6. Incisioni

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Tutti i ragazzi erano andati a dormire, io stavo stesa sulla mia amaca, buttata tra i miei pensieri. Non riuscivo a dormire, domande su domande mi frullavano nella testa. Mi chiedevo come mai io, Bess, una ragazza qualunque, essere stata la prima ragazza nella radura. Se non fossi entrata nel labirinto, cosa sarebbe cambiato? Tanti quesiti, ma senza risposte. Non sapendo che fare mi misi a guardare le stelle, non sono quasi mai riuscita a vederle quando mi trovavo nel labirinto, dovevo sempre stare chiusa dentro la mia "tana" per non essere sbranata dai dolenti. Mi piacciono le stelle, mi trasmettono tranquillità e leggerezza.

"vedo che anche a te piacciono molto le stelle" sobbalzai dallo spavento e caddi col culo a terra

"Thomas ma ti sembra il modo?! " rimproverai il ragazzo, il quale sembrò non fregarsi più di tanto e porse la mano per aiutarmi

" mi dispiace non sapevo di fare questo effetto" gli scappò una risatina nel vedermi a terra col fondoschiena dolorante.
Con l'aiuto di Thomas mi alzai da terra

" grazie, ora il mio culo è verde" cercai di levarmi un po' quel colore da dosso, ma niente da fare. L'erba era un po' umida e lasciò il suo colore verdognolo sul mio pantaloncino grigio. Mi rimisi sulla mia amaca facendo un po' di spazio anche a Thomas che si sedette difronte a me.

"Neanche tu non riesci a dormire? " mi chiese il ragazzo

"perspicace" risposi sarcastica " tu come mai?"

" bah, sinceramente non lo so, questa sera non ho tanto sonno" disse sbadigliando menomale che non avevi sonno

"faccio finta di crederti" accennai un sorrisino e mi stessi sull'amaca cercando di non occupare troppo spazio

" se vuoi mi alzo, vedo che ti vuoi distendere" Thomas cercò di alzarsi ma lo bloccai. Si rimise comodo e si stese insieme a me. Ci mettemmo a guardare entrambi le stelle in silenzio. È stato un momento molto rilassante e stranamente non mi sentivo imbarazzata, anzi mi piaceva. Ad interrompere questo silenzio fu Thomas

" Bess, posso sembrare strano da quello che ti sto per dire.." mi misi seduta e incitai il ragazzo a continuare, tutto d'un tratto si fece serio e questa cosa mi fece preoccupare "Ma ho come l'impressione di conoscerti già" Thomas si mise seduto e mi guardò fisso gli occhi. Da quel momento capì. Ogni notte che passavo nel labirinto è come se mi tornasse un po' di memoria. Nei miei sogni sentivo sempre il solito nome " Thomas". Oltre al nome vedevo anche una persona, ma di spalle. Ogni volta mi avvicinavo sempre di più, ma appena ero così vicina da scoprire chi fosse mi svegliavo.
Spiegai tutto a Thomas, il quale rimase scioccato

"Forse ci conoscevamo già" ipotizzó lui. Annui di conseguenza. Ricaló di nuovo il silenzio tra noi due, a differenza di prima, questa volta mi sentivo un po' in imbarazzo, dopo quello che ci siamo confessati non sapevo più come reagire o cosa dire.
Thomas molto probabilmente si accorse del mio stato e decise di rompere nuovamente il silenzio.

" Che ne dici di fare una camminata? Sempre se tu non vuoi dormire"
Risposi facendogli un sorriso, scendemmo dall'amaca e raggiungemmo il bosco.
Il mio stomaco brontoló, io e Thomas ci guardammo negli occhi per poi scoppiare a ridere come degli ebeti

"dal bellissimo rumore che ha fatto il tuo stomaco, deduco tu abbia un po' fame"

"direi solo un po' " ci rimettemmo a ridere entrambi. Thomas tutto d'un tratto prese il mio polso e mi trascinò con lui

" dove andiamo?" mi portò fuori dal bosco per poi dirigerci alla cucina.

" tu non dire niente a nessuno, altrimenti Frypan mi Ammazzerá" scossi la testa e mimai una zip che chiudeva la mia bocca. Il ragazzo si avvicinò furtivamente a degli scaffali dove all'interno erano nascosti dei biscotti. Saltati di gioia vedendo quei meravigliosi biscotti.

𝒕𝒉𝒆 𝒇𝒊𝒓𝒔𝒕 𝒈𝒓𝒆𝒆𝒏𝒉𝒐𝒓𝒏// 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑧𝑒 𝑟𝑢𝑛𝑛𝑒𝑟 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora