Mi avevo visto. Ero spacciato. "Ah..." riuscì soltanto a dire distogliendo lo sguardo dal suo viso sorpreso e imbarazzato. Arrossii un po, lei continuava a guardarmi...
L'aria era colma di imbarazzo, io rannicchiato con le gambe al petto su una parte del vecchio divano dell'hotel, lei dalla parte opposta con le mani strette sulle ginocchia, guardava alla sua sinistra, in un punto non precisato del muro incrostato di muffa, tutto pur di non incontrare il mio sguardo, che tenevo saggiamente dritto davanti a me. Le nostre ombre provocate dalla luce della lampada posta per terra davanti a noi aspettavano che succede qualcosa. "..." La guardai di sott'occhio senza girare la testa, per non farmi scoprire. "Merda..." pensai, girando la testa vero destra. Decisi di rischiare. "Ehm..." Dissi cercando di rompere il ghiaccio, "tu... vieni... dal liceo Sanka..." all'improvviso quella piccola ragazzina che prima guardava per terra mi si scaraventò quasi addosso (provocadomi un mezzo infarto) azzerando quasi del tutto le distanze tra noi. Era vicinissima. Lei a pochi centimetri da me, si sporse ancora ancora di più con le ginocchia avvicinandosi al mio viso con le guance rosse e le sopracciglia aggrottate, dalla scollatura del suo vestitino leggero si poteva chiaramente vedere il suo piccolo seno e cercai di distogliere lo sguardo. "Io... farò tutto ciò che vorrai." Cominciò a parlare lei, si sporse ancora un po di più verso di me e io cercai di allontanarmi, quasi intimorito, "quindi, per favore... non dire a nessuno, quello che hai visto oggi." Sorpreso guardai il suo viso arrossato e arrabbiato, poi vidi la sua espressione cambiare, e il suo sguardo intristirsi, posandosi per terra "...allora" cominciai a parlare ottenendo la sua attenzione, "...va bene parlare di quello che ho visto ieri?" Lei spalancò la bocca. In un gesto fulmineo si allontanò da me e si rannicchiò dall'altra parte del divano dandomi le spalle, "sono stata vista pure ieri..." sussurrò "che farò...?" Continuò a sussurrare mentre un aura scura si espandeva tutt'intorno a lei, "non avrei dovuto dirlo?" Sussurrai a mia volta, rivolto più a me stesso che a lei. "Ah, voglio morire..." La sentii dire, mi misi una mano sulla testa, pentito e imbarazzato, guardando davanti a me "voglio morire... morire e... rinascere di nuovo come una persona differente..." mise la testa sulle ginocchia. "Bhe, non so cosa è successo ma..." cominciai a dire grattandomi la testa con un dito "sembra che anche qualcuno come te ha avuto una vita dura..." continuai "per te che emani sempre tanta grazia e gentilezza..." mi tornò in mente l'immagine di stamattina, lei che sorrideva a una sua amica. "..." lei arrossì un pochettino, "se vivi una vita in cui non puoi nemmeno dire quando qualcuno ti irrita, allora è normale andare in posti deserti per sfogare i tuoi veri sentimenti..." mi guardò, si avvicinò un poco: "potrebbe essere... sei qui per la stessa ragione?" Scossi subito la testa e mossi le mani davanti alla faccia in segno di diniego "no no no no" .
"L'arte della... resurrezione!!?" Chiese conferma lei mettendo le mani davanti alla bocca e guardando il corpo senza vita di Babu. "È incredibile..." Disse arretrando, intanto, con lo sguardo serio, andai a chiudere la scatola, "forse, il mio vero obbiettivo è..." Dissi "fare una trasformazione zombie piuttosto che una vera resurrezione." "Zombie..." ripeté lei pensosa. "Sono sicuro che Babu non sarebbe felice di questa condizione, ma... volevo solo provare" "a rivederlo muoversi ancora..." "comunque sto solo provando a farlo rivivere per il mio egoismo, credo di essere stato fastidioso..." Dissi un po meno serio di prima. "Questo... non è vero!" Si infiammò allora lei, si sporse verso di me, e siccome ero più alto di cinque centimetri buoni vidi di nuovo il suo seno in bella vista, distolsi lo sguardo ancora una volta, "sono sicura che Babu-chan vuole essere di nuovo con te!" Quasi gridò lei con i pugni serrati, la fissai in viso"...", e le mie guance si colorarono impercettibilmente di rosso, "a proposito..." Disse cambiando espressione, "come ti chiami?" "Furuya" risposi io guardando una ragnatela sull'angolo del soffitto. "È completamente senza difese..." pensai. Mi riscossi e dissi "bhe, prima dovremmo riuscire a fare questa droga..." non finì di parlare che lei mi interruppe: "al...allora, per favore, d'ora in poi, lascia che ti assista!!" Mi disse determinata. "Che?! Una Lady come te che fa una cosa tetra come questa..." mi mise una mano sul braccio e guardò per terra con un sorriso triste: "a casa, mio padre è un maniaco dell'ordine, e non ho mai avuto un cucciolo, quindi..." spostò la mano sul celofan che ricopriva Babu, "è per questo... anche se per una volta, mi piacerebbe amare un animale domestico." La guardai, e distolsi subito lo sguardo. "Ah, ma se ti infastidisco..." Cominciò muovendo le mani davanti al viso, "nha..." Dissi io con lo sguardo incollato a terra, "va bene..." finì. "A proposito, non avevi detto che avresti fatto tutto ciò che voglio?" Lei arrossì lievemente, ma tanto io ero girato di spalle e non la vidi "ehm... si, io..." un sorriso cattivo mi si dipinse in volto, "in quel caso..." feci una pausa "per Babu... prova questa droga, su te stessa!!" Finì girandomi verso di lei, la vidi sgranare gli occhi sotto il mio sorriso sadico e sentendo la proposto appena fatta: "..." all'inizio non disse niente ma poi si riscosse: "Uhu... vuoi dire..." "non volevi, morire e rinascere in un altra persona...?" La interruppi "quindi... perché non uno zombie..." "ah..." Disse lei. Feci una faccia felina e mi piegai su di lei "SCHEEEEEEEEEEEERZO!!" Subito mi allontanai e mi girai di spalle mentre lei annaspava dalla sorpresa "kukuku che Lady pura e ingenua!!" Dissi con le dita sulla bocca prendendola in giro mentre il suo viso si trasformava in un pomodoro. "Crede a tutto quello che dico, esattamente come pianificato!" "Non dovresti fidarti così dei ragazzi... sei così ingenua che finirai in trappola come ora..." Continuai divertendomi un mondo "sei... scortese... io..." "non ho mai parlato ad un solo ragazzo, ma... sono sicura che starò bene!!" "Sei così fiera come una Lady..." Dissi io ondeggiando per la stanza facendo lo scemo, "allora su di te?" Mi chiese. "Io?" Alzai le braccia come ad abbracciare la stanza "non sto vivendo fra le pollastrelle!" Dissi alzando le spalle "Ah, quanto mi piacerebbe incontrare una bella ragazza zombie... voglio uscire con una ragazza il cui braccio sia quasi strappato e le budella scorrono fuori..." Dissi abbracciandomi da solo e ondeggiando di qua e di là immaginando la scena. "Ma credo non sia possibile giusto?" Continuai ancora con la mente nel mio mondo di ragazze zombie. "...allora..." mi girai verso di lei con un sorriso felino, si mise una mano sul petto e continuò arrossendo un poco: "se... diventassi una zombie... allora... ti prenderesti la responsabilità?" Era seria. Mi fermai di botto ancora con le mia braccia sulle mie stesse spalle, fermo con una gamba piegata in aria. Cominciai a sudare freddo, la guardai per un po: "... bhe" mi misi una mano sul mento e cercai di formulare una frase di senso compiuto mentre lei si avvicinava ansiosa di sentire la mia risposta, "Mhmm... io..." lei si portò una mano sulla bocca e rise. La guardai sorpreso. Non pensavo che... "Ahahah, d'accordo pensaci" Disse volteggiando per la stanza con le mani sulla testa "io torno a casa ora..." Disse. "Uhmpf... merda" Dissi sottovoce. "ha cambiato completamente il suo stato d'animo!" Arrossii nel vederla camminare verso la porta. In quel momento... non avrei mai sognato... "ah, a proposito..." Disse. Che quella ragazza...si sarebbe... veramente... "domani verrò qui..." Disse mentre si girava verso di me facendo girare il vestito, "Furuya-kun..." e fece uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto in visto in vita mia. Trasformata... in... una zombie...
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Sankarea
ParanormalIl mio nome è Sanka Rea, abito in Giappone, ho 15 anni... e sono morta.