XI

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Dormire ormai era diventato un hobby per Aka e Tancredi soprattutto quando non erano insieme. Era così difficile sostenere quella situazione per entrambi. Oramai il loro rapporto non esisteva più, entrambi vivevano nel ricordo di un'esperienza passata che vedevano lontana per quanto in realtà fosse vicina, perlomeno era così per il riccio che non guardava negli occhi Luca da cinque giorni, non era facile. Erano passati da tutto a niente in così poco tempo e non erano più in grado neanche di passarsi accanto senza sentirsi male. 

Il biondo si conosceva, l'aveva detto che sarebbe stato terribile per lui e che probabilmente non  ce l'avrebbe fatta a stare senza il riccio per tutto quel tempo, soprattutto perché non voleva. Un giorno aveva addirittura pensato, in un suo momento di disperazione che avrebbe lasciato la mora per riavere un qualsiasi rapporto con Tancredi ma poi aveva capito che stava impazzendo. 

Entrambi passavano notti insonni a farsi tisane e a guardare la televisione e come non si fossero incontrati era un mistero, forse era il destino che semplicemente non li voleva insieme per cui non li aveva fatti mai incrociare. 

Ma nulla è per sempre infatti la sesta sera non riuscirono a scappare e dovettero vedersi.

Tancredi aveva messo l'acqua a bollire e si era steso sul divano. Luca fece lo stesso visto che l'unica cosa che lo aiutava a dormire in quei casi di insonnia era una camomilla. Stava camminando verso il divano e nel mentre rifletteva sul fatto che sicuramente le sue poche ore di sonno si sarebbero riflesse sul suo rendimento. 

Prese una coperta e si sedette, si stava per distendere quando sentì qualcos'altro o meglio qualcun altro sul divano.

Appena tocco questa persona con il fianco, sentì qualcosa di strano era come una scossa e dei brividi uniti insieme. Luca si girò e quando vide che l'altra persona era Tancredi sbiancò. 

Il riccio non era da meno, infatti quando vide il biondo, si alzò di scatto e si coprì istintivamente con la coperta visto che aveva solo i pantaloncini. L'unica cosa che li risvegliò dal fissarsi fu il rumore dell'acqua che bolliva. 

Così entrambi si diressero in cucina, il riccio per primo lasciando la coperta sul divano e il biondo per secondo osservando il fisico del primo, non si era mai accorto di come fosse strutturato il fisico di Tancredi visto che portava sempre vestiti più grandi ma ora che lo osservava, era solo più attratto dal castano. 

Si misero seduti sugli sgabelli. Tancredi non lo guardava negli occhi e Aka invece ora che poteva, voleva guardarlo il più possibile.

"Mi puoi guardare almeno negli occhi?"

"No"

"E perché esattamente?"

"Me lo chiedi anche? Hai tradito Martina con me. Io non voglio essere una persona che rovina le coppie"

"Non lo sei"

"Questo lo dici tu"

"L'unico responsabile di questo casino sono io, non ti devi sentire in colpa"

"Lo so benissimo"
"Allora perché sei così scosso dall'accaduto"

Perché sono solo un passatempo mentre lei è la persona che ami, avrebbe voluto rispondere Tancredi ma invece optò per attaccare Luca.

"Perché mi stai parlando? "

"Che intendi?"

"Non so.  Devi usarmi di nuovo? Vuoi prendermi in giro di nuovo? Vuoi utilizzarmi per far  ingelosire Martina e poi vuoi ignorarmi?  Vuoi baciarmi e poi sparire? Sai di solito sono abituato a questo trattamento"

Guardò Aka e vide il suo senso di colpa crescere.

"Non ti volevo baciare, è stato un errore che non si ripeterà più" disse il biondo. Il suo tono non era convinto e Tancredi se ne accorse

"Sono d'accordo"

"Anche perché non sarebbe possibile portare avanti questa cosa" disse mettendo più enfasi sull'ultima parola.

"Perché? Sono curioso"

"Beh perché io sono etero e sono fidanzato"

Tancredi cominciò a ridere così tanto che quasi pianse. Aka lo guardò e si alzò in piedi, sul suo viso si poteva vedere solo confusione. 

"Sei così etero che se mi offrissi per farti un pompino non rifiuteresti" disse il castano.

Luca venne destabilizzato da quella frase perché in fondo sapeva che il riccio aveva ragione ma ovviamente non poteva ammetterlo.

"Non è vero, non dire cazzate"

La prima regola con Tancredi era non sfidarlo perché lui non perde mai una sfida. 

Si alzò in piedi, si avvicinò al biondo e si inginocchio.

Nessuno dei due poteva credere a quello che stava facendo, Aka avrebbe così tanto voluto muoversi da lì ma non riusciva, era immobilizzato e stava fissando i gesti di Tancredi che allungò le mani sulla cerniera dei pantaloni e la slacciò. 

Abbassò di poco i pantaloni a Luca e stava per avvinarsi a lui ancora di più quando sentirono dei passi.

In realtà li sentì solo il biondo che alzò velocemente i pantaloni prese il riccio e si nascosero distendendosi sul divano da chiunque stesse entrando. Se qualcuno li avesse visti non avrebbe pensato nulla di male ma i loro occhi avrebbero rivelato tutto.

Mentre si stavano nascondendo si dovettero rannicchiare vicini in un abbraccio per occupare meno spazio posibbile. 

Quando la persona, chiunque fosse, se ne andò, restarono comunque abbracciati.

Si erano accorti che c'erano solo loro due ma si mancavano così tanto a vicenda che si sarebbero goduti quel momento il più possibile. 

Tancredi aveva il suo viso sul petto del biondo che intanto gli stava accarezzando i capelli, le braccia di Tancredi erano avvolte attorno al collo di Luca mentre quest'ultimo le aveva messe attorno al bacino del riccio.

 Aka si rese conto di quanto gli era mancato il castano, non ce la faceva davvero più a stargli lontano così arrivò alla conclusione che avrebbe dovuto lasciare Martina anche se non era certo che ce l'avrebbe fatta.

Prese con le mani la testa di Tancredi e mise le loro fronti vicine. Non sapeva se avrebbe dovuto baciarlo, sarebbe stato incoerente da parte sua ma non gli importava, aveva il bisogno di sentire quelle labbra vicine alle sue così lo baciò. 

Non era un bacio esigente, era dolce e lento, di chi aspetta per tanto una cosa e se la vuole godere a pieno.

Tancredi rispose subito e per la prima volta da tanto risero insieme, l'uno sulle labbra dell'altro. Il riccio si alzò e il biondo capì subito cosa voleva fare per cui andarono insieme in camera di Tancredi e finalmente riuscirono a dormire una notte intera, insieme.

Nessuno sarebbe entrato e li avrebbe visti, Luca se ne sarebbe sicuramente andato prima o almeno così pensavano.

Doveva uscire oggi pomeriggio questo capitolo, poi ho avuto da fare e non ce l'ho fatta :( Comunque come al solito spero che il capitolo vi piaccia, come al solito commentate e lasciate una stellina se vi va❤️❤️

p.s. volevo scrivere altro ma non me lo ricordo più che pallee AHAHAHAHAH

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