-Come può essere?- chiese entrando in casa.
-Non lo so, era lui il Paziente BWS.- dissi. -Ha detto che sono sua, io ho negato, ma non si arrende.- dissi fredda.
-Gliela faccio vedere io. Cazzo tu sei mia.- disse, strattonandomi al muro.
-Calum..- dissi tremolante mentre cercavo di farlo calmare.
-Non sono calmo. I..io non posso perderti.- disse.
-Io non lo amo.- dissi tutto d'un fiato. -Io amo te, non lui.- dissi, sospirando per poi avvicinarlo a me. -Sappi che amo solo e soltanto te.- dissi, accennando un sorriso.
-Hai mai pensato ad avere un bambino?- mi chiese dal nulla, facendo incrociare le nostre dita di entrambe le mani.
-Non ho mai pensato a questo, ma sarebbe bello.- dissi annuendo.
-Dei piccoli Hood, ci pensi? Avranno tutti un naso enorme.- disse ridendo.
-Calum, dai.- Risi.
-Mi piacerebbe avere dei figli, ma non ne voglio ora. Voglio divertirmi.- disse sorridendo.
-Si, anche io.- dissi. -Però me li immagino.- risi.
-Sarebbero bellissimi.- disse ridendo.
-Wo, non è che stai facendo come Christian Grey che poi con Anastasia ha due bambini? No oh ti prego non mi dire che hai anche la camera del sesso.- dissi ridendo.
-Potrei costruirla.- disse, ridendo rumorosamente.
-Calum!- urlai, guardandolo ridere davanti a me. -Sei un deficiente.- dissi ridendo.
-Grazie mille.- rise e si andò a sedere sul divano. -Torniamo seri e vieni qui, raccontami cos'è successo con lui.- disse, guardandomi.
Andai a sedermi sul divano accanto a lui, per poi decidere di mettermi a cavalcioni su di lui, stando leggermente più comoda.
-Dio, così però mi provochi.- disse.
-Shh, fammi raccontare.- dissi, guardandolo. -A quello ci pensiamo poi.- dissi annuendo.
-Va bene, su, dimmi cosa ha fatto.-
-Si è avvicinato troppo a me, mi ha letteralmente colta di sorpresa e..-
-Ti ha baciato?- mi disse con la mascella tesa.
-No, no ma lo stava per fare.- dissi sbuffando. -E dio, lo odio così tanto.- dissi.
-Dio, da qui non la scampa liscia.- disse, alzandomi da lui per poi appoggiarmi sul divano.
Lo vidi mettersi il giubbotto, per poi aprire la porta.
-Dove stai andando?- chiesi flebile.
-A dirgliene quattro.- disse, uscendo dalla casa sbattendo la porta.
-Merda.- dissi alzandomi dal divano, prendendo il giubbotto e correndo dietro a Calum.
-Calum torna a casa!- urlai, ma non mi ascoltò e continuò a camminare verso il mio ufficio. -Calum fermati!- gli afferrai il polso, cercando di tirarlo verso di me, ma non riuscì, perchè lo vidi fiondarsi su Bradley, che stava uscendo dall'ufficio.
-Ma guarda, c'è Calum con la sua troietta.- disse umiliandomi.
Non aveva più il potere di distruggermi, forse si ma, non lo sentivo.
-Troietta a chi? Sei un deficiente! Non devi toccarla!- gli urlò Calum, sferrandogli uno schiaffo in pieno viso.
-State calmi!- urlai.
-Taci troia!- mi urlò Bradley.
Cuore a pezzi, riusciva ancora a distruggermi, ritiro tutto quello che ho detto.
Andai tra i due che si stavano picchiando, mettendomi in mezzo.
-Sei un deficiente!- gli urlò Calum, mentre cercavo di separarli, quando Bradley volendo sferrare un pugno a Calum lo sferrò a me, e mi fece cadere a terra, sbattendo la testa molto forte.
Buio, buio totale.
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Risk It All 2. || Bradley Simpson.
FanfictionPRESA DALLA STORIA. -Allora, BWS, parlami di te, da oggi sono la tua psicologa.- -Non serve raccontanti nulla, sai già tutto di me, Shadow.- la sua voce, quella voce. Era lui, era tornato.