suona la campanella, io e Kao ci avviamo in mensa e ci sediamo ad un tavolo con la squadra.

La maggior parte di loro mangia in silenzio cercando di mantenere la calma e di concentrarsi, altre ripassano alcuni schemi di gioco analizzando le giocatrici avversarie.. La tensione mista all'adrenalina è nell'aria, e non posso fare a meno di pensare che siamo più unite che mai in questo momento.

Kaori: Ragazze, ho visto il coach Washijo prima nei corridoi, mi ha detto che appena finiamo di pranzare dobbiamo ritrovarci in palestra per fare un buon riscaldamento. Noi ci avviamo, ci vediamo lì!

Io e Kao ci avviamo insieme verso gli spogliatoi, per la prima volta ci ritroviamo a camminare senza proferire parola, sembra quasi surreale.

Arrivate agli spogliatoi femminili iniziamo subito a cambiarci e questa situazione di ansia mi sta quasi dando sui nervi..

Miracle Boy - Ushijima WakatoshiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora