Stiamo salendo le scale dopo che la signora del centro informazioni ci ha detto che l'unica disponibile era la dottoressa Williams, che oggi aveva il turno di notte. Bussiamo alla porta del suo studio e dopo un po' una donna di all'incirca quarant'anni ci apre sfoggiando un sorriso che parte da un orecchio e finisce all'altro. Ci avevano avvertiti che lei è una delle migliori qui dentro e che quindi abbiamo azzeccato il giorno perfetto.
<Salve! Como posso aiutarvi?> chiede guardandoci uno ad uno.
<Vorremmo fare una visita in modo da portare il referto alla polizia> dico. Il suo sorriso si affievolisce e d'un tratto diventa seria.
<Chi è stata maltrattata di voi due?> ci chiede soffermandosi su Bess. <Sei tu, vero?> le chiede addolcendo il tono della voce.
<S-si sono i-io> balbetta intimidita.
<Bene, seguitemi per di qua> ci indica un'altra porta che credo porti in una stanza per le visite mediche dei pazienti che vengono appositamente per lei.
Proprio come credevo, una volta entrati troviamo un lettino bianco posizionato sul lato sinistro con accanto delle mensole per attrezzi e medicinali. Nella parte opposta, invece, troviamo una scrivania con delle cartacce sopra e qualche penna sparsa qua e là. Io sono una persona disordinata e sinceramente lascerei quel piano in situazioni ben peggiori di quelle che mi si presentano di fronte agli occhi.
<Dovete sapere che io lotto contro la violenza sulle donne da circa due anni. Dopo aver provato sulla mia pelle queste sensazioni, ho deciso di creare una comunity sui social in cui ognuno di noi possa accusare anonimamente qualsiasi tipo i violenza, verbale o fisica che sia> Wow, non mi sarei aspettata una dottoressa così disposta ad aiutarci.
<E in questa organizzazione, se si può chiamare così, sono tutte donne?> chiede curiosamente Lanny. Da quando lo conosco, è sempre stato il tipo di persona a cui piace donare il 99% del suo tempo in volontariato, dibattiti, proteste e tutto il possibile immaginabile. Mi ricordo ancora quando ci trovavamo in Italia per le vacanze di Natale, in particolare a Lecce, dove trovammo un dibattito che comprendeva il razzismo e la LGBT. Lui si arrampicò sul palco e rubò il microfono al giornalista che stava registrando l'intervista ai signori che partecipavano al dibattito. Gli avevo insegnato l'italiano e anche se non riusciva a memorizzare tutti i tipi di verbi, sapeva pronunciare qualche parola e formulare alcune frasi. Quella sera gridò frasi come: "Non eravate voi a dire che siamo tutti uguali? Ora cos'è? Siamo diversi se abbiamo meno melanina rispetto ad altri? Se baciamo una persona del nostro stesso sesso siamo dei mostri? Io sono felicemente e dico FELICEMENTE gay! Sì sono gay, mi piacciono gli uomini!". L'ho sempre stimato per il suo assumersi responsabilità che magari non gli riguardano.
<Si, creato dalle donne per le donne> dice raggiante. Questa donna cambia umore in meno di un secondo.
<Come la pubblicità degli assorbenti?> ride leggermente.
<Lanny!> lo riprendo come se fosse un bambino di cinque anni.
<Si, Lanny come la pubblicità degli assorbenti> ride tornando di nuovo austera. <Cara, togliti i vestiti e accomodati sul lettino> Intanto la dottoressa Williams prende una lucetta e si mette gli occhiali per osservare meglio il corpo di Bess. Subito si notano i lividi violacei che fanno contrasto con la sua carnagione chiara, sta ancora tremando e per questo vorrei fare qualcosa ma non so proprio come fare.
<D-Dottoressa mi scusi ma p-può darmi un'occhiata d-dietro la testa?> inizia a toccarsi l'orecchio ansiosamente. <Ho un po' di dolore> aggiunge mutandosi improvvisamente. Lei controlla corrugando le sopracciglia, tutt'un tratto spalanca gli occhi e si volta velocemente verso di noi.
<Tu> mi indica <Prendi il disinfettante dall'armadietto del pronto soccorso> lo cerco con lo sguardo e non lo trovo. <Sta nel mio studio> mi spiega notando le mie facce confuse.
<Tu> indica il mio migliore amico <prendi le garze, quelle sulla seconda mensola> lui le prende e gliele consegna velocemente. Stessa cosa faccio io.
<Che succede?> chiedo frettolosamente mentre mi avvicino.
<Ha subito una botta troppo forte e adesso le sta uscendo sangue. Se non smetterà di uscire dovremmo tenerla in osservazione nel caso in cui si presenterà una breve parte del cranio danneggiata> ora la vera domande è "Cosa ti ha procurato questa ferita?" o meglio, "Chi le ha procurato questa ferita?"
<Come te la sei fatta?> chiede Lanny.
<O chi te l'ha fatta?> continuo guardandola seriamente.
<Sono caduta>
<Mi sembra una scusa troppo scontata> la rettifico.
<Tesoro ti puoi fidare di noi> aggiunge la dottoressa osservando ogni sua mossa.
<Ehm....> titubante inizia a raccontare <Quando mi stavo preparando, prima della festa, indossai un abito azzurro pastello che fasciava perfettamente il mio corpo. Lui m-mi vide e mi obbligò a toglierlo, io non volevo perciò mi opposi. Lucas si arrabbiò e mi s-spinse contro la porta del mio appartamento. Io tolsi il vestito e presi una camicetta e dei semplici mum jeans> lasciò un sospiro.
Il silenzio calò nella stanza mentre Jenna, la dottoressa, esaminava ogni livido ed ematoma sul corpo della mia amica. Sinceramente non so se posso definirla così, in fondo ci conosciamo da quasi un'ora ma sento che di lei posso fidarmi e spero davvero che sia così. Purtroppo, io provo questo senso di diffidenza poiché la mia ultima esperienza con i ragazzi non è stata delle migliori. L'anno scorso mi fidanzai con un ragazzo, Aron, era bellissimo e mi faceva sentire amata ma lui non cercava amore, cercava sesso e dopo aver superato la sua "missione" se n'è andato lasciandomi sola in quel letto spoglio.
Ciao sono tornata con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto tanto da lasciare una stellina per supportarmi :)
Vi ricordo i miei profili social:
Insta: coglionaforte
tiktok: wattpaddiana (non è della storia)
Proprio per questo vi volevo chiedere se vorreste una pagina tiktok per la storia. Se la creassi mi andreste a seguire? Baci Mely....
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𝘝𝘦𝘯𝘨𝘦𝘢𝘯𝘤𝘦
ChickLitMelissa Johnson, una ragazza che dopo aver passato anni ad essere presa in giro decide di tornare in quel posto che non era altro per lei se non una prigione capace di trascinarla tra i ricordi più oscuri e tristi della sua vita. Lui, la persona più...