ℑ𝔩 𝔪𝔬𝔫𝔡𝔬 𝔪𝔞𝔤𝔦𝔠𝔬 𝔦𝔫 𝔰𝔥𝔬𝔠𝔨
Harry Potter. Se vuoi dire qualcosa...» lo invitò Caramell.
«Al tuo segnale, Angie,» gli sussurrò Severus all'orecchio.
Il suo sorriso si allargò leggermente e annuì. Fece un passo avanti e si sedette davanti a tutti, accanto al ministro. Gli strinse la mano di nuovo la mano prima di parlare.
«Grazie ministro,» disse con un sorriso. «È stato un bellissimo discorso quello che ha appena detto,» aggiunse, rilasciando la mano prima di voltarsi verso la platea. «È illuminate sulla politica del nostro paese e mi conforta nella mia attuale scelta di vita. Ma prima di continuare a sviluppare questa mia misteriosa personalità, anch'io voglio rendere un omaggio alle persone che mi sono state accanto o che sono morte difendendo il mondo magico. Nessuno può ignorare il sacrificio che è stato compiuto da loro, dando la loro vita, affrontando il pericolo nonostante la loro paura in modo che io potessi occuparmi di Voldemort.»
Sentì perfettamente l'emozione che attraversò la stanza alla pronuncia di quel soprannome temuto da quasi tutti. Anche Caramell non era estraneo a questo, e dopo si vantava di aver partecipato alla guerra. Persino Lucius e Severus non reagirono più al nome come quando erano mangiamorti.
«Quindi, a Cedric Diggory, che morì per mano di Peter Minus sotto comando di Voldemort, che non ebbe tempo di riprendere la sua bacchetta. Ancora oggi mi dispiace di aver proposto di finire insieme la partita del torneo. Se non lo avessi fatto, forse sarebbe a festeggiare con noi la nostra vittoria. A Sirius Black, il mio amato padrino, che morì per colpa della sua stessa cugina squilibrata. Anche se era ancora un prigioniero in fuga, non aveva esitato a correre di fronte al pericolo per proteggermi. Anche se ho passato così poco tempo con lui, mi ero affezionato a lui, mi faceva ridere e sentire bene, un semplice adolescente. Non sono un eroe o un messia come dicono i babbani, in una ricerca troppo pesante per i miei anni.»
Rimasi in silenzio per alcuni istanti prima di continuare in modo che le sue parole sarebbero state comprese. Già ora, potevano capire cosa provava per il ministro Caramell e non lo portava a cuore.
«Ad Albus ho tanti nomi Silente, perdonami se non ricordo tutti i tuoi nomi. Era un grande uomo conosciuto per i suoi modi strani per mostrare le sue teorie. Per me era non era solo il preside di Hogwarts, ma era come un nonno che non ho mai avuto. Non ci sono parole per descrivere tutte le cose che abbiamo fatto insieme i miei primi cinque anni ad Hogwarts. L'unica cosa che odiavo di quell'uomo era una delle sue frasi "𝔓𝔢𝔯 𝔦𝔩 𝔟𝔢𝔫𝔢 𝔰𝔲𝔭𝔢𝔯𝔦𝔬𝔯𝔢", una parola che racchiude sia la sua storia che il suo carattere.»
Alcuni sorrisi sbocciarono suoi volti di coloro che lo conoscevano.
«Infine, ai nostri amici che sono morti nell'ultima battaglia tra noi e Voldemort. Non posso nominarli tutti, perché sono troppi da menzionare e ricordare insieme cosa facevano o chi erano, Ora vene cito alcuni, Remus Lupin insieme alla moglie Ninfadora, che sicuramente mi avrebbe rotto quasi tutte le ossa del corpo solo per aver pronunciato il suo nome.» Ci furono alcune risate. «A Fred Weasley, Colin Crivey, abbiamo perso molte persone... Ora che sono qui facciamo un minuto di silenzio per loro, per la loro nuova vita.»
Tutti accettarono volentieri questo omaggio ai scomparso. Questo gli permise di riprendersi dai momenti oscuri della battaglia finale. Si asciugò una lacrima che gli scorreva sulla sua guancia pallida. Incontrò lo sguardo con Severus, poi quello di Lucius e rivolse a loro un sorriso e un breve cenno di capo.
STAI LEGGENDO
El Jardìn Secreto (Snarry)
Fanfiction𝕻𝖊𝖗 𝖌𝖚𝖆𝖉𝖆𝖌𝖓𝖆𝖗𝖊 𝖘𝖔𝖑𝖉𝖎, 𝖎 𝕯𝖚𝖗𝖘𝖑𝖊𝖞 𝖈𝖔𝖘𝖙𝖗𝖎𝖓𝖌𝖔𝖓𝖔 𝕳𝖆𝖗𝖗𝖞 𝖆 𝖑𝖆𝖛𝖔𝖗𝖆𝖗𝖊 𝖎𝖓 𝖚𝖓 𝖇𝖆𝖗 𝖚𝖓 𝖕𝖔' 𝖎𝖓𝖘𝖔𝖑𝖎𝖙𝖔 𝖋𝖎𝖓𝖔 𝖆 𝖖𝖚𝖆𝖓𝖉𝖔 𝖓𝖔𝖓 𝖗𝖆𝖌𝖌𝖎𝖚𝖓𝖌𝖊𝖗à 25 𝖆𝖓𝖓𝖎. 𝕳𝖆 𝖎𝖓𝖎𝖟𝖎𝖆𝖙𝖔 𝖆...