Sono Alice ho 17 anni
vado al liceo e odio il lunedì mattina, e così straziante alzarsi alle 6.Mi alzo a malavoglia e mi lavo,scendo di sotto e mangio solo uno yogurt alla pesca.
"William, Noah, chi mi può accompagnare a scuola?" chiesi facendo i nomi dei miei due fratelli
"penso che Noah sia libero ,vero?" mio padre lo guardò male ma non capivo il perché.
Mi alzai sparecchiai e andai in macchina, misi le mie solite cuffiette ma nemmeno il tempo che Noah me le tolse
"senti mocciosa non volevo accompagnarti visto mi vergogno di averti come sorella , infatti cosa ti dico sempre?"
"che non sei mio fratello, e per questo motivo io ho un cognome differente" rise.
"brava, ti lascio 20 metri più in là"
annuì convinta, sinceramente nemmeno a me piace essere sorella di questi esseri ma vabbè.Ricordo che per farmi cambiare cognome mi aveva ricattato dicendo di far leggere i miei diari a tutti. ho sempre tenuto molto alle mie cose e lui lo sapeva, mi nasce un sorriso di malinconia sul volto, mi riprendo e vado in classe, sono in una classe solo di ragazze e 3/4 ragazzi che si fanno i fatti loro.
Vado a sedermi al solito ultimo banco ma qualcuno mi ferma "senti troia quello è il mio posto quindi levati di mezzo"
la guardai dal basso verso l'alto, non risposi e mi sedetti al 2 banco i miei compagni mi dicevano molte volte di fare qualcosa perché non erano nessuno per trattarmi in questo modo ma non ho fatto mai nulla_____________
dopo scuola sono andata da Starbucks a studiare, c'è molta pace a quest'ora. Stavo studiando fino a quando sento degli schiamazzi, alzo la testa e ci sono le persone che non dovrebbero mai vedermi qui, chi sono? i giocatori di baseball della scuola.
mio fratello è un tipo molto aperto ed l è qui a urlare come una gallina in calore , arrivano anche le cheerleader con Megan come capo squadra
ovvero la ragazza che mi bullizza dalla quarta elementare.
Ho avuto molti problemi a causa di ciò. Mi alzo cercando di essere il mio più invisibile possibile e scappare da questo incubo ovvero Megan sopra le gambe di Noah,prendo il mio computer ,sto per uscire ma sento qualcuno che mi chiama ,mi giro ed è proprio Megan"Sfigata ,anche qua ?tua madre secondo me si è suicidata perché non ti sopportava più"
La guardo ,guardo Noah che ha la mascella serrata
"Senti Megan ,sono 6 anni che mi torturi , non ti sono bastati?"
Lei mi guarda sorridendo e si alza,mio fratello,anzi Noah la prende per il polso e in 3 secondi vedo Noah che urla a Megan
"Cosa hai fatto megan?non credo di aver capito."dice Noah guardando con odio Megan
"ho semplicemente-" ma Megan non riesce nemmeno a finire che Noah gli aurla addosso , lo guardo e capisco che forse è il momento di dire qualcosa
"è tutto apposto Noah,tutto ok non c'è bisogno di fare così"Mi guarda triste ,io gli sorrido tranquilla e me ne vado a casa,ma sento una voce chiamarmi ,Megan.
"Non finisce qui"
faccio un cenno col capo ed esco definitivamente
STAI LEGGENDO
l'erede non voluta
Short Storycompleta Alice è una ragazza di 17 anni con una dura vita a causa dei fratelli ma un foglio gli farà aprire gli occhi e cambiare totalmente la sua vita da nero a bianco, ma anche da bianco nero.Non tutta la sua vita è reale e lei lo scoprirà molto p...