|capitolo 1|

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ORE 7:13
Harvard University

Ashley pov:

Mi ritrovo nel letto leggendo il libro di Algebra per ripassare gli argomenti trattati da poco. Tramite altri studenti ho sentito che interrogherà, meglio trovarmi preparata sin dall'inizio. Credo che come primo giorno del secondo anno sarà difficile: nuovi corsi, nuova classe, nuovi amici.. amici? Come se ne avessi mai avuti. Speriamo che, al secondo anno, almeno qualcosa cambi.
Mi accorgo che è arrivata l'ora di cambiare outfit, dato che in questa scuola bisogna indossare una divisa ben precisa.
Mi dirigo verso l'armadio e, presa dall'euforia di essere finalmente arrivata al secondo anno - dopo tutti gli sforzi e i sacrifici che ho fatto - apro subito le ante dell'armadio e vado in cerca dell'abbigliamento scolastico.
Una volta tolto il pigiama, mi affretto a prendere i vestiti e, proprio nel momento in cui mi stavo per mettere la maglia dopo aver indossato la gonna, sento lo scricchiolio della porta e davanti a me compare un ragazzo che, data la mia poca altezza , è un grattacielo. Mi affretto a cercare qualcosa con la quale coprirmi il petto, ma con scarsi risultati, dato che mi accorgo che quegli occhi smeraldo mi hanno già scrutata da capo a piedi.
"Si bussa!" Gli urlo mentre mi giro dandogli le spalle.
"Allora? che aspetti lì? hai sbagliato stanza, esci!" Con la coda dell'occhio cerco di capire se è ancora lì impalato.
"Non credevo che ci fosse qualcuno nella mia camera, non mi avevano detto niente" Dice il ragazzo alzando le mani in segno di difesa mentre ridacchia.
"Ora che hai visto, sei pregato gentilmente di uscire." Dico con fermezza per poi sbuffare infastidita dall'atteggiamento del ragazzo.
"Inutile che te la tiri, non ti guardo" Mi risponde a sua volta mentre si siede nel letto accanto al mio poggiando i suoi bagagli.
Colpita dal suo comportamento arrogante, mi accorgo che sono rimasta immobile alle sue parole e decido di prendere i vestiti e continuare a vestirmi in bagno.

Mattheo pov:

"Ci mancava solo una compagna di stanza" Dice la vocina che si trova in me.
Scuoto leggermente la testa per provare a non sentirla e, per fortuna, ora riesco solo a sentire l'acqua del lavandino che scorre dal bagno.
Si starà sicuramente lavando i denti, penso.
Decido di prendere il primo libro che trovo nello scaffale, accanto alla scrivania e il titolo mi colpisce: è scritto con un pennarello nero e dei brillantini rossi che gli fanno da contorno.
"Il diario segreto di Ashley" è la prima cosa che leggo ad alta voce, mentre la ragazza esce, proprio in quel momento, dal bagno.
"Ora ti sei messo anche a frugare tra le mie cose?" Chiede lei posando quello che penso sia il suo pigiama.
Poso subito quell'agendina sulla scrivania sperando che non se ne sia accorta e mi metto seduto sul pouf davanti la televisione.
"Stavo solo.. osservando la stanza" Dico tentennante cercando una scusa valida.
"Mh sarà, comunque mettiti la divisa perché tra meno di 10 minuti abbiamo lezione." dice la ragazza prendendo dei libri per poi uscire.
Accenno un sorriso divertito e apro la valigia velocemente, visto che, da come ha detto quella che penso si chiama Ashley, la lezione sarà tra 10 minuti.
Trasferisco i vestiti che si trovavano nella valigia nell'armadio e, guardando l'orologio, noto che è tardi. Esco dalla stanza, chiudo la porta e corro verso l'aula, senza accorgermi di aver dimenticato di indossare la divisa.

ODIO AMARTI - Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora