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Verena Wood

Nome:

Verena Wood
Verena: Il nome ha origine dal tardo latine, ma sulla sua origine principale ci sono dei dubbi. Secondo alcune ipotesi il nome avrebbe origine dal verbo latino Vereor, assumendo quindi il significato di "colei che teme, pudica, rispettosa". Secondo altre concezioni assume il significato di "protezione", a partire da origini germaniche e, in particolare, dal termine War.

Wood: semplicemente è il cognome che eredità dai genitori e dall'intera famiglia

Nazionalità:
Ovest canadese fina dall'inizio della stirpe, anche la madre ha le stesse origini

Età:
19 anni, 7 agosto 2002, è leone

Da quanto è al St. Jude:
Da circa 3 anni e appena ebbe raggiunto l'età fu trasferita nel reparto pericolosi

Malattie:
Disturbo post traumatico: Il Disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una patologia che può svilupparsi in persone che hanno subìto o hanno assistito a un evento traumatico, catastrofico o violento, oppure che sono venute a conoscenza di un'esperienza traumatica accaduta a una persona cara.
Presenta, involontari ricordi dell'evento traumatico. Sogni riguardanti l'evento. Flashback dove il soggetto agisce o parla come se l'evento si stesse ripetendo. Ipervigilanza. Scarsa concentrazione. Difficoltà a dormire. Incapacità di ricordare tratti fondamentali dell'evento traumatico.

Disturbo borderline di personalità: Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da una modalità pervasiva di instabilità e di ipersensibilità nei rapporti interpersonali, instabilità nell'immagine di sé, estreme fluttuazioni dell'umore, e impulsività.

bipolarismo: Il disturbo bipolare rientra nei disturbi dell’umore e si caratterizza per gravi alterazioni delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. Chi ne soffre può essere al settimo cielo in un momento e alla disperazione in un altro senza alcuna ragione apparente, passando dal paradiso della fase maniacale o ipomaniacale all’inferno della fase depressiva anche molto frequentemente.

istinti omicida e manie: la voglia di uccidere è un fattore innato, che si manifesta nella sua mente dal momento stesso in cui nasce. In questo caso quindi, gli aspetti prioritari che scatenano l’istinto omicida si nascondono nella genetica, nel luogo o nelle circostanze. 

autolesionistiche con dipendenza: la continua auto indizione di ferite più o meno gravi che portano alla lezione dello stesso soggetto ripetute quotidianamente come dipendenza, se sta senza per un tot si può presentare una vera e propria astinenza

Storia:

È nata da una stirpe di cacciatori che ha sempre vissuto nei boschi più inoltrati del ovest del Canada, che è sempre andata avanti di caccia pesca e coltivazione senza mai vedere la civiltà, i vestiti li faceva la madre, una donna gentile e forte, cresciuta come sarta, con una capacità nel cucito trapassata dalla propria mamma, ella insegnò alla figlia a cucire. Come amici, Verena, aveva delle famiglie che vivevano quasi allo stesso modo disperse per gli stessi boschi e gli animali che si facevano avvicinare, soprattutto il suo fedele lupo. Le sono stati insegnati i valori della vita, della natura e della morte fin da subito, ha studiato normalmente in casa con la madre mentre il padre, uomo stoico e forte, gentile d'animo e ottimo padre, era fuori a cacciare o a raccogliere legna, cosa che faceva lei stessa nel tempo libero come addestramento. Il padre la allenò per anni, facendole apprendere che chiunque se la può cavare da solo, mentre la donna assumeva un ruolo di quasi leadership, dove lei era la mente, la strategia, lui il corpo insieme alla donna stessa.
Con il padre e alla madre passavano anche settimane fuori casa per ricavare quello che serviva, a loro, e anche ai vicini.
Ma un giorno questo suo paradiso terrestre in cui era cresciuta venne distrutto dal suo stesso lupo, che si prese la rabbia. Cercarono di abbatterlo in più persone ma tutti ci rimisero la vita e la ragazza quasi un braccio, per colpa di quel lupo, il suo fedele compagno, vide l'intera famiglia morire piano piano in una pozza di sangue rosso cremisi, vide la vita sparire dai loro occhi che divennero vitrei mentre i suoi si spegnevano e quelli del lupo si riempivano sempre più di rabbia, presa da una furia omicida uccise il canide fino a farlo a pezzi ricavandone però una pelliccia dalla quale non si separò mai più, la portò ovunque.
Dopo quell'evento traumatico, cambiò radicalmente, visse sempre di caccia, in isolamento per anni, parlando da sola e uscendo piano piano di testa ricavandone un disturbo post traumatico e bipolarismo con istinti omicidi e autolesionistici, dove smise di distinguere l'essere umano dall'animale.
Un giorno arrivò in città, dove non era mai stata, e a vedere tutta quella gente e civilizzazione si spaventò e ebbe un momento di buio completo dove commise una strage in pieno centro con le proprie armi da caccia, qualcuno chiamò la polizia, la sedarono e la portarono in prigione, dove rimase per qualche anno, nei quali tentò la fuga più volte uccidendo diverse persone, durante i quali la sensazione di vuoto si tramutò in sensazione di potere e forza assoluta, facendola sentire in estasi, ma dopo un'altra tentata fuga, il giudice ritenne più sensato mandarla in psichiatria, dove nel percorso uccise altre guardie che la stavano scortando a sangue freddo per il gusto di farlo e vedere i loro occhi spegnersi come quelli dei suoi cari pochi anni prima, da lì la tennero per poco con gli altri finché non raggiunse l'età necessaria per essere mandata al reparto "pazienti pericolosi" dopo un altro tentato omicidio dove ferì gravemente un medico, che le dissero fosse morto per non rischiare ulteriori attentati allo stesso.
Adesso la ragazza si trova tuttora li, all'età di 19 anni dove, per non annoiarsi, senza farsi vedere si auto infligge diverse ferite più o meno profonde, dipendenti dal suo umore, più sta bene, più sono profondi.
Quando uccise la prima volta non per caccia, ovvero il suo lupo si distrusse internamente, e ciò la spense per un periodo.

Personalità:
Riesce a fare comunque bella impressione, all'inizio sorridente a tratti ossessiva, diventa poi sempre più pesante perché starà sempre più addosso per scoprire i punti deboli del proprio bersaglio chiedendo anche cose poco adeguate, non fa amicizia quasi mai e se non riesce ad uccidere il suo bersaglio, si crea una dipendenza da essa finché non riesce a farla fuori, difficile entrare nelle sue grazie.
Ogni volta che commette un omicidio si sente potente, come se avesse il controllo assoluto di quello che succede, ha ucciso bestie di qualunque calibro e ha imparato ad usare le armi da fuoco attraverso le sue tentate fughe.

Curiosità:
Ha la pelle del colore del legno, ha una vista da fare paura e un udito sopra la media dovuti all'addestramento del padre, non si separerà MAI dalla pelliccia del lupo.
Sa suonare più strumenti tra cui la chitarra, che sembra tenerla sedata, come un anestetico che la allontana dalle voci nella testa e dai disturbi

Orientamento:
Indefinito, non ci ha mai pensato o dato peso, probabilmente pan, non le fa alcuna differenza

Crimini:
Genocidio in centro di una città, all'età di 15 anni in un pomeriggio d'estate
Attentati a pubblici ufficiali ripetuti negli anni di prigione minorile
Pluriomicidio di 3 pubblici ufficiali durante la scorta al St. Jude
Attentato alla vita di uno dei dottori dell'ospedale

(Crediti all'artista, se la conoscete nominatela pls, ho letto un Vk ma non so se è giusto)

Role: madness is relative by: destroyer_devil