Il grande momento era arrivato: il giorno della cerimonia di benvenuto ai nuovi membri dell'accademia era arrivato. Si trattava di un evento atteso e desiderato dalla maggior parte degli abitanti; chiunque avrebbe dato qualsiasi cosa per poter ottenere tale dono divino. L'entusiasmo era palpabile, i pensieri impossibili da frenare e la voglia di dormire pari a zero.
Per Shunaja, ad esempio, non era stato semplice dormire la notte precedente a causa dell'emozione: ripensava continuamente a quanto potesse essere felice di quest' occasione unica, che le avrebbe permesso di socializzare con nuovi animali. Non aveva rimpianti sul suo carattere, si piaceva così com'era e in quel giorno voleva essere perfetta. La sera, prima di mettersi a letto, si era fatta consigliare da sua madre cosa indossare all'arrivo nella nuova scuola; dunque passarono un paio d'ore a provare alcuni abitini e vari accessori che la rendessero "presentabile". Quasi tutti le sembrarono troppo appariscenti o sgargianti per i suoi gusti, in sostanza non voleva niente di esagerato. Infine volle restare con un semplice mantello color castagna con strisce orizzontali agli estremi e a tenerlo indosso ci avrebbe pensato un adorabile fiocchetto poco sotto il suo collo. Si guardava allo specchio con un certo senso di impazienza che venne poi interrotto dai complimenti di sua madre, fiera di lei perché stava per vivere una nuova avventura. Quella stessa mattina si spazzolò accuratamente il pelo e si assicurò che non ci fosse alcun pezzo di cibo incastrato tra i denti. Prese poi la sua borsa e dopo essersela caricata sul dorso abbracciò fortemente suo padre, uscendo di casa in seguito. Per la prima volta aveva preso il treno assieme a sua madre: entrare in un mezzo pubblico come quello le sembrò immergersi in tutt'altra dimensione, quella del viaggio. Si chiese curiosamente come facessero gli altri a prendere quel mezzo ogni giorno; per lei sarebbe stato magnifico potersi permettere questo tipo di spostamento. Non si era mossa neanche per un attimo dal sedile su cui era seduta. Era intenta a guardare fuori il finestrino, ammirando il paesaggio che il mezzo attraversava: notava con che velocità gli alberi si muovessero, o a dire il vero, con che velocità il treno superasse ciascun albero. I campi sembravano infiniti, l'orizzonte immenso, la meta sempre più vicina.
Una volta arrivate sul posto vennero catapultate nella folla che era già arrivata in anticipo. Non si divisero per neanche un secondo e si tenevano d'occhio a vicenda per non perdersi. Per loro era un ambiente inusuale, completamente diverso e si sentivano definitivamente estranee in mezzo a tutti quegli animali.
Nel frattempo era arrivato anche Hybrid Vampy in completa autonomia, tutto da solo. Aveva affrontato quel viaggio senza alcuna preoccupazione: anche se non aveva mai preso un treno e in quel posto non ci era mai stato, sapeva perfettamente dove dirigersi per raggiungere l'entrata dell'Accademia. Al momento indossava una felpa di colore nero, ma aveva deciso di lasciare scoperta la cicatrice sul suo fianco, come a volersi far vedere. Dopo essere sceso dal treno iniziò ad incamminarsi, senza voltarsi indietro. La bandana che stava indossando gli dava come un senso di sicurezza in se stesso, era un accessorio da cui era impossibile che si separarsi, tanto che controllava spesso di tenerla ben annodata al collo. Anche per lui non era semplice quel tipo di situazione, poiché fino ad allora aveva vissuto dentro un laboratorio e tutto ciò che circondava il suo spazio erano aggeggi per esperimenti anziché folle di animali.
Lo stesso fu anche per Deep Blue: sebbene fosse abituato a vedere un fiume di contadini che trasportavano i loro cesti, al momento quello che vedeva erano esseri ammassati senza nulla da trasportare. Iniziò a notare uno strano dettaglio ogni qualvolta ci passava in mezzo, nessuno azzardava ad avvicinarsi a lui. Era come se un varco si aprisse appositamente a ogni centimetro che percorreva strisciando, dai musi si leggeva perfettamente che erano intimiditi. Per lui era davvero strano; di norma non avrebbero dovuto provare paura alla vista di un normale serpente, sebbene tutti gli abitanti fossero animali. Aveva sicuramente qualcosa che non andava per fare un certo effetto alla loro vista. Si considerò fortunato per provare spesso indifferenza, secondo il suo carattere, e continuò per la sua strada come nulla fosse.
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The Mystic Academy
AdventureAgli inizi del 21esimo secolo nella regione di Greexeria iniziarono a nascere cuccioli con una deformazione sulla coda. Gli adulti non riuscivano a capire per quale motivo spuntava un fiore sul ciglio della coda contenente una gemma al suo interno...