Ghost Zenith

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Jeff

Che c'è che non va?" gli chiesi.

"Non credo che riuscirò ad assecondare questa loro ennesima follia." mi rispose.

"Lo sai che non ci possiamo fare niente, e non è nemmeno la prima volta che accade una cosa simile." controbattei.

"Un conto era quando ci trasferivamo finché eravamo troppo piccoli per capire, ma questa volta è troppo, io non voglio lasciare tutto questo... i nostri amici, i nostri ricordi, sono tutti qui..." continuò, pensieroso.

"No, non tutto quanto rimarrà qui." lo rassicurai.

"Che intendi dire?" mi chiese.

"Finché avremo l'un l'altro non abbiamo nulla di cui preoccuparci." gli risposi.

"Lo sapevo che l'avresti detto." mi disse sorridendo.

"Hm?"

"È ciò che dici sempre per tranquillizzarmi quando sono in collera per le decisioni che prendono quei due." continuò.

"Forse è perché è la verità, intelligentone." gli risposi prendendolo in giro.

"E se dovessero farlo ancora? E se tempo qualche mese dovremo trasferirci di nuovo?" mi chiese ancora pensieroso.

"Non lo so, non penso accadrà di nuovo." dissi senza pensarci.

"Perché?"

"Sento che questo sarà il nostro ultimo trasferimento insieme." continuai.

"Da cosa lo deduci?"

"Non ne ho idea, diciamo che è una sensazione." conclusi.

"Certo che a volte sei proprio strano, quasi inquietante." mi rispose, questa volta prendendomi lui in giro.

"Che ne dici se invece ora torni a dormire?" gli chiesi in preda alla stanchezza.

"Ah, chissà se riuscirò a farlo nei prossimi giorni."

"Cosa?"

"Lo sai, ormai riesco a dormire solo se sei tu a dirmi di tornare a dormire, dato che avremo camere separate nella nuova casa, mi chiedo se riuscirò ad addormentarmi anche senza di te." disse ridendo.

"Posso sempre passare ogni notte a dirtelo per far sì che tu ti addormenta, principessino." ridemmo, entrambi.

"E comunque, lo dico solo perché tu insisti a voler fare le ore piccole." dissi con tono seccato.

"Ti sbagli, è troppo presto andare a dormire alle 3:20." disse ironicamente.

"Chiudi gli occhi Liu, è ora che torniamo a dormire entrambi." dissi chiudendo i miei.

"Non fa più molta differenza ormai, Jeff." disse Liu con una voce che non riconoscevo in lui.

"Cosa?" chiesi sbigottito.

"Tu mi hai ucciso fratello, non esiste più un orario in cui io non dormo."

Il corpo di Liu era ricoperto di tagli e sangue, uno dei suoi occhi aveva un taglio verticale sulla pupilla.

"Ma che?!"

"E comunque...

Penso che... dopotutto... per te le 3:20 siano un'ora perfetta per andare a dormire."


Riuscii a tornare al presente, ricordai dove mi trovavo, la pesante pioggia me lo ricordò.

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