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Ho paura? no

Quella che sento è adrenalina, è pazzesca ho il battito accelerato, guardo mio nonno e ringrazio Maicol per avermi insegnato il linguaggio dei segni, e adesso io e mio nonno parliamo con i gesti.

abbiamo già fatto un piano: io furba rimango su gli alberi, mio nonno scende io ho una pistola quindi in caso posso sparare senza problemi, lui scende io mi preparo.

Mio nonno si è lanciato ora è vedo le torrette sistemarsi meglio e il bamboccio con un ghigno

"allora ragazzino sul fatto che ci fosse un vecchio hai ragione ma mi dispiace deluderti ma non ho alcuna donzella con me"

"peccato. Avrei giurato di vedere una ragazza"

"magari era qui per caso ma non con me. Questo è il mio posto 'segreto' e non ci porto nessuno nemmeno mia moglie"

"oh mi scusi signore"

le guardie con cautela si alzano 3 si incamminano più in là e io non scendo ho visto un altro gruppo, ho deciso.

punto la canna del silenziatore alla testa e bum, meno uno, quello di fianco bum
quello a sinistra bum
quello a destra bum
centrale bum bum

perché due colpi non lo so però faceva figo, prima di scendere controllo se ci siano altre persone ma non vedo più nessuno.

Scendo e mio nonno mi da il cinque, ad un certo punto si avvicinano tutti e cominciano ad applaudire, io mi giro confusa ma vedo anche mio nonno applaudire

"odio quando mi fai allenare così."

"lo so, ed è per questo che continuo a farlo"

"stronzo."

"linguaggio."

lo mando a fanculo e salgo su un albero e comincio ad essere una tarzan selvatica ma amo letteralmente fare questo gioco lo faccio in tutti boschi soprattutto quando mi segue qualcuno lo riesco a confondere facilmente.

Mi fermo di botto per colpa di una villa perfetta e vedo il biondino che si cambia, rimmarrei ore ha un fisico da paura

"dolcezza vuoi venire più da vicino"

gli faccio il dito medio e ride, lui mi dice di salire, io mi avvicino e vedo che ci sono 3 ragazzi in camera insieme a lui

"entra, muoviti"

"calmati" gli dico rigida

"piacere Leonardo" dice il ragazzo che mi ha invitato

poi sul letto ci sono seduti tre ragazzi.

uno ricciolino mulatto, che ho capito si chiami Abdul
uno alto con il ciuffo castano
Alessandro
uno alto e biondo platino
Riccardo

il quanto ho capito sono italiani

"ciao" dice Riccardo

"allora, perché siamo qui?" dico un po' tirata

"non ti nego che conosco tuo nonno dai tempi secolari, ma in realtà io sono il tuo futuro sposo" dice Leonardo

prendo la pistola e la punto alla sua fronte

"io. non. sposo. le. persone. che dice. mio. padre"

"hey hey ludo abbassa la pistola"

alzo lo sguardo e lo riabbasso con lo sguardo più freddo di tutti.

"io non prendo ordini -gli sparo al piede- questo per avermi detto di abbassare la pistola"

"SEI UNA GRANDE PUTTANA"

gli sparo alla spalla destra e nel l'altro piede

"io. non. sono. tua . madre" dico fredda come un iceberg

l'erede non volutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora