Forse non lo riprenderai? (non volevi dire "ti amo") -HOSIE-

Capitolo 1

Non ci sono molte persone che Josie potrebbe dire di odiare . Forse non le è piaciuto, ma ha sempre voluto perdonare con il tempo e andare avanti. Intendiamoci, nessuno è mai stato così fastidiosamente presente e arrogante come Hope Mikaelson. Il suo odio verso l'altra ragazza è iniziato in ritardo durante il primo anno di scuola di Josie, quando ogni mattina è stata trascorsa a girarsi e rigirarsi ed essere costretti ad ascoltare il sesso senza scuse di Hope in camera da letto. Mentre Lizzie aveva reclamato la più grande delle due camere da letto quando le gemelle e la madre si erano trasferite, Josie era bloccata dall'altra parte della casa con Hope.

Hope, il cui letto ha cominciato a scricchiolare alle quattro del mattino di lunedì. Hope, che fatica a svegliarsi abbastanza presto per andare a scuola e si presenta solo per le sue lezioni pomeridiane. Hope, che fissa Josie con accusa e muto risentimento quando inciampa in casa dopo il coprifuoco solo per vedere Josie al tavolo della cucina a completare compiti extra. Eppure, con uno schema del sonno così insondabile per Josie, Hope non ha problemi a stare sveglia fino alle quattro facendo attività molto più impegnative dal punto di vista fisico che semplicemente svegliarsi per la scuola. Di lunedì. Con il letto che cigola a un ritmo costante. Hope è fortunata che il secondo semestre sia appena iniziato e che le lezioni siano appena iniziate.

Irritante sesso rumoroso alle quattro del mattino a parte, Josie si sente felice nella sua nuova casa - se può anche essere chiamata "casa". Non del tutto una villa e non del tutto la pittoresca casa in cui Josie e sua sorella sono cresciute per la prima volta, si ritrova ancora persa ogni pochi giorni dopo non aver prestato attenzione a dove stava girando, finendo nella grande biblioteca invece che in cucina. Il viaggio per la scuola Salvatore è breve e facile, e anche il Mystic Café è comodamente sulla strada. Una delle uniche cose che è cambiata in peggio sono gli sguardi intorno alla scuola. Studenti con le sopracciglia aggrottate insieme che parlano sottovoce e sussurrano ogni volta che lei e Lizzie camminano per i corridoi. E mentre la sua gemella bionda ha sempre apprezzato i riflettori, camminando con la testa alta e un incitamento al passo.

" Riesci a credere che siano Mikaelsons adesso ?" Josie ha sentito qualcuno dire una volta. " Non dureranno un mese con quei mostri. "

Anche se lei e Lizzie hanno avuto la loro giusta dose di discussioni prima, non era niente che non potessero superare. Potrebbe essere finita in ospedale quella volta, dopo che Lizzie ha iniziato ad avere un crollo e ha frantumato il vetro di una finestra vicino a Josie, ma almeno Josie non ha mai avuto il dispiacere di sapere che verso fa la sua gemella quando viene.

(Per quanto esasperante sia, Josie dubita che suona come Hope.)

Il pensiero la fa rabbrividire - l'ultima cosa che vuole fare è iniziare a lasciare che le buffonate di Hope la colpiscano in ogni sorta di questione - quindi chiude gli occhi e prende un respiro profondo. Josie si alza dal suo grande, nuovo letto e si fa piccola quando Hope le fa felicemente sapere quanto sia fantastico il suo nuovo fottuto giocattolo gemendo più forte di prima. E anche se tutto ciò che riguarda Hope fa ribollire il sangue di Josie e le fa serrare la mascella, deve ammettere che i rumori che la sua sorellastra presto sta piagnucolando la mettono a disagio in un modo che non è completamente spiacevole. Hope non è troppo acuta o piagnucolona come i suoi compagni di letto. È ariosa e roca e parla con una voce più bassa di quella normale e -

Josie prende un altro respiro profondo, questo molto più irregolare del precedente.

Qualcosa si rompe nella stanza di Hope, e Josie fa una piccola preghiera desiderando che questo significhi che qualcuno sta finalmente dicendo che si chiude per quello che può solo supporre sia un po 'di sonno tanto necessario, ma un forte grido la rassicura che entrambe le parti sono molto sveglie e non pronte per fare ancora una pausa.