Capitolo 5.

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CALUM'S POV

Camminavo avanti e indietro, non facendo caso all'occhio viola che mi aveva fatto quel deficiente.

Vidi un dottore uscire dalla sua stanza, venendomi incontro.

-Dottore!- lo chiamai andandogli incontro. -Come sta? Si è già svegliata?- chiesi accennando un sorriso.

-Si, è tutto okay. Ha sbattuto la testa abbastanza forte ma sta bene.- disse annuendo.

Annuì, andando nella sua stanza.

Era così pallida, i suoi capelli mori erano uno sbalzo di colore con la pelle ormai bianca.

Mi avvicinai al suo letto, prendendo una sedia e sedendomi accanto a lei.

-In che guaio ti ho cacciato, Shadow.- dissi flebile. -Avevi ragione, dovevo stare a casa con te, e non seguire quel deficiente.- sospirai. -Mi dispiace tanto, non me lo perdonerò mai, ma l'ho fatto per proteggerti.- feci spallucce, quando una lacrima mi rigò la gota destra. -Dio Shadow.- gli presi la mano. -Ti sei rovinata troppe volte per quel deficiente.- dissi, pensando a tutte le volte che veniva a piangere nelle mie braccia per lui. -È sempre stata colpa sua.- dissi, piangendo. -Dio, scusami.- dissi, alzandomi dalla sedia, mettendo a posto i jeans.

Mi risedetti e gli presi la mano, sospirando.

SHADOW'S POV.

-S..Sto bene.- balbettai, quando una fitta mi si propagò nella testa. -Ho solo un po' di male alla testa, ma tra un'ora posso tornare a casa. Puoi preparare la mia roba, perfavore?- dissi, accennando un sorriso che apparve come una smorfia dal dolore.

-Certo, preparo subito tutto.- disse lui, alzandosi dalla sedia e prendendomi i vestiti che avevo addosso, porgendomeli. -Vuoi una mano ad alzarti?-

-No, grazie. Ce la faccio.- dissi, tirandomi su dal lettino momentaneo. Afferrai i miei vestiti, andando in bagno, per poi indossarli. Uscì dopo poco, legandomi i lunghi capelli neri in uno chignon disordinato.

-Ci sono.- dissi, afferrando la mia borsa.

Lui annuì, portandomi fuori dall'ospedale.

Mi sedetti sulla macchina, guardando come Calum fosse teso e agitato, mentre tornammo a casa.

-Stai bene?- gli chiesi, appoggiando una mia mano sulla sua.

-Devi stare bene tu, io sto bene.- disse, guardando la strada.

Annuì semplicemente, quando arrivammo a casa sua.

-Stasera stai qui. Niente storie, sarai più sicura. Ho già avvertito tuo fratello.- disse, guardandomi.

Annuì, andando nella stanza di sopra.

-Dove vai?- chiese Calum.

-Vado a stendermi. Posso prendere una tua maglia?- chiesi, guardandolo.

-Certo, tra dieci minuti arrivo anche io.- disse, sorridendo.

Annuì, andando in camera.

Afferrai la sua felpa nera dei Nirvana, la poggiai sul letto, togliendomi tutti i vestiti rimanendo in intimo, quando mi vibrò il telefono.

Da: Sconosciuto. Ore: 22:47.

"Piccola Shadow, sei così sexy con quell'intimo rosso in pizzo. ;)"

Lessi il messaggio, quando mi voltai verso la finestra, ma non vidi nessuno.

Preoccupata e impaurita, afferrai la felpa, me la misi addosso e mi stesi nel letto, aspettando Calum.

Risk It All 2. || Bradley Simpson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora