✞︎𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 10✞︎

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Y/n pov:

Non era la prima volta che era come se mi leggesse nel pensiero, ma sembrava figo poter dire: eh si sai col mio ragazzo ci capiamo senza neanche parlarci. 

Beh dopo aver ripreso Killua, che era spuntato da dietro il divano, siamo andati via da casa mia e di Kill.

Gon disse:

"Io e Killua vorremmo andare a guadagnare dei soldi, a voi va bene?" mentre Killua annuiva e mi guardava con il suo sguardo da gattino per convincermi.

"Killua, lo so che sei un ragazzo sveglio, e sai difenderti da solo, perciò per me va bene, vai con Gon!" dissi sorridendo mentre Kurapika mi stringeva la mano.

2SORELLONA SEI LA MGLIORE" disse Killua mentre correva ad abbracciarmi.

"Io devo tenere l'esame d'ammissione per la scuola di medicina fra qualche mese, perciò credo che dovremo separarci qui. Devo studiare un sacco" disse Leorio con una punta di tristezza.

"Leorio noi tutti sappiamo quanto tu ci tenga. Sono sicuro che diventerai un grande dottore, metticela tutta! disse Kurapika dando delle pacche sulle spalle di Leorio.

"Io invece resto con Y/n. A te va bene vero?" mi chiese Kurapika.

Senza rispondergli, sorrisi e gli diedi un bacino sul naso.

"Certo. Andremo insieme in cerca degli occhi della tua gente." risposi sorridendo.

Kurapika arrossi un sacco e si coprì il viso con le mani, ma vidi che prima di arrossire la sua faccia aveva preso una nota di rabbia misto a indecisione.

Preoccupata non dissi nulla e feci finta di niente.

Scoppiammo tutti a ridere.

Ci salutammo e andammo tutti per le diverse strade.

"Ci rivedremo, vero?" urlai io.

"Certo!" risposero in coro Leorio, Gon e Killua.

Strinsi di più la mano di Kurapika, che non avevo più lasciato da quando avevamo lasciato casa mia.

Decidemmo di alloggiare in un hotel.

"Y/n, andiamo a cena?" mi chiese quando lasciammo le valigie in camera.

"Certo." sorrisi cercando di guardarlo negli occhi, ma girò la testa.

Io un po' confusa non dissi niente ma presi la sua mano e scendemmo le scale.

Kurapika prima di entrare nella sala staccò la mano dalla mia.

Ci rimasi un po' male, ma non dissi nulla.

Sentivo che dentro Kurapika delle emozioni forti stavano lottando per decidere quale avrebbe dominato.

Dopo cena, andammo in camera, dove Kurapika mi chiese:

"Andiamo a dormire?" e senza nemmeno sentire la mia risposta si tolse i vestiti.

Io stavo per morire, non avevo mai visto la tartaruga di Kurapika ma era tanta roba.

Kurapika vedendo la mia reazione sogghigno e si avvicinò senza maglietta.

"Basta, stammi lontano." dissi scacciandolo con la mano.

Kurapika mi prese la mano e mi tirò:

"No." disse soltanto con quel sorriso strafottente.

Arrossii di più, e girai la testa.

Lui me la rigirò e mi baciò dolcemente le labbra.

Sorpresa, ricambiai.

Poi ci buttammo nel letto.

Quella notte le nostre anime si unirono per la prima volta.

Non potevo essere più felice di cosi.

Esausta, andai a dormire convinta che Kurapika avesse fatto lo stesso.



Che grosso errore.

Kurapika mi lasciò da sola nel letto: lui se n'era andato.

La mattina, dopo aver fatto la doccia, non trovandolo, pensai che fosse sceso a fare colazione ma trovai una lettera:


Cara Y/n, ti amo, lo sai vero?

Questa notte é stata la più bella della mia vita.

Vedendoti dormire serenamente ho giurato di non metterti mai in pericolo.

Ed é per questo che me ne sono andato.

Perciò non ti arrabbiare né con te né con me.

È troppo pericoloso per te, Y/n, io ti amo tantissimo ma proprio non posso sopportare di vederti morire davanti i miei occhi per cercare di recuperare gli occhi della mia gente.

È una cosa di cui mi devo occupare io, capisci?

Per me rimarrai sempre tu nel mio cuore, e spero che per te sarà lo stesso, ma se io morirò, ti prego di dimenticarmi.

Vivi la tua vita senza di me.

Ti amo, 

tuo per sempre, Kurapika.


Inutile dire che mi sentii persa.

Accanto alla lettera c'erano una busta e un mazzo di rose.

Aprii la busta e ci trovai dei soldi, un sacco di soldi.

Piangendo buttai la lettera e le rose per terra.

Le calpestai piangendo, le strappai, feci di tutto.

Dopo essermi sfogata presi tutte le mie cose e uscii dall'hotel.

L'unica cosa che mi teneva in vita se n'era andata.

Ma io l'avrei trovato ovunque fosse perché lo amavo.

Non mi interessava niente se potevo morire o meno, l'unica cosa importante era trovarlo.

Partii, con le prime luci dell'alba ad illuminarmi il mio viso solcato dalle lacrime me deciso.

"Sto arrivando, Kurapika" urlai.


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angolo scrittore:

che stronzo 

pero dovevo mettere un po' di drama senno che senso aveva la storia 🙄.

Non so se questo capitolo sarà l'ultimo o farne altri dopo.

Voi che dite?





𝑼𝒏 𝑭𝒊𝒍𝒐 𝑹𝒐𝒔𝒔𝒐 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒍𝒂𝒕𝒕𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora