Ti amo anche io, troppo.

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SABRINA

Mi sveglio a causa del sole che penetra dalle finestre, saranno le otto del mattino.
Apro gli occhi dopo qualche attimo di esitazione e subito mi convinco che è arrivata l'ora di cambiare tende, queste non oscurano niente e il sole al
mattino mi sveglia sempre.

Mentre mi alzo dal letto il mio pensiero si sposta sulla giornata che ho trascorso ieri, su Maria.
Subito sul mio viso compare un sorriso, prendo un respiro profondo.
«Era ora» dico tra me e me mentre metto su il caffè.
Guardo l'ora e sono le otto e un quarto, ancora non ho idea di ciò che farò oggi però mi sono promessa che è arrivato il momento di prendermi più cura di me stessa, dato che nell'ultimo periodo mi sono trascurata parecchio.

Dopo aver versato il caffè nella mia tazzina preferita, quella dorata mi siedo e prendo il telefono.
Decido di postare una foto su facebook dato che è da un po' che non aggiorno la mia pagina, decido di scriverci: "Buona giornata a tutti quanti, ci vediamo molto presto".
Carico la foto che da poco mi ero fatta, un selfie con davanti il caffè, mi scappa una piccola risata.
"Certo che sono proprio buffa" penso tra me e me e dopo aver schiacciato su "pubblica" appoggio il telefono.
Bevo il mio caffè in pace e nel silenzio tombale in cui mi ritrovo da ormai un paio di giorni cerco di riposare la mia testa da tutti i pensieri.
Mi accorgo che i commenti e i mi piace dalle persone che mi supportano non tardano ad arrivare; cerco di rispondere a più commenti possibile e dopodiché poso definitivamente il telefono con l'intento di andare in bagno a sistemarmi.

Mi preparo la vasca, ho bisogno di scaricare tutta la tensione venutasi a creare in questi giorni e meglio di un bel lungo bagno non c'è niente!
Nel mentre mi lavo i denti e la faccia, prendo l'asciugamano e mi ci pulisco.
Cinque minuti dopo mi immergo nella vasca e mi lascio tensioni e preoccupazioni alle spalle per qualche ora.

Dopo due ore, circa, mi ritrovo sul divano a leggere un libro preso a caso a causa della noia.
Sento il cellulare squillare, lo cerco con gli occhi ma non lo vedo, dove cazzorola l'ho messo?!
Dopo quale istante mi accorgo che ci avevo appoggiato un cuscino sopra, maledetta la mia distrazione!
«Pronto?» finalmente rispondo
«Ferilli, era ora! Sei così tanto impegnata da non poter nemmeno leggere i miei messaggi?» la voce di Maria dall'altra parte si fa sentire in tono particolarmente allegro
«A Marì! Scusame, mi ero persa tra una cosa e l'altra, lo sai benissimo anche tu che non glie dò molta retta a sto telefono!» le dico cercando in qualche modo di discolparmi
«Vabbè fa niente! Volevo chiederti se oggi per caso avessi da fare!» mi chiede
«Volevo passare un attimo nel negozio in cui siamo state una delle ultime volte, per prendere delle tende nuove, oggi nel pomeriggio..Se vuoi puoi venire con me» le dico
«Va bene! Basta che mi dici a che ora» mi dice
«Per le quattro ti va bene Marì?» le rispondo cercando di accordarci su un orario
«Perfetto! Mi va benissimo, a dopo scema» mi dice e dopo aver preso un respiro profondo continua «mi manchi, non vedo l'ora di vederti!»
«Anche tu me manchi, a dopo Marì!» le rispondo.

Dopo aver pranzato mi comincio a prepare, oggi me la sono presa davvero con comodo; ho mangiato abbastanza tardi e mi ritrovo davanti all'armadio che sono già le tre del pomeriggio.
Non riuscirò mai ad essere pronta per le quattro in punto!
Mortacci mia..

Sento il campanello suonare, questa è sicuramente lei.
Vado ad aprirle e nel mentre cerco il solito rossetto che mi metto ma sembra esser sparito dalla faccia della terra!
«Permesso» dice e io mi giro verso di lei.
Sorride.
Quant'è bella, starei a guardarla per ore e ore consecutive, subito contraccambio il sorriso.
«Ciao Maria» le rispondo.
Lei si avvicina a me e senza aggiungere nient'altro mi bacia sulle labbra, è un bacio ingenuo, senza doppi scopi o malizia.
È per questo che mi piace, e per tante altre cose che non voglio elencare adesso perché voglio godermi a pieno il momento.
La stringo prendendola per la vita, e a quel contatto lei che prima era rigida ora si scioglie e rilassa completamente.
Dopo alcuni minuti, che avrei voluto non finissero mai, ci stacchiamo.
«Lo vedi? Vedi quanto mi sei mancata?!» mi dice e io abbozzo un sorriso a trentadue denti
«Mi sei mancata pure tu, tanto» le rispondo in totale sincerità.

TUA PER SEMPREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora