Capitolo 5

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Rea

Mi misi a sedere sul letto mentre la luce del mattino filtrava dove le tende non coprivano il vetro della porta-finestra. Mi guardai intorno ancora mezza addormentata, per poi svegliarmi del tutto con un sussulto: "... naturalmente... non sono morta." Abbassai gli occhi.

Attraversai velocemente il corridoio illuminato dal sole mattutino e successivamente scesi le scale: "la mia gamba è ancora dolente da ieri..." Arrivai davanti alla porta, la mia mano indugiò sulla maniglia e il mio viso si indurì.  Mi feci coraggio e aprì energicamente la porta. "Mamma! Papà!  Buongiorno!" Esclamai a braccia aperte piena di finta vitalità. "Buongiorno Rea." Rispose compostamente mio padre "...Rea, tuo padre me l'ha detto, hai rotto la promessa e la scorsa notte hai lasciato la casa..." Disse diretta mia madre. Madre di Rea: Sanka Aria. "... mi dispiace mamma." Dissi solamente "ieri la luna era così bella che sono uscita a fare due passi per vederla..." lei sbatté le mani sul tavolo: "urlando a squarciagola, fa più attenzione  il tuo atteggiamento potrebbe causarci problemi!" Detto questo si avviò verso la porta. "Ehi non parlare a Rea in quel modo." La rimproverò tranquillamente mio padre "si si" rispose distrattamente lei andandosene.  "Mi dispiace ieri... per averti colpito..." Disse rivolto a me mentre posava la tazza di tè sul piattino. "No, era da aspettarselo" risposi io con un sorriso triste: "è stata colpa mia, ti porgo le mie scuse"  "capisco." Concordò mentre si toglieva i guanti e si alzava dal tavolo: "sono felice che hai finalmente capito..." si avvicinò e mi mise le mani sulle guance, "che io sono l'unico... in grado di proteggerti." "Si." Risposi con lo sguardo incollato a terra. "A proposito Rea perché indossi l'uniforme scolastica?" Mi chiese allontansi.  "Non ti avevo detto che da ora in poi farai 'scuola a casa'?" Spostai la mia visuale a destra, "Ah, esatto! Vado a cambiarmi!" Dissi con un sorriso più che tirato facendo segno di saluto verso mio padre. "Padrone Dan Ichirou." Disse il maggiordomo che si era avvicinato a noi poco prima: "per l'incidente della scorsa notte..." Cominciò "Ah... si." Rispose mio padre improvvisamente interessato. Io mi fermai ad ascoltare chiudendomi la porta alle spalle. "La scorsa notte..." iniziò "ho potuto scoprire l'identità del giovane... è uno studente del liceo Shiyou, figlio di un monaco e vive in un tempio al 20esimo distretto..." Disse "può essere che stiano parlando di Furuya-kun...?" Mi chiesi mentalmente. La voce seria di mio padre mi preoccupò: "allora, al fine di impedirgli di avvicinarsi di nuovo a Rea..." tesi l'orecchio, senza alcun dubbio stavano parlando di Furuya! "Voglio che lo castri." Spalancai gli occhi, tremai un pochettino, "Uhu... che cosa ha detto...!?" Pensai allarmata "Furuya-kun è in pericolo..."

Chihiro

"Cosa?! NON TI CREDO!!" Gridò Wanko trapanandomi i timpani. "Hai fatto una pozione che è in grado di riportare in vita le persone morte!! E L'HAI TESTATO SUL CORPO DI BABU-CHAN!!?" Agitai il pesciolino in alto. Casa di Furuya, Tempio Shiryouji. "SEI DAVVERO FIGLIO DI UN MONACO!!?" Eravamo io, Wanko e mia sorella sotto l'alto albero da ormai mezz'ora, e Wanko non aveva ancora smesso di gridare. "Puoi credere a questo tipo Mero-chan?" Chiese rivolgendosi a mia sorella. Furuya Mero, sorellina di Furuya (12). "Si, sul serio!! Sapevo che eri un pervertito con la mania degli zombie, ma pensare che ti saresti spinto così lontano." Disse con la sua solita aria indifferente. "Zitta, non voglio sentirlo da te!" Quasi gridai "certo che lo so..." dissi abbassando la voce e la testa, "di aver fatto qualcosa di terribile, ma..." "BABU È VERAMENTE..." mi fiondai su di loro piangendo a dirotto "RITORNATO IN VITA!!!" Mi guardarono rassegnate. Scrollai Wanko per le spalle con le lacrime agli occhi: "sei pure tu felice no?! Che Babu è tornato indietro!" "Si, lo sono ma..." Disse lei dubbiosa girando la testa, "ma è davvero ritornato in vita? Sembra così..." "guarda li!" La interruppi indicando in alto. Il piccolo Babu era su un ramo abbastanza alto, con le sue fasciature, che miagolava, "questo suo strano miagolio..." dissi guardandolo "È VERAMENTE LUI!!!" "Babu vieni qui!" Gli gridai da sotto ondeggiando il piatto con il pesce perché lui lo vedesse bene. "Però è proprio strano... I suoi occhi sono tutti aperti..." Mormorò Wanko, ma abbastanza forte perché sia io che Mero potessimo sentirla. "Era molto più attaccato a te, per un..." La interruppi ancora una volta "ma il modo in cui si muove è esattamente lo stesso..." dissi sorridente, "mi chiedo..." continuò ancora Wanko "È lui te l'ho detto!!" "Solo che adesso sembra più come uno zombie..." detto questo lei avvicinò lugubre la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò: "sai, i zombie, quelli che mordono gli umani, e li trasformano in altri zombie... potrai dare per certo che non succederà?" Da guardare l'albero mi girai a guardare lei con sguardo felino, "..." "..." Restammo in silenzio tutti e due. "È... è a posto, non sembra quel tipo di storia..." "puoi dire per certo che non accadrà?!?" All'improvviso Babu fece u enorme salto dal ramo, interrompendo la nostra discussione, e prestando la nostra attenzione a lui "AHH!! ASPETTA!!!" gli gridai dietro ancora col piatto col pesce in mano. "Ehi!!" Gridai correndogli dietro "Ah,  aspettami!" Gridò invece Wanko rincorrendo me. "Fratello, la tua borsa..." Disse Mero senzo muoversi alzando la mia borsa "non serve!! Oggi non andrò a scuola!!!" Le gridai continuando a correre.

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