✞︎𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 5✞︎

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(Scusate la foto)

Presente:

Y/n pov:

Prendemmo un dirigibile che ci avrebbe portato ai piedi della montagna dove c'era la mia casa e poi un piccolo bus pieno di turisti che volevano vedere l'abitazione degli Zoldrick.

Appena arrivati scendemmo e guidai i miei amici verso il portone.

"Ehi, guarda un po' che bella casa... quasi quasi vado a salutare i proprietari."
Disse un rinc0gli0nit0.
"Gia, buona idea! Andiamo."
Lo appoggiò un altro rinc0gli0nit0.

E si diressero verso quello che doveva fingere di essere il portone principale.

"Idioti, non è quello l'ingresso..." dissi sottovoce.

"Scusami, puoi ripetere...? Non ho capito."
Sorrise Gon, mega positivo come al solito.
Forse più del solito.

^Probabilmente è felice di rincontrare Killua...^ presupposi.

"No, nulla di che."
Lo tranquillizzai.
Intanto i due geni stavano aprendo il portone sbagliato, ci entrarono con in faccia un'espressione di vittoria.

"Poveri illusi....Vi auguro di sopravvivere."
Sussurrai di nuovo, con un sorriso un pochino sadico.

Kurapika pov:
^È già la seconda volta che dice che quello è il portone sbagliato....cosa intende dire...? Magari glielo chiedo.^ pensai guardando Y/n.

"Ehi Y/n....cosa intendi dire con quello è il portone sbagliato....?"
Chiesi toccandole la spalla.

Y/n pov:

Dopo aver visto i due idioti entrare mi vennero in mente alcuni ricordi che riguardavano la mia infanzia....:

Flashback:

"AHIAAAA."
Urlai piangendo dal dolore.

"STAI ZITTA!! LO SAI CHE ODIO FARLO, PERO DEVO PERCHÉ SENNO NOSTRA MADRE RIMARRÀ DELUSA DA ME!!" urlo Milluki, che a differenza mia stava trattenendo le lacrime.

"LO SAI CHE NON DOVEVI DISUBBIDIRE!! TE LO MERITI!!" Urlo ancora cercando di fare il duro, e mi frustò ancora.

E ancora.

E ancora.

Finché non persi la concezione del tempo.

Avevo disubbidito a mia madre e mio padre:

Mi avevano affidato una missione, dove avrei dovuto uccidere una famiglia di giudici corrotti,ma non ne avevo avuto il coraggio.
Insomma, stavano li a guardarmi implorando di salvargli la vita!
E quando gli avevo risparmiati ero fiera di me, pensavo che avevo fatto una buona azione e che i miei fratelli e i miei genitori mi avrebbero lodato.

Appena ero tornata ero andata da mio fratello Illumi, dove mi ero vantata della mia buona azione pregustandomi la sua espressione fiera di me.

Pero andò diversamente da come me l'ero immaginata, Illumi si arrabbiò moltissimo e mi diede uno schiaffo.

Mi misi a piangere e corsi via in cerca di mio padre che di sicuro mi avrebbe lodato, e per chiedergli il perché dello schiaffi di Illumi.

Lo trovai e gli dissi tutto, che avevo salvato la vita a quella famiglia, e lo schiaffo di Illumi.

Inutile dire che mi guardo con sufficienza dicendo che ero come si aspettava, cioè inutile e stupida.

Ci rimasi malissimo, e mio padre ordinò a Milluki di frustrarmi nella stanza delle torture.

Mia madre arrivò poco dopo, e non ci mise tanto a capire ciò che era successo.

Dopo aver capito tutto, non mi degno nemmeno di uno sguardo, ma la sentii lamentarsi di me e dire che si era pentita di avermi dato alla luce.

𝑼𝒏 𝑭𝒊𝒍𝒐 𝑹𝒐𝒔𝒔𝒐 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒍𝒂𝒕𝒕𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora