Chihiro
Dovrei dire che qualcosa dentro di me si è spezzato. Ma direi il falso. Qualcosa dentro di me non si era spezzato. Si era frantumato, distrutto, devastato. Mi portai una mano al petto e strinsi la maglietta. Ahia. Lottai contro l'impulso di cadere sulle ginocchia, era a metà tra lo scoppiare in lacrime, senza alcuna dignità, e strapparmi i capelli dalla disperazione. E lo avrei anche fatto. Poi sarei corso sul quella maledetta sporgenza e mi sarei buttato anch'io. Lo avrei fatto davvero, perché senza di lei il mondo poteva anche finire, per quanto me ne sarebbe importato, perché non so come avrei potuto vivere sapendo che lei era morta davanti ai miei occhi, senza che io potessi fare niente per aiutarla. Non riuscivo a smettere di pensare a quando stava cadendo, allo sguardo che mi ha rivolto, gli occhi colmi di terrore, l'ultima volta che ho incrociato quei meravigliosi occhi color cremisi... "...kun" un sussurro mi fece ritornare lucido, gli occhi smisero di vedere il vuoto, e l'immagine del terreno fangoso si formò davanti a me. Alzai gli occhi. Gli spalancai. Il cuore smise di battere per non so quanto. Huh... per prima cosa vidi uno stivale, accanto, delle gocce di sangue. "Furu...ya..." la pioggia prese a scrosciare più forte "...kun" Huh?! mi immobilizzai, i muscoli si tesero. "Fu...ruya... kun..." era Rea. La mia Rea. Ed era in piedi. Malamente ma era in piedi. E mi guardava con la testa piegata, con un ghigno stampato sul viso. Del sangue gli colava dalla bocca, oltre al fiume che gli scorreva via dai vestiti. "Perché... tu non hai bevuto la pozione!!" Riuscì a dire con la bocca impastata. "Allora perché sei..." intanto lei continuò ad avvicinarsi a me, fino a posarmi entrambe le mani sulle spalle. "Furuya-kun..." farfugliò con il viso basso. Poi sorrise. Sorrise davvero. Era appena caduta da un precipizio per mano di suo padre. Doveva essere morta. E lei mi sorrideva. In quel momento, in quell'istante, mi scordai tutto, mi scordai della sua caduta, della mia disperazione, del suo inaspettato 'risveglio'. Mi godetti quel sorriso fino in fondo. Me lo impressi nella mente. In fondo, era il primo che mi rivolgeva, il primo che non fosse finto, triste e tirato. Un sorriso vero. Uno di quelli che fai quando sai che le cose d'ora in poi sarebbero andate per il meglio, lo credetti anche io. Oh, quanto mi sbagliavo. La guardai. Aveva uno sguardo dolce. "L'hai promesso, vero?" Disse "ti prenderai la responsabilità"
Subito dopo si accasciò su di me, affondando il viso sul mio petto e affondando le unghie nella mia camicia. "...ah... ehm..." rimasi un tantino di sasso. (Vorrei vedere voi!) "S...si..."
Fregato, fregato, fregato.
Intanto Babu li vicino, ci osservava curioso. Forse lui era consapevole. Era più intelligente di quel che si pesava. Forse lui sapeva. Avrei voluto sapere anche io, del pasticcio in cui mi ero cacciato fin dal momento che l'avevo conosciuta.
Autrice
Hey gente! Finalmente uno spazio per me! Lo metto solo ora perché volevo dedicare il palcoscenico interamente alla storia, e, sinceramente a me non piace molto leggere gli spazi autrice, a dire il vero mi annoiano a morte! (Però scriverli è tutta un altra storia eheh!) Comunque, questo capitolo è molto corto. Ho voluto lasciare un capitolo intero alla disperazione di Chihiro e al risveglio di Rea, perché mi sembra una parte importante. Vorrei che, voi lettori, capiste dai pensieri del protagonista, il suo dolore, magari immaginarvi nei suoi panni. E capire la profondità di quei pensieri. Lo so, nei capitoli precedenti Chihiro non ha mostrato particolari atteggiamenti verso Rea, anche se, come evidentemente si capisce dai suoi pensieri, ne è innamorato, ma lui è fatto così: un maniaco degli zombie che non sa cosa sia l'amore, (a parte quello che prova per i suoi gadget sugli zombie!). Insomma Chihiro capisce appieno quello che prova solo quando Rea muore. Lì, gli si apre un mondo, non che prima non provasse qualcosa, solo che non se rendeva conto del tutto. Per quanto riguarda Rea, come potete notare non scrivo molto dal suo punto di vista, semplicemente perché è più facile spiegare quello che succede da una persona a lei vicina. Ma, naturalmente, quando serve devo dare sfogo ai suoi pensieri. E infine il piccolo Babu, che io adoro, ci ho pensato, a far raccontare un po le cose dal suo punto di vista, ma non sono sicura che possa pensare le stesse cose dei personaggi principali, ad esempio, mentre Rea stava cadendo dal burrone, lui può aver benissimo pensato: "ah, come erano buone quelle ortensie!" (?) Questa ipotesi non si può escludere. Quindi, visto che non posso entrare nella sua test di gatto zombie, ho preferito introdurlo come spettatore silenzioso. Ecco, ora che lo spazio autrice è diventato un poema, direi che è arrivato il momento dei saluti. Vi informo che questa è la mia prima storia su Wattpad, e vi chiedo di essere clementi con me. Nonostante tutto, ringrazio che la pena di morte non ci sia qui in Italia! A presto!
Ps. La storia è tratta da un manga. Se lo conoscete godetevi la storia in versione libro!
Pps. Le persone che ci sono sempre nell'immagine di copertina sono Rea e Chihiro!
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Sankarea
ParanormalIl mio nome è Sanka Rea, abito in Giappone, ho 15 anni... e sono morta.