2. Pivella

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" si può?" entró nella capanna un ragazzo, con origini asiatiche molto probabilmente

"cosa c'è? Vi ho già detto che voglio stare da sola" urla quasi

Beh immagino che non stiate capendo un bel niente, vi spiego un po' quello che è successo qualche ora prima..

Riuscii a superare quelle porte, appena alzai lo sguardo vidi attorno a me una cinquantina di ragazzi che mi fissavano a bocca aperta. Dallo spavento mi alzai di scatto, cercai di scappare ma venni bloccata da due ragazzi che mi buttarono a terra.

"chi cazzo sei" urlo un ragazzo di colore

" potrei farvi la stessa domanda" diedi un calcio nelle palle detto alla francese i ragazzi lasciarono la presa, riuscii a liberarmi e a correre per cercare di seminarli.

I ragazzi continuavano a seguirmi, orami stavamo correndo da una decina di minuti sembravamo dei deficenti

Vidi in lontananza una torretta, decisi di salirci sopra. Per fortuna i ragazzi non salirono e rimasero lì giù fermi ad urlarmi "scendi non ti vogliamo fare del male" molto credibili direi

Ovviamente non scesi, per fortuna vicino a ms trovai delle pietre, decisi quindi di usarle come " munizioni" e lanciarle ai ragazzi

" e che mira che tiene" disse il ragazzo con ls sopracciglia strane proprio quando fu colpito da una mia roccia

" lasciatemi in pace" urlai come un'oca che veniva strozzata.

" non ti vogliamo fare del male, vogliamo solo-" il ragazzo di colore non riuscì a finire la frase che fu colpito da una pietra

" molto probabilmente non ha voglia di
Parlare" aggiunse un ragazzo, credo si chiamasse Zart

"ma no guarda Zart" rispose un suo compagno. Si ok si chiamava Zart

Passò un bel po' di tempo, avevo finito le munizioni, i ragazzi non si erano spostati, stavano lì ad aspettare che io scendessi.

" ti prego, non ti vogliamo fare niente, vogliamo solo parlare" ruppe il silenzio questo ragazzo. Aveva i capelli spettinati, occhi color nocciola. Era molto carino se devo essere sincera

" perché dovrei fidarmi? " chiesi io con tono provocatorio

" beh, questa è una buona domanda, perché si dovrebbe fidare di noi? " chiese ai suoi compagni, questo ragazzo biondino. Mi ricordavo di lui: era quello che mi incitava a correre verso di lui. Si era lui. Beh posso dire che anche questo ragazzo era molto carino.

" Newt non dire niente che peggiori solamente le cose " rispose il ragazzo di colore.

Passò Un'oretta, i ragazzi erano lì immobili ad aspettarmi. Devo dire la verità, sono molto pazienti. Decisi dunque di scendere, mi portai appresso però un coltello che avevo trovato lì sopra

" provate solamente ad avvicinarvi e vi inficco questo coltello su per il culo" dissi io, puntando il coltello verso di loro

"molto esplicita la ragazza" disse uno dei 50 ragazzi

"non so voi ma non ho voglia di avere un coltello su per il mio adorato culo"
Disse in modo sarcastico il ragazzo con le sopracciglia strane si ormai per me quel tizio è " il ragazzo con le sopracciglia strane

Un ragazzo cominciò ad avvicinarsi a me

" Thomas che cazzo fai " gli urlò dietro il ragazzo biondino

" calma.. Non ti vogliamo fare niente, solo capire delle cose" disse thomas almeno credo

Continuó ad avvicinarsi a me, gli puntavo sempre il coltello contro

" allontanati o ti farò del male" indietreggiai fino a finire con la schiena contro la torre

"se mi fai prendere il coltello, non farai del male a nessuno" posò la sua mano sul mio coltello e me lo sfilò

" bene tutto risolto" ruppe il silenzio il ragazzo con le sopracciglia strane

Ora ritorniamo a dove eravamo rimasti

" sai dovresti spiegarci un bel po' di cose" disse il ragazzo con i lineamenti asiatici

" vi dirò tutto quello che volete sapere, solo se poi mi direte voi tutto quello che voglio sapere"

" come vuoi tu" il ragazzo uscì dalla capanna, lo seguii. Mi portò in un'altra capanna, molto più grande questa volta

"ragazzi.. Ecco qui la pivella"

𝒕𝒉𝒆 𝒇𝒊𝒓𝒔𝒕 𝒈𝒓𝒆𝒆𝒏𝒉𝒐𝒓𝒏// 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑧𝑒 𝑟𝑢𝑛𝑛𝑒𝑟 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora