Guardai la mia prima paziente della giornata, Alice, e quanto fosse magra, fottutamente magra.
-Allora, Alice, dimmi tutto. Sfogati, sono qui per ascoltarti.- dissi, mettendomi comoda sulla poltrona davanti alla sua.
-Cosa dovrei dire?- disse, accarezzandosi la pancia che quasi non c'è.
-Sfogati, sono la tua psicologa. Ci vedremo ogni mercoledì, fino alla fine del mese.- dissi, accennando un sorriso per rassicurarla. -Da quanto sei anoressica?- dissi, prendendo il mio block notes su cui appuntare i problemi.
-Da un'anno e mezzo.- disse sospirando. -Da quando ho iniziato a subire violenze.-
-Violenze.. Da parte di chi?- chiesi guardando quella ragazza così carina e innocente.
-Ragazzi, più grandi di me. 16, 17, 18, 19 anni.. L'età è quella, più o meno.- disse, grattandosi il braccio magro.
-In ambito scolastico? O anche quando sei in giro?- chiesi, appuntando quello che diceva.
-Non esco molto di casa, proprio per quello.- disse, grattandosi la spalla. -Ho iniziato a tagliarmi.- disse, tirando la manica della felpa più in basso.
-Non esiste una motivazione precisa per tagliarsi, Alice.- dissi, preoccupata. -Tutti quanti passiamo un periodo che non è dei migliori.- dissi, mettendomi gli occhiali da vista. -Anche io l'ho passato, e sarà successo.. 7 mesi fa circa.- dissi, guardandola. -Ora, io non voglio dire a tua madre che ti tagli, perché sarebbe una brutta situazione anche per te, oltre che per lei.- dissi, alzandomi. -Posso bendarti il polso? Così siamo sicure entrambe che non succederà nulla.- dissi, prendendo la cassetta di sicurezza, estraendo da essa una benda e dei cerotti. -Li hai già disinfettati?-
Lei annuì, porgendomi il polso.
Alzai la manica e un brivido mi tracciò tutto il corpo.
Afferrai le bende e coprì i tagli profondi, per poi tirargli giù le maniche.
-Ecco fatto.- dissi, sorridendo.
-La ringrazio, dottoressa.- disse cordiale.
-Oh, chiamami pure Shadow.- dissi, facendo spallucce accennando un sorriso.
-Okay, Shadow.- disse, prendendo il suo giubbotto per poi metterselo. -E se mia madre vede il polso bendato?-
-Digli che sei caduta dalla poltrona del mio ufficio e che ti sei fatta male.- dissi, sorridendo. -Ci vediamo mercoledì.- dissi, guardando l'orario. - E mi raccomando. Non farlo più.- dissi guardandola. -Non c'è bisogno di rovinarsi, la vita è corta e va vissuta.- dissi, sorridendo.
-Si, hai ragione.- disse, accennando un sorriso. -Ti ringrazio Shadow, ci vediamo mercoledì alla stessa ora.- disse, uscendo dall'ufficio.
Sospirai e mi sedetti dietro alla scrivania, aspettando il Paziente B (BWS).
Mi vibrò il telefono, così lo afferrai.
Da: Calum💕
Ehi piccola, tutto bene? Passo alle 20:00 a prenderti nel tuo ufficio, se succede qualcosa dimmelo. Ti amo.Sorrisi e vidi la porta aprirsi, vedendo un ragazzo abbastanza alto sedersi sulla poltrona.
-Scusami, devo rispondere a un messaggio.- mi giustificai rispondendo a Calum.
A: Calum💕
Si, tutto bene. Ho il Paziente B ora, magari provo a chiedere un cambio a Katy che ha già finito il suo turno. Ti amo anche io.Inviai e mi sedetti sulla poltrona davanti a quella del paziente, guardando il block notes dove avrei dovuto appuntare le cose.
STAI LEGGENDO
Risk It All 2. || Bradley Simpson.
FanfictionPRESA DALLA STORIA. -Allora, BWS, parlami di te, da oggi sono la tua psicologa.- -Non serve raccontanti nulla, sai già tutto di me, Shadow.- la sua voce, quella voce. Era lui, era tornato.