7. Al lavoro

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"t/n!!! sveglia, oggi è il tuo primo giorno di lavoro" una voce mi trapanava la testa mi girai a pancia sotto sull'amaca facendo finta di non sentirla

" dai t/n sveglia" sbadiglia come solo una camionista sa fare, aprii gli occhi ma vidi tutto sfocato, me li stropicciai e finalmente la figura davanti a me si mise a fuoco. Era Chuck.

" che ore sono" dissi con ancora la voce rauca, mi misi seduta sull'amaca

" beh dovrebbero essere le 7 e mezza circa" spalancai gli occhi. avevo dormito solo 3 ore quindi. Beh si la notte scorsa io e Thomas ci siamo messi a parlare fino alle 4.

" dai dobbiamo  andare a fare colazione, muoviti" si vedeva che Chuck non vedesse l'ora di andare a mangiare. Io con la poca voglia di vivere che mi rimaneva mi misi in piedi e con la velocità di un bradipo mi diressi dagli altri

" Chuck mi dispiace, ma stamattina
appena sono entrato in cucina ho visto il barattolo di biscotti vuoto, sarà stato un animale" mentre mi avvicinavo agli altri sentii Frypan pelare con Chuck. Poverino mi sentivo un pó in colpa, ma almeno Frypan non ci aveva scoperti.
Non avevo fame quindi cercai di allontanarmi dagli altri e mi diressi nel bosco. Ormai quello era il mio posto preferito dove rifugiarmi quando volevo stare sola, anche se puntualmente arrivava sempre qualcuno a parlarmi.

" perché te ne vieni sempre qui e non fai mai colazione?" ecco qui, come sempre. Alzai lo sguardo per capire chi fosse, mi aspettavo Thomas, ma invece era Newt

" se vengo nel bosco da sola, significa che ho voglia di rimanere da sola, o forse questo voi teste di rapa non lo capite? "a prima mattina nessuno mi deve rivolgere la parola, sono peggio di un vulcano che sta per esplodere

" hey così mi offendi " Newt spostò la sua mano sul cuore facendo il drammatico, poi si avvicinò a me
" sai, vi ho visti "non capivo a che cosa si riferisse

" visti, chi?"

" tu e Thomas, ieri notte, siete molto legati vedo " abbassò subito lo sguardo sulle sue scarpe, come se tutto d'un tratto fossero diventate interessanti

" ma che dici dai, mi stava solo facendo vedere la lastra con tutti i vostri nomi" gli diedi una pacca sulla spalla e mi allontanai da lui "poi mica sei geloso, non ci conosciamo nemmeno quasi quasi"

si giró dandomi le spalle, ma prima di oltrepassare i cespugli si fermò e disse
" non sono geloso.. è solo che mi sembra che vi conosciate da troppo tempo" detto questo se ne andò. Rimasi immobile, in effetti aveva ragione, mi sentivo a mio agio quando stavo con Thomas, come se lo conoscessi da chi sa quanto tempo. Dopo un pó di tempo che sono rimasta ferma a guardare il vuoto, scacciai tutti i miei pensieri dalla testa e ripresi a camminare fino ad uscire dal bosco e vedere in lontananza un Minho incazzato, mi avvicinai subito per vedere che fosse successo.

" eccola qui la maledetta!" Minho appena mi vide si avvicinò a me con un barattolo vuoto.

" LO VEDI QUESTO?!" nell'altra mano aveva un capello lungo, color nocciola, proprio come i miei capelli.

" SEI STATA TU A MANGIARE TUTTI I BISCOTTI??" urlò Minho

" boh chissà, forse si.. forse no" Minho stava per prendermi quando urlai " ODDIO SI SONO APERTE LE PORTE"
di colpo tutti i ragazzi ri girarono verso il labirinto, colsi così l'opportunità per scappare via, ho avuto solo qualche secondo di vantaggio prima che Minho incominciò a rincorrermi. entrai nel bosco, e mi nascosi dietro ad un albero

" finalmente.. l'ho seminato" parlai a bassa voce ancora con il fiatone, senza far rumore cercai di sporgermi per vedere se mi avesse visto, appena mi rigirai me lo trovai davanti la faccia. Dallo spavento gli diedi uno schiaffo anche bello forte, credo che il rumore che ha fatto la mia mano quando ha toccato la guancia di Minho l'abbiano sentito anche i ragazzi dall'altra parte della radura. Minho si mise una mano sulla guancia

" ODDIO MINHO SCUSAMI MI HAI FATTO SPAVENTARE" mi avvicinai a lui per vedere il segno sulla guancia, ma lui mi prese in braccio a modi sacco di patate e mi portò fuori dal bosco

" MINHO METTIMI GIÙ" dissi sempre la stessa frase dando dei pugni sulla schiena del ragazzo

" la prossima volta impari a mangiarti tutti i biscotti" rispondeva in continuazione

appena arrivammo dagli altri Minho mi posò a terra, e tutti gli occhi dei radurai erano su di me

" che volete?" mi girai intorno " lo so che sono bella ma non c'è bisogno di fissarmi in questo modo" cercai di sdrammatizzare un pó la situazione

" dai ragazzi dopo questa scenata tutti a lavoro" disse alby battendo le mani per incoraggiarci, ed io con la velocità di un bradipo mi diressi nella capanna dei medicali dove al posto suo si trovava già jeff che si faceva i fatti suoi. Spostai due sedie, una la utilizzai come poggia piedi, l'altra per il resto del corpo. Passai la giornata a curare le ferite dei squartatori e a chiacchierare con jeff, mi riferì vari gossip, che ad alcuni ragazzi piacevo, altri erano gay e cose del genere. Arriva ora di pranzo ci mettemmo in fila per prendere il cibo, arriva il mio turno, frypan questa volta cucinó una sorta di minestrone, che però al povero chuck non piacque molto. Finito di pranzare ritornai nella capanna ma questa volta non c'era jeff, ero rimasta sola, mi affacciai fuori dalla capanna per vedere dove fosse e non vidi nessuno, ma proprio nessuno. Sentii in lontananza delle urla, capii subito che erano di Gally, cercai di capire da dove provenissero, arrivai alla capanna più grande dove di solito facevano le loro " riunioni".

" QUELLE PORTE POSSONO ESSERE UN PERICOLO SE SI APRIRANNO "  quando Gally urla non si può proprio sentire, sembra un'oca che viene strozzata.

" questo non lo sappiamo " questa volta era alby, stava cercando di calmare alby. Mi affacciai di più per vedere meglio le facce dei ragazzi, Newt mi notó e mi fece l'occhiolino, era appoggiato ad un tronco. Si alzò e prese parola

" possono essere anche la nostra unica uscita, Gally stiamo qui da 3 fottutissimi anni, non sei stufo di fare ogni giorno sempre le stesse cose?"

" che ne sapete se c'è veramente qualcosa dietro quelle porte? " domandò gally ancora più infurioso di prima

" lo scopriremo solo se le porte si apriranno.. e se ci sarà veramente qualcosa, sarà Bess a guidarci " questa volta era Thomas, lo vidi alzarsi ed avvicinarsi a gally. Alby chiese a tutti i ragazzi di uscire dalla capanna, cercai di correre il più possibile nella capanna dei medicali senza farmi vedere dagli altri, ero diventata praticamente flash da quanto correvo veloce, però a differenza sua appena entrai dentro alla capanna avevo un fiatone che per un pó non svenivo. Dopo un minuto entró jeff nella capanna, io avevo ancora il fiatone, mi guardò stranito e chiese

" Tutto bene Bess, hai corso per caso?" 

" No! perché?!" cercai di trattermi ma era quasi impossibile

" Beh respiri a fatica cone se avessi fatto una maratona"  scossi la testa sorridendo nascondendo il mio respiro affannato.

" va bene.. se lo dici tu" jeff si rosedette sulla sedia a guardarsi le sue unghie. mi girai e tirai un sospiro di sollievo, mi rimisi nella mia posizione comodissima e chiusi un pó gli occhi. Anche se il mio pisolino duró poco perché arrivarono subito fli squartatori ed io e jeff ritornammo a lavoro

𝒕𝒉𝒆 𝒇𝒊𝒓𝒔𝒕 𝒈𝒓𝒆𝒆𝒏𝒉𝒐𝒓𝒏// 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑧𝑒 𝑟𝑢𝑛𝑛𝑒𝑟 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora