Sto aspettando Lanny per potermi preparare insieme a lui per l'Homecoming. Non so bene quale vestito indosserò perché il mio migliore amico ha detto che sarebbe stata una sorpresa e che molto probabilmente avrei detto qual cosa del tipo "è troppo per un semplice ballo" oppure "stai scherzando?". E' credo sia questa la cosa che mi spaventa di più, lui esagera sempre, e se si parla di festa, scatta al centro commerciale a cercare qualcosa di adatto all'evento.
Suonano alla porta così mi dirigo verso essa. Non faccio in tempo ad aprire che qualcuno inizia a gridare e a bussare ripetutamente. Oh Lanny...
<Ti rendi conto che siamo in ritardo? Grazie a te abbiamo solo cinque ore!> Entra in casa sbattendo la porta e appoggiando un borsone nero e il vestito coperto da un telo, sul divano. Ormai ho imparato a conoscerlo, e capirei che è incazzato e stressato lontana un miglio.
<Che hai?> chiedo mettendogli le mani sulle spalle.
<E' così evidente?> sbuffa diventando triste in un nano secondo. Annuisco e alzo le sopracciglia per fargli capire di spiegarmi cosa è successo.
<Erick mi ha lasciato perché dice che sono un egoista, sbruffone, possessivo e un ossessionato dalla moda. Secondo te lo sono?> inizia a singhiozzare. Erick non mi è mai piaciuto perché, da quello che mi raccontava Lanny, quando stava con lui voleva nascondersi. Lui diceva che era un tipo riservato ma io non ci ho mai creduto. Lanny ha sempre saputo come la pensavo ma non ha mai voluto darmi ascolto.
<Tesoro, tu non sei un egoista, non sei uno sbruffone e non sei una persona possessiva. Anzi, sei la persona più dolce e forte che io abbia mai visto. Ti ricordi cosa mi dissi quando Asher mi lasciò?> gli prendo la testa tra le mani per asciugargli le lacrime che sgorgano dal suo viso.
Fa no con la testo e io continuo a parlare.
<Ti rinfrescherò la memoria. Mi hai detto "Mi dispiace per quello che è successo. Più tardi vengo con un chilo di gelato e un barattolo di Nutella, ok?" Lì ho capito che qualunque cosa sarebbe successa, saresti rimasto sempre al mio fianco per tirarmi su il morale, supportarmi, chiacchierare fino al mattino, o semplicemente restare in silenzio a guardare il soffitto l'uno accanto all'altra. Ora è il mio turno, per questo ti dico, non ci sono parole capaci di calmare il vuoto che hai dentro, ma nel dolore c'è sempre un piccolo spazio e io ti aspetto lì, per starti vicino ogni volta che vorrai> dico con gli occhi lucidi facendo spuntare un piccolo sorriso al mio migliore amico Lanny.
<Da quando sei diventata un poeta?> chiede ridendo.
<Ehi!> gli tiro un cuscino del divano in faccia. Scoppio a ridere nel vedere il suo finto broncio.
<Comunque hai detto che non sono un egoista, uno sbruffone e una persona possessiva, quindi devo intuire che sono un tipo ossessionato dalla moda?> incurva le sopracciglia.
<Oh, su quello devo dare ragione ad Erick, quando parli di moda sembri uno psicopatico> scherzo.
<Taci, se non vuoi chili di trucco e lacca> mi minaccia.
Faccio finta di spaventarmi e torno nella mia stanza, seguita da lui e le sue cose.
Tira fuori tutte le palette e i vari ombretti, blush, terre, fondotinta e altre cose di cui, fino a pochi mesi prima, non conoscevo l'esistenza. Poi, caccia il vestito dal telo che lo ricopriva e..... non riesco a credere a quello che vedo. È un vestito stupendo, in raso, lungo fino a terra, morbido e bianco. Dire che è meraviglioso è dire poco.
<Prima che tu dica qualsiasi cosa, indossalo> mi sorride calorosamente passandomi il vestito.
Faccio come dice e mi sembra di essere una sconosciuta, ma una sconosciuta stupenda che indossa un abito che la rende elegante e solare. Lo scollo a fascia risalta la mia poco prosperosa seconda, il modello marca le mie forme e slancia la mia figura delicata.
<È stupendo... > sussurro.
<No, tu sei stupenda> risponde abbracciandomi.
<Lo sai che ti voglio un mondo di bene, vero?> mi volto verso di lui guardandolo con adorazione.
<Anche io, ma ora chiudi quella stupenda boccuccia che ti devo truccare> sbuffo alzando gli occhi.
Dopo ben tre ore di trucco, capelli e di sfilate, dato che questi trampoli sono alti come minimo 15 cm e iono maledettamente maldestra, sono ufficialmente pronta.
Come scarpe ho dei sandali con il tacco argentati, una pochette anch'essa argentata, un rossetto rosso fuoco con mascara ed eyeliner e, come acconciatura, una coda alta completamente liscia.
<Prima o poi, la tua bellezza mi farà diventare etero> sospira esaminando ogni centimetro del mio corpo.
<Non ci credi manco tu> rispondo alzando un angolo della bocca.
<Hai ragione, amo troppo il cazzo per poterlo abbandonare> ride a crepa pelle. Mi aggiungo alla sua risata e, non so come, mi ritrovo coinvolta in una battaglia di cuscini.
Una piuma cade dal cuscino e arriva sulla mia palpebra contornata dal mascara e dell'ombretto brillato. A questo punto, la piuma mi fa lacrimare l'occhio, facendo colare il mio make up. Lanny corre dalla parte opposta della stanza, quando ritorna, noto che in mano ha lo struccante. Con questo inizia a strofinarmi tutta la parte prosciugata dalle lacrime. Mi sistema per la seconda il trucco e poi mi accompagna al piano inferiore.
Mi saluta e mi augura una buona fortuna. Aspetto il taxi e quando finalmente arriva ci salgo a bordo. I minuti passano in questa macchina e io non vedo l'ora di vedere le facce di quella stronza quando entrerò in quel luogo.
Dopo circa una decina di minuti, il taxi si ferma segnalandomi così l'arrivo della destinazione programmata. Pago il tassista e scendo dall'auto.
Si va in scena.
Hola amiciii! Premetto che il capitolo non è finito ma appena avrò tempo lo finirò. Spero vi sia piaciuto! Baci, Mely....
STAI LEGGENDO
𝘝𝘦𝘯𝘨𝘦𝘢𝘯𝘤𝘦
ChickLitMelissa Johnson, una ragazza che dopo aver passato anni ad essere presa in giro decide di tornare in quel posto che non era altro per lei se non una prigione capace di trascinarla tra i ricordi più oscuri e tristi della sua vita. Lui, la persona più...