The way Jeon Jungkook and i got suspended

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«Si può sapere cosa vi passi per la mente?»

I due ragazzi osservarono frustrati il preside, intento a rifilare loro una lunga ramanzina.

L'uomo era seduto in maniera composta ma la sua figura era rigida e severa esattamente come il suo sguardo. Dinanzi a sé vi era una cattedra perfettamente ordinata, sulla quale aveva sbattuto i palmi delle ruvide mani nell'udire delle loro azioni.

La sua voce era rauca, i suoi fili argentei posavano perfettamente sulla sua fronte, dandogli un aspetto austero.

Yoongi, seccato, aveva alzato gli occhi al cielo, concentrandosi su un punto indefinito della stanza.

«E non fare quell'espressione signorino Min, questa non è la prima volta che vi ritrovo in presidenza per i vostri soliti litigi. Credete che questo sia un parco giochi per bambini? Arriviamo persino a percussioni fisiche ora? È inaccettabile» strillò l'uomo, gesticolando mosso da un impeto d'ira.

Jungkook nel corso del tempo era rimasto in completo silenzio, il suo volto posava verso il basso, concentrato sul pavimento della stanza.

«Ha iniziato lui, ha rovinato la mia uniforme» proseguí indignato il corvino, indicando freneticamente il minore, che voltò di scatto la testa, esasperato.

«Sei solo un viziato che pensa di poter ottenere tutto ciò che desidera con uno schiocco di dita» rifiló, digrinando i denti.

«Ancora?! Giuro che se aprite nuovamente bocca vi espulgo seduta stante» ammoní, spostando qualche ciuffo di capelli sfuggito al suo controllo.

Sospirò, poggiando una mano sulla fronte, spazientito.

«Allora, sarò abbastanza chiaro. È evidente che fra voi due non scorra un buon sangue, inoltre necessitate di tempo per riflettere sui vostri comportamenti inammissibili nel nostro istituto. Dunque, per evitare alcuna nomina negativa, siete sospesi per una settimana a partire da domani.»

Yoongi scattò prontamente, alzando le braccia al cielo.

«Sta scherzando?!»

Jungkook, al contrario, semplicemente mantenne lo sguardo sul pavimento, digrignando i denti e serrando la mascella.

«Assolutamente no Min. Inoltre voglio che al vostro ritorno abbiate stilato un saggio di duemila parole sul bellissimo e concreto rapporto d'amicizia che coesiste tra voi due, è tutto chiaro?» ammonì, alzando un sopracciglio mentre con le dita girava nervosamente l'anello d'oro posto sull'anulare.

«Chiaro» rispose con un filo di voce il moro, a denti stretti.

Yoongi sospirò ampiamente, annuendo.

«Chiaro»

Uscirono insieme, colpendo di proposito le rispettive spalle, accompagnati da un sonoro sbuffo del preside che semplicemente indicò loro la porta, pronunciando delle brevi parole.

«Facciamo duemilacinquecento parole»

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«Sei davvero un coglione» sputò acidamente il minore, una volta chiusa la porta.

«Tutto questo non sarebbe accaduto se avessi lasciato le mani al loro posto!» sbraitò conseguentemente il corvino, puntandogli il dito contro.

«Ancora con questa storia? Dovresti mettere da parte per un secondo l'aspetto estetico e concentrarti piuttosto sul tuo ego dismisurato e carattere ripugnante»

Corrugò le sopracciglia, strigendo le mani in due pugni.

«Ci tengo al mio aspetto a differenza tua, com'è facilmente notabile dal tuo vestiario. E per la cronaca, il mio è un carattere perfetto, tanto che le persone mi ammirano, a differenza tua Jeon Jungkook» serrò i denti, guardandolo furiosamente.

IN PAUSA: ➳ Repentance «Yoonkook»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora