Il cielo, dopo ormai una lunga e faticosa giornata cominciò a cambiare colore, divenne di fuoco. La luce della sfera celeste in quel primo e nuovo giorno nell'Accademia iniziò a calare: non vi era alcuna nuvola, ma si estendevano fasci infiniti di tonalità che andavano da colori più caldi lentamente a quelli più freddi. Le luci dei lampioni si accesero non appena il sole cominciò a svanire completamente all'orizzonte, il quale ne veniva impedita la vista a causa dei numerosi alberi che si estendevano nei viali. Alcuni animaletti ancora girovagavano per le strade; si godevano gli ultimi istanti del giorno, prima di recarsi ognuno nella propria casa a riposare. Si udiva il cigolio dei carretti di alcuni venditori ambulanti che erano in procinto di terminare il loro turno di lavoro e allo stesso tempo fece la sua comparsa un invitante odore di leccornie appena sfornate. Seguivano i suoni delle serrande dei piccoli negozi che chiudevano, risuonavano i lucchetti delle porte delle botteghe che bloccavano la serratura e apparve nella sfera celeste, che diveniva sempre più cupa e oscura, la prima stella che risultava sempre quella più luminosa.
All'interno della Mystic Academy, vennero nuovamente radunati tutti i membri che ne facevano parte nella sala riunioni, la quale si componeva di una distesa di seggiole adatte ad ogni esigenza e a grandezza appropriata per ciascuna specie animale. Sulla parete che dava invece verso il "pubblico" era posizionato uno schermo gigante, che avrebbe sicuramente proiettato dispense a cui gli alunni avrebbero dovuto dare uno sguardo durante la spiegazione. Le enormi finestre, agghindate con tende di tessuto pregiato, davano una visione spettacolare della notte che stava calando man mano che il sole spariva. Il vetro che le componeva non presentava nemmeno una macchia che potesse ostacolare la vista di tale spettacolo. A breve si sarebbe tenuta una riunione pianificata dagli stessi gestori dell'Accademia, dove si sarebbe discusso sull'argomento delle stanze riservate agli alunni. Tra i pochi frequentanti che erano entrati in anticipo, Vampy si trovava seduto dinnanzi a una delle tante finestre, mentre osservava con discreto stupore gli enormi alberi della piazza visibile dall'edificio stesso. Questi erano ancora occupati dai volatili ancora impegnati nelle loro impetuose conversazioni, eppure il lupo si domandava tra sé e sé di cosa avessero tanto da parlare, nonostante non sapeva darsi una risposta. Al suo fianco vi era Zero, beatamente avvolta nella bandana che il lupo portava al collo. Ogni tanto egli rivolgeva lo sguardo verso l'anfibio, ma senza farlo apposta gli veniva in mente soltanto la scena della discussione che aveva avuto con Blitz. Era stato davvero bizzarro, non avrebbe mai immaginato che Zero potesse dimostrarsi così fedele al suo padrone già alla prima difficoltà che gli si era mostrata davanti. Quel senso di compagnia gli fece venire venire alla mente alcune delle vicende vissute assieme ai suoi genitori; una volta era riuscito a percorrere una decina di chilometri senza sentirsi affatto stanco, era stato tutto grazie agli insegnamenti di suo padre che aveva seguito Vampy sin da quando egli era cucciolo. Contemporaneamente non si dimenticava nemmeno di Xeres, che aveva dato davvero tanto anche lui. Si domandava come stesse procedendo il suo nuovo lavoro, con i suoi nuovi colleghi e la sua nuova vita. Era più che certo che stesse procedendo tutto alla grande; senza alcun dubbio, poteva anche essersi fatto dei nuovi amici grazie al suo carattere solare. Ma chi dei due si sarebbe sentito più fiero di lui per essere diventato il primo "alpha" di un gruppo? E quale sarebbe stato il problema se il suo branco non era composto solo da lupi? Per un attimo restò in dubbio su entrambi i casi, poiché una delle due opzioni probabilmente non avrebbe mai saputo se il suo sogno avrebbe potuto avverarsi oppure no. Già sapeva che, purtroppo, si trattava appunto di suo padre. Nel frattempo che il momento di riflessione del lupo procedeva senza sosta, gli si accostò vicino Sybil, con il suo faccino paffuto e occhioni curiosi volti a guardare lo stesso obiettivo di Vampy.Sybil: Ah! Non avevo ancora fatto caso a quanto potesse essere bello il panorama da qui.
Vampy: Già, queste finestre sono anche molto grandi.
Sybil: Ed è proprio perché sono enormi che si vede una meraviglia!
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The Mystic Academy
AdventureAgli inizi del 21esimo secolo nella regione di Greexeria iniziarono a nascere cuccioli con una deformazione sulla coda. Gli adulti non riuscivano a capire per quale motivo spuntava un fiore sul ciglio della coda contenente una gemma al suo interno...