La sveglia suonò, la schiacciai con il palmo della mano per cessare l'assordante allarme e mi rigirai dall'altro lato del letto per continuare a ronfare un altro quarto d'ora in più.
Peccato che proprio mentre stavo collassando tra le braccia di Morfeo, entrò nella mia stanza mia cugina Leah che - oltre a strillare un "Buongiorno pigrona!" - si lanciò a capofitto sopra la mia schiena iniziando a ripetere il mio nome di continuo colpendomi con le mani piano senza stare ferma un attimo.
Volevo tanto colpirla col cuscino per indurla a smettere di strillare dentro il mio timpano.
《Dai su!! Alzati pigrona! Mi serve il tuo aiuto per scegliere dei vestiti carini, è una questione importante.》
Soffocai un urlo disperato sul cuscino.
Poi mi decisi a canzonarla con dipinto sul viso un sorriso strafottente: 《Hai informato zia Iris che ti vedi con Jasper?》
Mi puntò un dito davanti alla faccia minacciosa. 《Prova soltanto a fare la spia e le rivelerò che l'altro anno hai rovinato tu le nozze della sua migliore amica Lizzie.》
《Ah bugiarda! Sai perfettamente che dire la verità sulle circostanze riguardanti il futuro sposo non è tecnicamente sfasciare un matrimonio.》
Beh, forse...
Sollevai gli occhi al soffitto contorcendo le labbra.
In più avevo fatto un favore a Lizzie. Un farabutto come Van era meglio perderlo, invece di starci insieme per sempre.
《Accidenti!
Sì, lo so...L'hai fatto per una buona causa.
Uffa! Odio non trovare un qualcosa per ricattarti.》
Feci spallucce.《Che ci puoi fare se sono cristallina come l'acqua. Non puoi trovare nulla, perché i danni io non li nascondo li evidenzio.》
Mi tirò su dal braccio per mettermi seduta.《Ehm... non era come l'olio? Vabbè, mi darai una mano lo stesso, vero?》
Corrugai le sopracciglia contrariata.
《Eh, va bene! A patto che tu mi impresti alcuni abiti.》
Saltò giù dal letto.《Con chi devi uscire? Con il tuo amichetto?》, alludò con un ghigno.
《Con degli amici ma non è per quello che ti ho chiesto in prestito qualche indumento. Non ci si fa belle per nessuno, semmai per sé stesse.》
Scesi pure io, fondando i piedi scalzi al pavimento e ci dirigemmo nella sua camera.
《Non me la racconti giusta.》Sospettosa la mia cuginetta, nonostante le stessi rivelando la verità. Non mi affascinavano tutte quelle cose che una ragazza potrebbe pensare per far colpo su qualcuno. Se qualcuno mi vorrà, allora dovrà scegliermi per la versione più naturale di me.
《Sarà...bensì è vero che non c'è un fine dietro al fatto che vorrei provare i tuoi capi.》
Leah aprì l'armadio afferrando qualche roba che mise sul poggiapiedi color tortora.
《Vieni qui che ti sistemo i capelli, scemotta.》
Perché tutti mi dovevano dare nomignoli per niente carini?!
Eseguii l'ordine ed in seguito mi sedetti sulla sua poltrona in pelle beige.
Leah sparì nel suo bagno personale per tornare armata di spazzola, trousse dei trucchi e accessori per capelli fra le mani. Se ne liberò scegliendo di tenere soltanto la spazzola. Si posizionò dietro di me e mi spazzolò i capelli spezzando i nodi.
Dopo aver finito afferrò due mollette dalla scatoletta e me le attaccò per acconciare in modo diverso dal mio solito i capelli.
Infine passò ai trucchi.《Chiudi gli occhi e non sbirciare finché non ho completato il capolavoro.》
Brontolai un <<che noia!>> , poi chiusi come da lei richiesto le palpebre.
Nel frattempo pensai se fossi in ritardo o puntuale per l'uscita.
Mi consolai ripetendomi che nell'eventualità mi avrebbero sicuramente telefonata.
《Wow! Ho superato proprio le mie aspettative》, esclamò entusiasta mia cugina battendo le mani tutta raggiante.《Puoi specchiarti. Fammi sapere se ti piace come sei venuta.》
Osservai il lavoro che aveva accurato nei minimi dettagli e restai sorprendentemente estasiata.
Poi mi voltai in sua direzione e contemplai il suo aspetto.
Indossava una camicia da notte di seta rosa antico che intonava la sua pelle sottotono freddo, assomigliante ad una bambola di porcellana. Possedeva dei magnifici occhi grandi color verde-blu che comunicavano purezza.
Le labbra erano imbronciate, carnose e rosee.
Aveva un perfetto naso a patata ed era di corporazione snella.
Non saprei quanto fosse alta. Probabilmente sarà stata intorno ad un metro e sessantacinque circa.
I capelli marrone chiaro, invece, erano lisci e ondulati sulle punte che portava lunghi fino alla vita.
Faceva parecchie conquiste. Sebbene a lei non importasse chissà quanto.
Distrai l'attenzione da mia cugina, schiarii la voce:《Grazie. Sei stata super fantastica sebbene fossimo qui per te. Ecco... spero che possa contraccambiare il favore nel migliore dei modi.》
All'opera!
Passai in rassegna tra i capi appesi al guardaroba tra cui alcuni disposti sul poggiapiedi e poi mi infiltrai nella sua camera armadio.
Ritornai con una gonna a tubino bordeaux con un lembo lungo sul lato destro, top scollato a V incurvato nero e tacchi a spillo cammosciati neri.
Inoltre presi dai cassetti un paio di orecchini rotondi d'oro, un bracciale coi ciondoli bordeaux e trovai in uno dei scomparti una pochette nera adatta all'outfit che le porsi. Infine le spruzzai addosso una boccetta di profumo Dior.
Chiesi gentilmente di sedersi, così che potessi truccarla e acconciarle i capelli sperando che il risultato si sarebbe compiuto com'era stato creato in testa.
Quindi le applicai un rossetto matte rosso bordeaux sulle labbra, mascara per accentuare la lunghezza e lo spessore delle sue ciglia, ombretto grigio scuro e blush rosé sulle gote.
Una volta completato il trucco procedetti coi capelli. Valorizzai il riccio prima di legare i due lembi a codino giusto per lasciarle scoperte le orecchie.《Secondo te è quasi paragonabile alla tua bravura? Inoltre hai mai pensato di diventare estetista?》, scherzai sulla prima cosa accennata.
Si andò ad ammirare dopodiché spalancò la bocca.《Non saprei...》, tralasciò la frase a mezz'aria.《Comunque sembro una di quelle modelle che devono sfilare sopra ad una passerella. Grazie infinite, Ruru.》
Venne e mi diede un bacio sulla guancia. Eh vabbè accettavo di essere chiamata Ruru soltanto da lei.
Dovrò preoccuparmi che mi aveva dato un bacio? Sarà sicuramente il bacio di Giuda.
Oh, per l'amor del cielo! Qualcuno mi salvi dal suo marchio, per favore.
Piagnucolai nella mente senza manifestare alcuna reazione.
《Ci vediamo dopo. Saluta Kyle da parte mia e dì a mia madre che sono uscita con Katie. Ti prego》, supplicò ed uscì.
Già, affidavamo il compito di mentire alla zia alla ragazza imbranata!
Rimasta lì unicamente da sola, tornai all'interno della camera armadio di Leah dove afferrai una camicetta a mezza manica rossa a quadri blu e a righe bianche, gonna in pelle nera, stivaletti corti neri col tacco spesso, giacchetta in pelle nera e una borsetta a tracolla color beige.
Lasciai la sua cameretta dopo aver sistemato le robe. Sbucai in salotto dove mi toccava la sfida più ardua: la zia.
Non mi preoccupavo molto per la mia richiesta perché le avrei detto la pura verità. Soprattutto, tremavo per la bugia che mi toccava rinfilare per coprire mia cugina.
Ma non c'era.
Oh, vero! La zia si trovava al lavoro.
Settacciai una pentolina dal mobile della cucina, aprii il rubinetto per riempirla d'acqua e chiusi il getto. Dopodiché posai la pentolina sopra il fornello. Accesi sotto il fuoco e ci gettai dentro il sale, prendendo anche la busta della pasta.
Mi recai davanti al comodino con sopra il telefono fisso dal quale composi il numero della zia.
Attesi la sua voce sopraggiungere da quei bip infiniti.
"Pronto?", rispose in seguito.
"Zietta! Posso uscire con Kyle e Colin adesso?"
"Ruby ma certo che puoi. Fai la brava e fai attenzione mi raccomando."
"Sì zia. Te l'ho accennato da poco perché ieri me ne ero totalmente scordata", precisai mordendomi il labbro inferiore.
Dovrò comunicarle di Leah.
Come dovevo cominciare la frase?
"Non ci sono problemi. Vai tranquilla."
"Va bene. Zia...io avrei..."
Sentii la porta d'ingresso chiudersi, di conseguenza sbucò zia Iris con il cellulare fra spalla e orecchio e la borsa aperta in mano da cui stava infilando le chiavi di casa.
《 Non stavi per andare Ruby?》
Diedi un'occhiata al telefono fisso prima di mettere giù la cornetta.
《Eh sì! Ci sarebbe un'altra cosa... Ma zia che ci fai qui?》
《Ho la pausa pranzo all'una tesoro.
Non ricordi?》
Spalancai gli occhi. 《Sono in ritardo!》
La zia rise avvicinandosi al tavolo su cui posò sopra borsa e cellulare.《Dov'è mia figlia piuttosto?》
Iniziai ad agitarmi sul posto.
《Proprio riguardo a questo quesito dovrei comunicarti qualcosa.》 Mantenni il controllo nell'accelerazione del respiro e nella pulsione forte del cuore contro al petto.
Stavo scoppiando.
《È ...è uscita con...Katie!》squittii sull'ultima parola.
《Con Katie?》 Indagò lei, analizzandomi da capo a piedi.《Certo!! È venuta qui e quando è entrata ha salutato tutte ma si è resa conto dopo che eri a lavoro, così Leah mi ha lasciato il compito di avvisarti. Beh...che usciva. Ovvio!》
Dondolai il corpo avanti e indietro, sfregai i palmi delle mani senza proferire altro.
《Non è con Katie, giusto?》
《Perché non dovrebbe essere con la sua amica? Pf! Andiamo zia!》, alzai il braccio facendo il gesto della mano come per dire ' ma va che vai a pensare? '.
《Ruby Taylor non mentirmi!!》urlò addirata.
Stava per sclerare. Avvertivo quella sensazione di paura percorrermi lungo la colonna vertebrale.
《Non sto mentendo... Non lo farei mai》, deglutii piegando le labbra e spalancando sempre di più gli occhi.《Allora perché ti sfreghi le mani l'una sull'altra e non riesci a stare ferma?》《Perché... perché sono in ritardo!》Leah dovrà farmi un grosso favore per la bugia che stavo raccontando alla zia.《Capiranno i tuoi amici, ne sono certa. Non dovresti essere così agitata.》
Aveva ragione ma la mia reazione era lecita, visto che era rivolta a lei e non ai miei amici.
《Io...devo proprio scappare...》 Corsi rapidamente fuori di casa però tornai indietro.
《Ciao zietta cara!》 Le stampai un bacio sulla guancia subito dopo velocizzai il passo di nuovo fuori dalla porta mentre continuai:《Ah ho lasciato la pentolina sul fuoco. Manca solo da buttare la pasta e condirla, almeno hai già da mangiare.》 La salutai con il gesto della mano quando voltai lo sguardo su di lei notai la sua espressione confusa, che infatti l'aveva tenuta pietrificata sul posto. Forse a riflettere la situazione di poc'anzi.
Stavolta me ne andai sul serio e raggiunsi il luogo prestabilito a perdifiato.Buona lettura! 🌻
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I mondi dimenticati
FantasyLa partenza di una persona cara rattrista quando si tratta della propria migliore amica, ma Ruby Taylor confortò Holly Bedford giurando che sarebbero restate in contatto e che la loro amicizia sarebbe riuscita a durare nonostante la distanza. Rimarr...