✞︎𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 15✞︎

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Y/n Pov:

Nelle due settimane che vennero, successero molte cose:

alla fine si scopri, grazie a Hisoka, che la brigata in realtà era viva e vegeta.

Avevano solo finto, ricreando i cadaveri con un potere nen.

E poi l'asta a cui avremmo dovuto partecipare fu annullata, e Kurapika rivide dal vivo tutti i membri del ragno.

Avevo dovuto trattenere Kurapika con la forza di Kiki, col suo potere di fermare il tempo, e avevo fermato solo il tempo a Kurapika, cosicché non li seguisse e uccidesse dalla rabbia.

Poi avevamo scoperto che Hisoka faceva parte del ragno, ma non era responsabile della morte dei Kurta, ma voleva solo combattere il capo del ragno: Chrollo.

Quindi chiesi a Hisoka di aiutare Kurapika, promettendogli di farlo combattere con Chrollo, e data la sua mania nel cercare qualcuno più forte di lui, accettò pur di combattere contro il suo capo.

Nelle due settimane che vennero Kurapika uccise anche un membro del ragno.

Fu terribile.

Era distrutto.

Pensava che uccidendo i membri avrebbe avuto vendetta, ma il suo cuore non voleva più uccidere.

Ma continuò comunque, fino a consumarsi.

In questo momento lui sta dormendo in preda alla febbre.

Siamo ancora a York City, ma ci siamo rimasti perché ci sarà un'altra asta e la nostra Padrona voleva andarci dato che quella per cui eravamo venuti era stata annullata.

La Signorina come previsto riuscì a ottenere un paio di occhi scarlatti, che """purtroppo""" gli furono """rubati""".

Io non direi rubati, dato che sono stati ridati al loro proprietario.

Kurapika in quel momento urlò nel sonno.

Continuava ad avere incubi da quando aveva ucciso Ubor, quello della brigata.

Gli accarezzai i capelli e gli misi un asciugamano sulla fronte.

"Riposati." Gli dissi e mi alzai per prendergli dell'acqua.

"Ho paura. Resta qui." Disse Kurapika prendendomi la mano.

Vidi che stava piangendo, e allora mi risedetti accanto a lui.

"Non vado da nessuna parte. Resto qui, non piangere." Dissi asciugandogli le lacrime.

Mi ricordava Killua da piccolo, era la stessa identica scena.

In quel momento entrò Gon.

"Come sta?" Chiese preoccupato.

Aveva la febbre alta già da diversi giorni, e non accennava a diminuire.

"Non so Qualche minuto fa l'ho misurato, e ha la stessa temperatura di sempre. Non vuole di diminuire" Risposi preoccupata.

"Stai tranquilla, gli passerà.. Cercare vendetta non è stata una buona idea. Ci ha pure detto che non gli resta molto tempo." Commentò Gon dispiaciuto.

"In che senso...?" Chiesi girandomi di colpo verso di lui.

"Non lo sai? Ma si te l'avrà detto." Disse Gon.

"Si, ma me lo sono scordata per colpa dello stress. Me lo puoi ridire?" 

"Certo, ti capisco dovresti riposare. Comunque ci ha detto che gli restano solo vent'anni della sua vita, e quando dorme per ogni ora che passa il suo potere nen gli risucchia anni di vita per mantenere la potenza del suo potere, hai in mente, la catena." Disse sospirando.

𝑼𝒏 𝑭𝒊𝒍𝒐 𝑹𝒐𝒔𝒔𝒐 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒍𝒂𝒕𝒕𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora