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Grafica realizzata dakissenlove.
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"Endless Love" 1 libro
∞❤️∞
" Vorrei poter tornare indietro nel tempo. Trovarti e amarti più a lungo. " - Anonimo
Ci riunimmo nel salotto per prendere il caffè e, dopo un po', mia madre si alzò e comunicò con un ampio sorriso. "Vado a letto, ragazzi. Buona notte!"
"Buona notte." Anche Louis rispose la stessa frase, seduto a pochi millimetri e senza invadere il mio spazio. Poi si girò e rivolse a mio padre. "Non vieni?"
"Sto aspettando Aymeric. Lo farò, dopo che sarà tornato. Tu intanto vai..."
Stava per uscire quando dei brutali colpi la fecero voltare di scatto e a quel punto anch'io lo feci. Balzai in piedi andando verso la porta. Aymeric bussò energicamente, come se tentasse di sfondare il vetro con il pugno. Trascinai la porta e lui entrò dentro con una faccia arrabbiata. Non aveva una bella cera, sembrava che avesse trascorso una notte turbolenta con i capelli scompigliati e la camicia sbottonata.
"Figliolo, cosa diamine è accaduto?"
Non rispose, rifiutando le prese affettuose di nostro padre, limitandosi a barcollare per quanto gli fosse possibile.
"Aymeric! Aymeric... Aymeric, sei fuori di testa? Dammela!? Dammi qua!" urlai andandogli dietro e strappandogli dalle mani una bottiglia mezza vuota di whisky, che appoggiai sul tavolino con un tonfo.
"Sono ubriaco, ma chiedimi il perché!" Nostro padre gli accerchiò le spalle, conducendolo verso il divano, ma lui sbatté le braccia scrollandoselo di dosso. "Non dormite, famiglia McNulty, no. Basta dormire, accidenti! Siamo diventati degli stolti nelle mani di altri!"
Lo fissai interdetta. L'alcol che aveva tracannato stava prendendo il sopravvento, privandolo della lucidità.
"Aymeric, riprenditi per l'amor del cielo. Stai mettendo in serio pericolo la tua salute! Te ne sei reso conto?" sbraitò lei. Il castano agguantò la bottiglia e bevve tutto d'un fiato, come se prima non avesse fatto abbastanza.
"Ok, ne parleremo più tardi. Ora dammela!" Gliela strappò con la forza e mi strofinai la fronte con la mano.
Oltre a tenere a bada i miei sensi di colpa... dovevo far fronte alle debolezze di mio fratello, ai suoi continui alti e bassi. Non poteva esagerare.
"Non bere così tanto, caro cognatino. Ti farà male." Louis lo prese per la nuca dandogli delle pacche amichevoli.
"Cos'è questo ora? Ti preoccupi per me?" gli rispose a tono.