Perché Castiel prendeva tutto alla lettera? E perché Charlie lo assecondava?
Dean tagliò un pezzo della crostata di mele col dorso della forchetta. «Quindi, ripetimi un po’…»
Charlie alzò gli occhi dal computer portatile. «Ti ho già spiegato dove è andato Castiel.»
«Mi spieghi come sia possibile?» Dean si infilò un altro pezzo di crostata in bocca. «Cazzo, sono personaggi di fantasia. Li hai visti in tv.»
Suo fratello gli rifilò un’occhiata accigliata. «Tecnicamente Harry Potter è un libro.» affermò.
«E poi questa storia di andare a chiamare un altro cacciatore» li ignorò Dean,e continuò a parlare a bocca piena. «Per caso Cas dubita di noi?»
«Andiamo, Dean!» esclamò Charlie, passando il computer a Sam. «Non fare il coglione. Ha detto così perché crede che abbiamo bisogno di aiuto, e non ha neanche sbagliato.»
Dean continuò imperterrito a ruminare la sua crostata. «Ma questa storia degli altri mondi...»
Charlie parve offendersi. «Credevi che esistesse Oz prima che ci andassi io?»
«Be’, no, ma è un’altra storia. Cazzo, quello si è messo a cercare Harry Potter.»
«Dean, se non è ancora tornato vuol dire che probabilmente la sua missione non è così impossibile.» disse Sam, senza staccare gli occhi dal PC e con una certa allegria nella voce, come se ci sperasse davvero.
«O forse si è ritrovato in uno strip club e sta cercando di far convertire le lap-dancer.» Dean si alzò dal tavolo mettendo in bocca l’ultimo pezzo di crostata e dirigendosi verso il cestino, accanto alla porta di legno del motel. «Può essere tut-to.»
«Anche che le anime scompaiano dall’Inferno.» aggiunse Charlie, con un sorrisetto soddisfatto, accomodandosi meglio sul divano molle, accanto a Sam, sfogliando distrattamente la sua copia di Lo Hobbit per l’ennesima volta. «Ehi, quindi potrebbe esserci la Terra di Mezzo, da qualche parte.»
«Non usare la logica con me, ragazzina.» Dean le puntò il dito contro.
Charlie non gli rispose, era troppo impegnata a leggere per l’ennesima volta qualche pagina, Sam era troppo impegnato a ricercare chissà cosa da quel portatile.
Crowley aveva fatto irruzione nella stanza non più di tre quarti d’ora prima, con il suo classico “Ciao, ragazzi” all’improvviso, e aveva cominciato a inveire contro Castiel chiedendogli tutto ciò che sapesse riguardo alla scomparsa delle anime dall’Inferno.
Inutile dire che Dean non sapesse neanche quello di cui stesse parlando. Fino a poco prima pensava di averle viste tutte.
Crowley allora prese un caffè (lo rubò a Sam, fregandosi anche la tazza con il logo del motel stampato sopra) e, con calma, spiegò che qualcosa stava facendo in modo che gradualmente ogni anima dell’Inferno tornasse da dove era venuta. E indovina-te? Succedeva anche in altri inferni.
Dean fu abbastanza scioccato dallo scoprire che l’Inferno era collegato con un altro tipo di aldilà: il Tartaro, l’inferno degli antichi greci. E chissà quanti altri. Ma in quel momento Crowley parlò solo del Tartaro, del fatto che fosse andato a parlare con il capo lì e che voleva sapere se anche in Paradiso stesse succedendo la stessa cosa, perché anche dai Campi Elisi (la versione greca del Paradiso, a quanto capì Dean) le anime facevano ciao e che, ovviamente, non stava urlando in faccia a Castiel, ma gli stava semplicemente chiedendo se sapesse qualcosa della situazione del Paradiso.
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Fear is the Key
Fiksi PenggemarI confini tra i loro mondi si stanno indebolendo grazie a un nuovo pericolo oscuro che incombe. I personaggi che abbiamo visto solo in libri, film, serie tv, fumetti, e che credevamo solo frutto della fantasia si rivelano più veri che mai, e ora do...