4. "Ce la farai, sono con te"

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Il giorno precedente, passò tranquillamente come ieri scorso

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Il giorno precedente, passò tranquillamente come ieri scorso. Cico era di nuovo assente, e Strecatto invece aveva visitato degli posti nella scuola, presentati da Giorgio e Anna. Si divertiva molto in questa scuola, perchè con lui aveva i suoi due amici, che ogni giorno miglioravano la sua giornata.
Era una nuova giornata di scuola. Strecatto era presente come sempre, ma di nuovo, il rosso era assente.

Lui stava nella sua stanza, sdraiato sul letto a usare il cellulare tranquillamente. Non aveva idee per la giornata, non sapeva che fare, e né dove andare. Sbuffò annoiato, quando sentì il cellulare vibrare. Era Lyon, il suo migliore amico che lo stava chiamando.

"Buonzurr fra"

"Ao Cico, andiamo a scuola con le macchine?"

"Na, non ciò voglia di andare in quella scuola noiosa"

"Ma no, intendo dire, portiamo le macchine lì, nel cortile grande, e disturbiamo gli studenti, sarà bellissimo fidati"

"L'idea non è male comunque. Va bene, ci vediamo lì tra poco"

"A dopo"

Chiamata Terminata

Decise di accettare l'idea, visto che non aveva altro da fare.
Si alzò dal letto, indossando una felpa rossa e dei pantaloni neri. Uscì dalla stanza, scendendo le scale e uscendo di casa di seguito.
Sedé nella sua Ferrari rossa, per poi partire verso la scuola.

Per strada incontrò Alex che era venuto con la sua Ferrari nera. E gli aveva sorriso.

Lo salutò facendo un piccolo sorriso, accelerando la velocità della macchina, superandolo.
Arrivato nel cortile grande della scuola, trovò la Lamborghini di Lyon parcheggiata difronte a lui, e allora lui ne parcheggiò dietro di lui.

Lyon scese dalla sua e camminò verso quella del rosso. "Aspetta frate, devo un attimo andare dentro" disse, bussando sulla finestra della Ferrari di Cico.

"Per guardare Anna, lo so, ti aspetto qui" ridacchiò, e Lyon non fece a meno di sorridere a allontanarsi per entrata dentro.

Cico intanto, aprì le finestrini della macchina, per poi mettere della musica al volume massimo. In modo tale che la musica arrivasse fino nell'orecchie di tutti gli studenti presenti nel cortile.
Gli piaceva molto disturbare gli altri, perchè tanto sapeva che nessuno sarebbe venuto a dirgli di abbassare la musica.
Cico era tipo il secondo preside della scuola, quasi tutti hanno paura di lui, paura di parlargli, paura di scontrarlo per sbaglio. Semplicemente, tutta la scuola aveva paura di lui.
A lui piaceva molto il fatto, si sentiva soddisfatto del fatto che gli studenti abbassavano lo sguardo a vederlo. Si sentiva Dio.
Girò lo sguardo intorno il cortile, e vide tanta gente guardarlo con una espressione irritata. Fece solamente una risata, pensando che i poveri studenti non potevano fare niente al riguardo. Spostò casualmente lo sguardo verso ad un ragazzo che stava seduto sulla panchina a leggere un libro tranquillamente. Non riuscì a riconoscerlo, ma quando il vento mosse i capelli del ragazzo, riconobbe dai capelli viola che era il l'unico Strecatto.
Si chiedeva cosa c'era di bello in leggere un libro o studiare, per lui era solo un perditempo. Invece il bello per lui era divertire e godere la vita. Come fa di solito.
Fissò il violetto che stava leggendo mentre ogni tanto mangiava il panino che aveva nelle mani. Fece un sorriso guardando in modo in cui pizzicava il panino, come dei piccoli bambini, pensò. Scosse la testa ricordandosi che era venuto per disturbare gli studenti. Quindi, alzò il volume il più possibile, mettendo una canzone bella forte.

Two Savage Bitches | StreCico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora