Salve. Il mio nome è Sanka Rea. Abito in Giappone e ho 15 anni. Questa, è la storia di come sono morta, e di come, da lì è cominciata la mia nuova vita.
chihiro
La ragazza si avvicinò a me con passo malfermo, il mio sguardo incredulo si fermò sulla sua esile figura coperta di sangue. Un sussurro "...Kun" ascoltai meglio "Furuya-kun...". Era lei. E stava dicendo il mio nome.
Pochi giorni prima, 17 maggio, ore 8:00
Sbadigliai "Hey! Mi stai ascoltando Furuya?" "Sisi" risposi svogliatamente stropicciandomi gli occhi "sto ascoltando". Furuya Chihiro, liceo Shiyou, primo anno. "Ah, veramente, tu piccolo...! Quello non è il tipo di faccia da fiducia!" Compagno di classe: Yasutaka. "Oh oh oh" ridacchiai. "Hei Mogi, non pensi che questo idiota si comporti in modo strano recentemente?" Compagno di classe: Mogi. "Già, credo" rispose timidamente. "Sono stanco perché le notti stanno diventando più corte." Continuammo a camminare lungo il fiume, "allora che ne pensi?" "Su cosa?" Chiesi dopo l'ennesimo sbadiglio "sulle scuole poste ognuna su una sponda del fiume. Una è solo per i ragazzi, l'altra solo per le ragazze, e non possiamo neanche passeggiare fino a scuola insieme!!" Liceo privato Sanka per ragazze (liceo per ladies). "È proprio così brutto...?" Chiedo. "È brutto!! Ho scelto questa scuola proprio per quella ragione!! Pensavo di poter andare a scuola camminando con quelle ladies!!" Urlò piangendo a dirotto, "capisco" sussurro "avrei iniziato la mia vita d'amore!" Continua Yasutaka "specialmente quest'anno lo sai?" Disse avvicinandosi al mio orecchio "c'è quella famosa pollastrella!" "Quant'è rumoroso la mattina" mi dissi "eccola! Quella ragazza dai lunghi capelli neri!" Quasi urlò indicando una ragazza che camminava con le sue amiche dall'altra parte del fiume. "La figlia del direttore del liceo Sanka, Sanka Rea-tan!" Disse in adorazione. "Ah, è così graziosa e sembra così umile e senza pretese" continuò, la vidi sorridere dolcemente quando una sua amica spuntò dietro di lei salutandola, "..." mi grattai la guancia, continuando a guardarla, "lo sapevo, quando i genitori sono perfetti, la figlia è cresciuta come una principessa" Disse mettendosi le mani sulle guance rosse e dondolando di qua e di là "non ne sarei così sicuro..." replicai proseguendo il cammino "cosa?!" Mi urlò dietro Yasutaka "Hey non parlare come se ne sapessi qualcosa!" "Oggi a quanto pare è più rumoroso del solito" mi ritrovai a pensare. "Oi!" Disse una voce alle nostre spalle "Chihiro!" Mi girai e mi sorpresi "Ah, Wanko!" Liceo Sanka, secondo anno, Saouji Ranko. Mi si avvicinò e mi picchiò in testa con un paio di dvd che aveva in mano "ti ho già detto di aggiungere il -san!" Mi sgridò "sono più grande di te!" "Ahi!" Mi lamentai io. "Tieni" mi disse poi porgendomi due dvd sugli zombie, "Ah già... ti ho prestato questi dvd?" Dissi mettendo una mano dietro la testa e distogliendo lo sguardo, "lo sapevo! L'hai scordato!" Ricominciò a sgridarmi "non avevi detto che saresti venuto lo scorso fine settimana per guardarli?!" Mi gridò affondando il suo dito indice nella mia guancia, "bhe, vedi sono stato occupato... hahaha" Yasutaka e Mogi guardavano la scenetta basiti e senza parole "occupato a cosaaa?? Ad ogni modo quei dvd sono stati meglio di quanto pensassi!" Mi disse strangolandomi il collo con un braccio mentre con l'altra mano mi tirava i capelli: un suo tipico segno di affetto. "Ah, veramente?" Riesco a dire "ehm, voi due siete...?" Chiese Yasutaka, "Ah, piacere di conoscerti! Sono la sorellona di Chihiro, Ranko!" Disse togliendo il braccio dal mio povero collo per fare un gesto di saluto, "Sbagliato Wanko..." La corressi, mi beccai due dita negli occhi, "...-san" finì allora io.
"Tua cugina?" Chiese conferma Mogi mentre osservavamo Wanko correre via facendoci un veloce saluto con la mano, "S-si, abbiamo sempre avuto una strana relazione..." gli spiegai. "Oi! Oi!" Era Wanko che richiamava la mia attenzione da lontano "questo fine settimana vieni a casa mia! La sorellona ti darà un sacco di 'servizi'" mi gridò sorridendomi e alzando apposta un lembo della gonna, "Ah, e la prossima volta portami più dvd sugli zombie!" La guardai di sbieco, "pff, e dire che non è neppure un anno e mezzo più grande di me." In quel momento Yasutaka si avvicinò a me come un fantasma "Oi Furuya" si fermò un attimo "tu" si fermò ancora "tu" altra pausa "TU FORTUNATOOOOOOOOO" mi gridò piangendo a dirotto. "Hai una simile e bella cugina, ed è pure una studente della Sanka!!" Urlò tenendosi la testa fra le mani "ne voglio una pure io. E poi cosa? Tu e Wanko-san state giocando (?) Agli zombie ogni fine settimana!!" "Lo sta facendo ancora." Mormorò Mogi, "andiamo Mogi" lo incitai andando avanti nella camminata. "Ehm, Furuya-kun...queste cose sugli zombie, ti piacciono?" Chiese andandomi dietro, io lo guardai di sott'occhio, "bhe, si." Gli risposi sinceramente. "Zom... zombie vuol dire queste... pers... persone morte che ritornano in vita attaccando i vivi..." Disse lui timidamente, appoggiandosi alla mia spalla, "Brr, sono vulnerabile a queste cose." Gli misi una mano sulla testa piuttosto rassegnato.
Esatto io sono... un grande fan di tutto ciò che è relazionato con gli zombie, a casa ho una bella collezione di chicce, giochi e dvd. Bhe, per ora, mi piace in particolare il design di queste cose... ma recentemente, questo interesse zombie, ha preso una piega differente.
Stesso giorno, ore 23:00Pedalai più velocemente che potevo, dovevo arrivare al più presto in quel posto. Frenai bruscamente. Eccolo. Mi fermai a guardare l'edificio abbandonato davanti a me. Pioveva, da sotto il cappuccio dell'impermeabile vidi un fulmine squarciare la notte rivelando il colore verde muffa della costruzione. Hotel abbandonato nella città di Shiyou. Entrai sicuro e percorsi una strada che ormai ben conoscevo. Arrivai in una stanza, e mi avvicinai al tavolo, mi strofinai un occhio, "sono già da tre giorni... e stanotte lo faremo." Dissi guardando con affetto una scatola poggiata li vicino. "Babu" aprii la scatola e guardai dentro, era ancora lì Babu, proprio dove l'avevo lasciato, immerso nel ghiaccio, con una benda che gli fasciava la parte centrale del corpo, era ancora lì Babu, nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato.
Macinai le erbe dentro una ciotola. Babu era un gatto che trovai molto tempo fa e poi divenne parte della famiglia, crescemmo insieme, pochi giorni fa, stava vagando fuori casa, e fu colpito da una macchina, ma in questo vecchio manoscritto che comprai l'anno scorso, l'ho trovato... e decisi di provare "l'arte segreta" che era scritta qui. Continuai a macinare ripetendomi mentalmente le istruzioni. Parlando di questo manoscritto, era difficile da leggere, c'erano molte cose che non capivo, ma... "ah" Dissi strappando un orecchio della pagina nel tentativo di girarla, "forse dovrei fare delle copie..." penso di averlo trovato, questa è l'arte della resurrezione!
Guardai il disegno sulla pagina, "Mh." Mugugnai guardando la pianta che tenevo in mano. Beh, di certo, non credevo veramente che avrebbe funzionato... e pure meno su un gatto. Ma, ad ogni modo da "fanatico di zombie" che sono non potevo perdere l'occasione per provarlo. "Devo proprio usare il fiore per intero?" Mi chiesi strappandolo dal vasetto. Ma nel libro... misi la pianta nella ciotola e cominciai a smaciullare anche quella. ...c'era quell'unica pagina che non riuscivo a leggere del tutto. "Ieri ho provato con un crescione... che confusione..." quello che non so è che tipo di fiore dovrei usare. "È proprio impossibile? E il cadavere di Babu si decompone in fretta..." pensai indaffarato a preparare la formula. "Se non funziona entro la fine della settimana lo seppellirò..." continuai a lavorare alla luce della lampada, finché... "tap" "tap" mi girai "tap" "tap" "tap". Rumore di passi. Ancora, "tap", è venuta pure oggi... la stessa ragazza di stamani... la figlia del direttore del liceo Sanka... "tap, tap, tap" mi nascosi per bene dietro il muro e guardai fuori dalla finestra. Scorsi una sagoma di una ragazza, con dei lunghi capelli e un ombrello a ripararla dalla pioggia, che si avvicinava al pozzo. Si fermò a pochi passi da esso, io guardai tutto sempre nascosto dietro il muro. Improvvisamente fece cadere l'ombrello, "perché" ...inizia... si sporse col busto sul pozzo, "PERCHÈ SONO... NATA NELLA FAMIGLIA SANKA?!" Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo. "VOGLIO SOLO USCIRE LIBERAMENTE CON I MIEI AMICI COME UNA RAGAZZA NORMALE!!" Gridò ancora, intanto io bevvi un sorso dalla mia bottiglia "Ohoh lo ha fatto pure oggi..." "PERCHÈ ALLA 'FIGLIA DELLA FAMIGLIA SANKA' GLI È PROIBITO USCIRE SENZA UNA SCORTA?! E PENSARE CHE VADO GIÀ AL LICEO!!!" Riprese un attimo fiato, "e... ciò che desidero veramente...padre... tu..." si fermò un attimo "DESIDERO CHE TU TI FERMI A FOTOGRAFARE IL MIO CORPO NUDO CON LA SCUSA DI MISURARE LA MIA CRESCITA!!!" Sputai l'acqua che avevo in bocca dalla sorpresa! E lei si girò di scatto.
STAI LEGGENDO
Sankarea
ParanormalIl mio nome è Sanka Rea, abito in Giappone, ho 15 anni... e sono morta.