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"Caro amico,

come si sta là? Qui è un caos.

Ricordi quando ci importava solo di avere una bici? Sembrava che la vita fosse così semplice, saremmo potuti andare ovunque. Adesso le cose sono cambiate, la bicicletta non basterebbe più. Ci vorrebbe un'astronave per poter evadere da questo luogo infernale.

Avremmo dovuto affrontare tutto questo insieme, dove sei dannazione?!

Ora devo andare a scuola, ma tornerò presto."

Un'altra notte in bianco.

Raggiunsi la scuola con un passo strascicato e triste. Ero triste e ne ignoravo il perchè.

Niente panico.

Sarei entrata in classe, avrei ascoltato passivamente cinque ore di lezione e poi sarei tornata nel mio letto.

«Ciao» disse Andrea con tono indifferente passandomi davanti.

«Aspetta» cominciai, ma lui continuò a camminare.

Chiusi la felpa quando un brivido freddo mi trappassò.

Feci un respiro profondo e ripresi la mia strada verso l'aula. Qualcosa mi fermo, una poderosa stretta aveva avvolto la mia mano.

Non feci a tempo a capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai in una stanza buia.

«Scusami per ieri». Alex accese la luce.

«Siamo nella stanza del bidello. Usciamo di qui per favore» sbottai io alquanto disgustata da quel posto angusto.

«Prima perdonami».

«Ok ok, ti perdono. Ora usciamo da qui».

Lui riaprì la porta, prendendomi per mano dolcemente, facendomi mancare il fiato.

Ripresi il controllo del mio cuore e domandai infastidita «Cosa vuoi? Lasciami andare».

«Cosa ci facciamo in giardino? Rispondi» esclamai finchè lui mi trascinava in quel percorso bizzarro.

«Sto cercando di non essere me. Va bene?! Ti agrada come risposta?!» si girò lui con uno sguardo terrificante.

«Non ti arrabbiare. Era solo una domanda» replicai alzando le spalle.

Lui mi aguantò le spalle con le sue potenti mani, immobilizzandomi.

«Invece mi arrabbio. La cosa peggiore che mi sia capitata è stata incontrarti. Mi fai fare cose totalmente insensate, mi fai impazzire. Ma che problema hai?!» stava urlando cose senza alcun senso. Intanto aveva mollato la presa, ma io ero rimasta rigida, come se lui fosse ancora vicinissimo.

Haaveilla (Dreaming)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora