Solo io e lei

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Esattamente quindici giorni dopo, come previsto, mi ritrovavo sul set. Da quando ero arrivata intorno alle sette di questa mattina, non avevo fatto altro che girovagare nervosamente per la mia roulotte. La pressione che avevo addosso era palese e ovviamente come mio solito, invece che uscire ed affrontare il motivo di tutta questa ansia faccia a faccia, mi sono nascosta sperando di evitarla (cosa che alla fine non succederà). Ormai la mia emancipazione dal mondo non poteva più durare così a lungo. Per altro, un paio d'ore fa, mentre uscivo dall'ufficio di Roberto con in mano i copioni, ho incontrato Lili. Mi ha chiesto se l'avessi già incontrata, e ovviamente non è stato così. Penso che tutto il cast sappia che oggi è il fatidico giorno, e questo non fa che rendermi ancora più nervosa. Avevo bisogno di un po' di coraggio per uscire, mi bloccai per un secondo davanti alla porta, ma avrei rischiato di fare tardi, e purtroppo sul set non era contemplato. Uscii sospirando e guardandomi furiosamente intorno, eppure, non vedevo nessuno. Raggiunsi la roulotte del make up prima di vederla. Ed eccola che con i suoi capelli rossi si bloccò accorgendosi della mia presenza. Mi sembrava quasi un'altra persona, come se non fossi più in grado di riconoscerla, magari starmi lontano da me le aveva fatto bene. Non avrei potuto di certo saperlo se non le avessi parlato, ma la mia bocca non voleva muovere un muscolo, così Madelaine si sentì costretta a fare un passo avanti. -Che fai, non mi abbracci?- chiese come fosse una cosa scontata. La sua voce risuonava tranquilla nell'aria facendo sciogliere improvvisamente quel nodo che avevo alla gola. Con i suoi occhi cercava di incontrare il mio sguardo, e quando lo trovò, entrambe accennammo un sorriso, -Certo- le risposi gettando via la pressione tra le sue braccia. Quel tocco delicato delle sue mani che mi accarezzavano, mi era mancato più di qualunque altra cosa, e adesso ne avevo davvero bisogno. -Mi sei mancata- mi sussurrò solleticandomi il collo. Non risposi, non volevo rovinare quel momento. Avevo ormai eliminato tutto ciò che mi circondava, in quel momento esistevamo solo io e lei. Non pensavo mi avrebbe fatto questo effetto così "benevolo", penso che la mia ansia sia solo stata buttata al vento. -Allora? Come va la vita?- domandò facendo un passo indietro -Bene- mi limitai a rispondere un po' imbarazzata dalla normalità con cui parlavo con la mia ex -Con Mich? Non mi racconti nulla- sbottò lei dopo la mia risposta limitata -Quel ragazzo non sa tenersi un cecio in bocca- risposi riferendomi a Drew, cercando di divagare con lo sguardo. Non volevo che Mads lo venisse a sapere, non era nulla di importante e io non volevo lui, rivolevo indietro lei, nel caso non si fosse capito. -Non capisco a chi ti riferisci- disse con sguardo perplesso -Oh, non è stato Drew a dirtelo?- -Potrebbe mai il tuo migliore amico dirmi i fatti tuoi- prese tempo per scuotere la testa prima di continuare -In realtà un po' di giorni fa, avevo portato Olive a fare una passeggiata e vi ho visti entrare in quel bar- concluse -Oh, e come fai a sapere come si chiama?- domandai perplessa -Meglio che tu non lo sappia- rispose con una smorfia. Volevo chiederle qualcosa anche io, ma davvero non pensavo sarebbe stato così facile parlarle e non avevo proprio pensato di cosa avremmo parlato. Mi sistemai un ciuffo di capelli dietro le orecchie non facendo caso al fatto che non stessi indossando la fede. Nascosi la mano nelle tasche del pantalone sperando che non avesse notato quel dettaglio. Ed ecco che l'ansia e l'imbarazzo ritornarono quando mi accorsi che il suo anello era ancora dove l'avevo lasciato. Ciò significava che ci teneva davvero a me e che aveva intenzione di portare davvero avanti il matrimonio, e allora perché mi aveva chiesto di Mich? Forse si era accorta che non avevo la fede e che questo significava volermi creare una vita lontana da lei. "Per favore Mads, io ti amo ancora", ma la mia bocca non sarebbe stata in grado di pronunciare tali parole, aveva troppa paura delle conseguenze. -Per te è ok?- chiesi riferendomi al discorso che stavamo facendo prima -Certo, perché non dovrebbe. Se questo ti rende felice, non vedo l'ora che tu lo possa portare avanti- rispose con un sorriso a trentadue denti. Non feci neanche in tempo a ringraziarla, né a chiederle di lei, che una della produttrici ci interruppe chiedendomi di seguirla in camerino. -Allora ci vediamo dopo come Cheryl e Toni- -A dopo- sospirai girando le spalle per allontanarmi da lei.

Nella mia testa i pensieri si accavallavano uno sopra l'altro, mentre una donna mi colorava i capelli di quel fantomatico rosa che ormai non ero più abituata a vedermi addosso. Pensavo a tutte le domande che le volevo fare, tutte le mie curiosità, tutto l'amore che le volevo dare. La mia mente era davvero capace di pensare a tutto, tranne che a una cosa fondamentale: le battute scritte sul copione. Davvero, mi sembravo incapace di ricordare tre stupide frasi. Era questo l'effetto inebriante che mi faceva rivederla. Che stupidaggine che è l'amore, sempre pronto a riempirti cuore e mente, e a svuotati da tutto nel momento del bisogno. Ho pochi rimorsi nella vita, e uno dei tanti quello di essermi allontanata dalla donna che amo in uno dei momenti più complicati delle nostre vite. Mi sentivo in colpa di qualsiasi cosa avesse potuto provare. Mi sentivo in colpa anche a pensarla, e a farle fischiare le orecchie di notte, quando con la faccia schiacciata sul cuscino piangevo pensando a quando fossi stata stupida. Pensavo a quella notte in cui ero rimasta fuori casa sua con la pioggia solo per riconquistare la sua fiducia. Solo una pazza lo avrebbe fatto, e questo spiega quanto io sia pazza di lei. Pensavo a tante cose che mi avrebbero potuto aiutare, ma forse l'unica cosa che avrebbe funzionare davvero sarebbe stato ricominciare da capo. Un nuovo primo appuntamento, un nuovo primo bacio, una nuova prima volta, una nuova vita con lei, per rivendicare quella che avrei dovuto cominciare con il matrimonio. Avrebbe funzionato davvero, ma prima avevo da togliermi un ultimo sassolino dalla scarpa.

...
Quale sarà il sassolino rimasto nella scarpa di Nessa?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo (forse). Intanto cosa ne pensate di questa folle idea della "nuova vita"? Funzionerà?

Back together (a Madnessa story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora